Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
Segui la storia  |       
Autore: albalau    09/12/2011    2 recensioni
Ho provato ad immaginare una storia con i nostri beniamini trasportati un'altra epoca. Ho un po stravolto tutto, ma come sempre Maya e Masumi dovranno combattere contro tutto e tutti per il loro amore. Ci riusciranno?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo   32

 

I corridoi delle prigioni non gli erano mai parsi così lunghi. L’agitazione stava cominciando a farsi strada dentro di lui, il pericolo che tutti loro correvano era terribile.

Quel ragazzino, quel folle.

Sapeva che non doveva assolutamente sottovalutarlo, infatti credeva di non averlo fatto, ma si era sbagliato. E di grosso.

Ricordò quel pomeriggio, quando aveva scoperto il delitto del quale si era macchiato.

Aveva appena finito il giro di perlustrazione delle mura, se doveva far scappare le tre donne rinchiuse, voleva essere certo che tutto andasse per il meglio, quando aveva udito alcuni dei suoi uomini parlare. Avvertendo il tono concitato delle loro voci si è avvicinato, senza farsi vedere. Ciò che aveva udito gli aveva mozzato il respiro. Non poteva essere vero!

Si era appoggiato al muro dietro di lui stringendo i pugni. Ora doveva davvero darsi una mossa, ma non solo per le prigioniere, ma anche per Maya e Shiori. Erano loro due, adesso, a correre il pericolo più grande.

-Fermo. Per ordine del Faraone, nessuno può entrare.- gli disse duramente il soldato posto davanti alla porta.

-Vedi di guardare meglio chi ti trovi davanti. E adesso spostati.- replicò Hamil gelido.

Il soldato, resosi conto del suo errore, scattò sull’attenti davanti a lui.

-Vi chiedo perdono capitano. Con questa semi oscurità si fa fatica a delineare bene le immagini.- la sua voce tremava adesso.

A quella spiegazione, Hamil colse al volo l’opportunità che gli si stava presentando.

-Deve anche essere colpa della stanchezza. Da quanto tempo non dormi come si deve?-

-Cinque giorni, signore.-

L’illuminazione improvvisa. Bene, forse le cose iniziavano a volgere in suo favore.

-Appena finirò la visita alle prigioniere manderò qualcuno a darti il cambio. Mi servono uomini in piena forma.-

Varcò la piccola porta angusta e il cigolio attirò l’attenzione delle tre donne.

-E così Yuu ha mandato te per eliminarci.- esordì Chigusa nel vederlo.- Devo ammettere che mi hai molto deluso Hamil, non credevo che ti abbassassi a tanto.-

Il disprezzo che udì nella voce della sua regina era palese, non poteva darle torto.

Le andò di fronte, per poi inginocchiarsi al suo cospetto. Chigusa rimase senza parole a quel gesto.

-Perdonatemi, mia signora, ma non potevo fare altrimenti. Stanno accadendo fatti molto gravi e molte persone sono da proteggere. Fino a che Quel moccioso mi crede dalla sua parte posso agire liberamente. Per nostra sfortuna, però, ora dobbiamo ancora fare più attenzione. Già deu persone hanno pagato con la vita per via della sua smania di potere e adesso rischiano molto anche Shiori, ma soprattutto Maya.- spiegò tenendo la voce molto bassa.

Sarebbe stato deleterio se qualcuno lo avesse sentito.

La donna sgranò gli occhi, ma prima che riuscisse a domandare che cosa fosse accaduto, Aya lo precedette.

-Di chi state parlando? Che cosa ha fatto mio figlio?- era angosciata.

-Mizuki, la consigliera della nostra regina. Ha scoperto che stava cercando un modo per far scappare Maya, inoltre ha informato sia la sacerdotessa che Shiori del segreto della sua vera nascita.- si interruppe, non sapendo come sarebbe stata accolta quella terribile notizia.- L’ha uccisa, facendola schiacciare dalla punta dell’obelisco appena finito. Inoltre, come ben già sapete, la morte del precedente Faraone è avvenuta per mano sua.-

Haru si portò le mani alla bocca, per soffocare il grido che era salito dalla sua gola, le altre sue due compagne di prigionia sbiancarono.

-Non…non…è…possibile.- mormorò Chigusa.

-A me ha affidato la vostra esecuzione.-

-Per questo sei qui. Prima Eisuke, poi Masumi, ora Mizuki e in seguito…noi.- la regina prese un respiro, era stanca.

Si voltò verso Hamil con uno sguardo deciso.

-Fa quello che devi, ma lascia andare loro. Sono vittime della follia di quel ragazzo.-

-No, mia regina. I mio piano prevede un’altra fine.- rispose con un sorriso.

Prese le mani della donna, stringendole con calore.

-Ora dovete ascoltarmi attentamente e fidarvi di me.-

 

Maya continuava a camminare avanti e indietro per la stanza. Da parecchio tempo non vedeva Mizuki e Shiori era scomparsa, dopo la chiamata di Yuu. Avvertiva che stava succedendo qualcosa di brutto, l’aria stessa era intrisa di malvagità. Lo spalancare della porta la fece voltare di scatto.

-Voi!-

-Si, io.-

Yuu si avvicinò, come si fa con una preda e le si parò davanti. Fece scorrere i suoi occhi sulla figura della giovane, senza tralasciare nulla. La veste lilla che indossava, disegnava la sua figura, i capelli sciolti sulle spalle, rendevano il suo viso ancora più incantevole. Si, adesso poteva averla e nessuno lo avrebbe ostacolato. La prese per un braccio, facendola aderire al suo corpo. Maya non si oppose, tanto sarebbe stato inutile. Sentiva le labbra dell’uomo percorrerle il viso, scendere sul collo, le mani risalivano per il suo corpo, soffermandosi nei posti più intimi. Voleva allontanarsi, scacciarlo, ma non poteva. Adesso la sua vita e quella dei suoi amici, dipendeva dalle sue azioni.

Yuu era al limite. Da troppo tempo aveva desiderato poterla toccare, ma adesso nessuno poteva fermarlo. La donna che lo aveva sempre tenuto alla larga non c’era più, Shiori era segregata in quella stanza e lui poteva agire per appagare la sua lussuria.

Stava iniziando non a togliere, ma a strappare di dosso il vestito a Maya, quando dei poderosi colpi alla porta lo distrassero dal suo intento finale. Scocciato e imprecando andò ad aprire l’uscio, violentemente. Un soldato era davanti a lui.

-Cosa vuoi!- ruggì.

-Perdonatemi mio Faraone.- si inchinò, con tutto il corpo che tremava.

Ormai tutti gli uomini del suo esercito aveva cominciato a temerlo. Rimpiangevano amaramente la scomparsa del precedente sovrano e il destino che era stato riservato al principe Masumi.

-Appena a desso è giunta una lettera dal tempio di Iside per la gran sacerdotessa.-

Prese quella pergamena arrotolata e fece scorrere le righe sotto i suoi occhi. Li allargò, non  poteva! Adesso ci si metteva anche quell’uomo. Si voltò verso la fanciulla, con occhi fiammeggianti.

-Tu sei mia e non lascerai mai questo posto.- dichiarò, lanciandole contro quel messaggio.

Uscì seguito dal soldato, lasciandola sola. Maya, ancora tremante per quello che stava per accadere, si inginocchiò sul pavimento, prendendo tra le mani la pergamena. Era un messaggio di Kuronuma.

Visti gli ultimi fatti accaduti al palazzo reale, le chiedeva di tornare al tempio. Non era opportuno che la grande sacerdotessa restasse in un luogo di così tanta violenza. Se ciò non fosse stato possibile, lui stesso avrebbe informato chi di dovere e Maya sarebbe stata condotta via con la forza.

La ragazza alzò gli occhi da quel foglio. Sapeva molto bene cosa significassero quelle parole scritte. Molto tempo prima, quando si scoprì da dove provenisse Ayumi, le guerriere di Atena si presentarono al tempio, con la precisa intenzione di riportare la guerriera con loro. Fu Aya, con la sua dolcezza e fermezza a dissuaderle, ma fece loro una proposta. Se qualora la gran sacerdotessa si fosse trovata in difficoltà, loro avrebbero portato il loro aiuto, le loro armi, per difenderla. Accettarono.

Ayumi, tempo indietro, aveva narrato sia l’addestramento, che le battaglie che aveva sostenuto. Erano molto sanguinarie e feroci nella lotta. Sorrise, per la prima volta. Yuu avrebbe avuto il suo bel da fare con loro.

 

-Questo è il piano. La parte più difficile sarà entrare, ma poi…il caro Faraone sarà nelle nostre mani.- Satomi se la rideva sotto i baffi.

Si, non vedeva l’ora di torcere il collo a quel moccioso. Lui che aveva osato toccare la cosa più pura della sua vita.

Ayumi e Rei ancora non si erano riprese del tutto da quello che avevano saputo e guardavano i tre uomini incredule.

Appena Hijiri era tornato, le aveva prese in disparte, comunicando la grandiosa notizia.

-Come? Cosa? Davvero?- tre parole che il guerriero si aspettava.

-Si, lo so, è incredibile, ma vero.- confermò.

Le due ragazze stavano ancora cercando di assimilare la notizia, quando Masumi si presentò davanti a loro. Seguito da Satomi.

La prima reazione di Ayumi fu la rabbia. Ricordava ancora cosa era successo e poco tempo prima. Per colpa sua il suo uomo aveva rischiato di morire, ma il bandito la sorprese. Le si parò di fronte.

-Ti chiedo scusa per quello che ho fatto. Sono un bandito, un assassino, la mia indole è questa. Mi avevate sottratto ciò che era mio, la mia donna e non potevo lasciarvi andare impuniti. Inoltre avevo ricevuto degli ordini e un grosso compenso. Ma appena Masumi mi ha raccontato cosa era successo, tutto il mondo mi è crollato addosso. Ora metto al vostro servizio i miei uomini, anche la mia vita. Devo, voglio riavere al mio fianco la donna che amo e farla pagare a quel verme.-

Le parole, quelle parole dette con vera sincerità avevano colpito la ragazza.

Adesso il piano era pronto. Dovevano solo entrare, ma li…ci avrebbe pensato lei. Avanzò verso i tre uomini.

-Per quello potrò farcela da sola. Ero specializzata nelle incursioni.- sentiva il loro sguardo, in particolare quello del bandito.- Ammetto che quando siamo venuti nel tuo accampamento ero in pensiero per Hamil e mi sono comportata da imprudente. Ma ora no.-

-Scusa, solo una domanda. Mi hanno spiegato che sei una guerriera convertita alla dea Iside, ma che tipo di addestramento hai ricevuto?-  Satomi era dubbioso.

-Il migliore che potessi avere.- sorrise nel dire questa frase.

;asumi, comunque, rimaneva perplesso. Gli uomini di cui disponevano non erano sufficienti.

-In ogni caso dobbiamo agire con cautela. Siamo numericamente inferiori e l’esercito reale potrebbe schiacciarci.-

A quel punto Rei prese la parola. Ancora non erano stati informati di quella piccola alleanza.

-Io non credo ci siamo problemi di numero.- le due ragazze si scambiarono uno sguardo d’intesa, confondendo i tre presenti.

Fu Ayumi a spiegarsi.

-Tempo fa, quando entrai al tempio di Iside e divenni sua sacerdotessa, la grande Aya stipulò un accordo con le guerriere di Atena, Se mai una delle sacerdotesse e la gran sacerdotessa in persona, si fosse trovata nell’impossibilità di poter rientrare al tempio, loro sarebbero intervenute. Appena partite, abbiamo mandato un messaggio, tramite la tua Sakura, al tempio, spiegando l’accaduto. Lei ora è al sicuro, ma non posso dire lo stesso per Yuu. Ho un appuntamento con loro fra cinque giorni sulle rive del Nilo, esattamente dove inizia la diramazione dei suoi bracci. L’aiuto che cercavate ve lo garantirò io.-

Erano increduli. Quelle due ragazze continuavano a sorprenderli.

 

Masumi osservava il cielo, tempestato di stelle. I suoi pensieri, come ogni giorno, erano rivolti a Maya. Cosa faceva, come stava e se quel viscido essere avesse già approfittato di lei. Questo lo tormentava maggiormente. Non essere li a proteggerla.

-Sta bene.- la voce di Rei lo distolse.

-Come fai ad esserne certa?-

Si sedette accanto a lui.

-Lei non ha mai perso la speranza che tu possa tornare a prenderla, sente che sei vivo. E poi non è così ingenua. Ha un carattere molto forte e non si lascia abbattere facilmente. Yuu avrà i suoi problemi con lei.-

-Ma se lui avesse…- non terminò la frase.

Rei posò una mano sul suo braccio.

-Non la toccherà, non può. Inoltre avrà già ricevuto il messaggio di Kuronuma. Adesso ha altri problemi, problemi che lo terranno lontano da lei.-

-Non ne sono così certo.-

-Fidati, presto la riavrai al tuo fianco.-

 

Hamil aveva sistemato tutto, nessuno lo avrebbe scoperto. L’esecuzione sarebbe avvenuta nel cortile principale del palazzo, solo che nessuno avrebbe scoperto che non era vera.

Stava uscendo dalle prigioni accompagnato da alcuni uomini fidati e le prigioniere al seguito. Il patibolo per l’impiccagione era dinnanzi a loro. Le tre donne furono fatte salire e il faraone, con la moglie vicina, erano gli unici che avrebbero assistito. Yuu non voleva correre il rischio che qualche parola di troppo fosse udita da orecchie indiscrete.

Appena le vide si alzò in piedi.

-Bene, nonostante abbiate cercato di ostacolarmi, la vostra vita è giunta al termine.-

Chigusa lo osservò con rabbia.

-Uccidici pure, ma presto pagherai per le azioni delle quali ti sei macchiato.-

Il Faraone scoppiò a ridere.

-Ti sbagli, madre. Sono intoccabile.-

Shiori non aprì bocca, non poteva. Yuu le aveva sigillato la bocca con un lembo di stoffa. Orami non sopportava più la sua voce e poi, perché far sapere a loro le ultime novità? Non era il caso, tanto lo avrebbero scoperto a breve.

Il giovane le guardò mentre il cappio veniva assicurato ai loro colli. Osservò il preciso istante nel quale le botole si aprirono. Gioì per la sua momentanea vittoria.

Adesso il suo segreto era al sicuro. Shiori, ricattata con la vita di Maya avrebbe taciuto. Maya per lo stesso motivo. Hamil era l’unico di cui si potesse fidare. E le guerriere che si apprestavano ad arrivare? Beh, avrebbero avuto una bella sorpresa.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Il grande sogno di Maya / Vai alla pagina dell'autore: albalau