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Autore: Astrid    28/07/2006    2 recensioni
La storia di alcuni studenti di Hogwarts del settimo anno, tra avvenimenti inaspettati e grandi amori interrotti per forza di cose. Ma c'è anche un dopo-Hogwarts: cosa succede dopo la fine degli studi nella scuola di magia e stregoneria più famosa d’Inghilterra?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sei anni di studio, sei anni di fatiche e sei anni di massima sopportazione del Professor Piton. Ora ne mancava soltanto uno, uno prima di cominciare a realizzare i propri sogni, un anno solo prima di mettersi le ali duramente costruite con gli anni di scuola precedenti e spiccare il volo verso il proprio futuro.
Eccolo finalmente: il settimo e ultimo anno a Hogwarts.

Mentre i ritardatari cercavano in maniera frettolosa un posto sull’Espresso per Hogwarts, quest’ultimo si preparava a partire, lasciando alla stazione di King’s Cross i genitori e i parenti in generale dei futuri e degli attuali studenti di Hogwarts, che li salutavano con cenni della mano sporgendosi un po’ dal finestrino del treno. Lo scompartimento migliore se l’erano accalappiato alcuni Slytherin, ovvero Draco Malfoy, con al seguito Gregory Goyle e Vincent Tiger, ma seduti accanto a loro c’erano anche Pansy Parkinson, Blaise Zabini e Becky Malfoy (cugina di Draco). Gli ultimi due erano intenti allo sbaciucchiamento già da quando avevano messo piede sul treno, e senza mai staccare l’uno le labbra dall’altra erano riusciti a sedersi su uno dei sedili dello scompartimento scelto dai propri compagni di casata.

“Ho fame. Quella stupida tizia del carrello, è possibile che debba essere ogni anno più in ritardo?!? Eppure il suo è un lavoro estremamente semplice: deve solo portare in giro per il treno una carriola piena di dolci e cose del genere.” Sbottò Malfoy col suo solito tono superbo.

“Tiger, Goyle, andate a vedere che fine ha fatto prima che mi innervosisca ancora di più”

Terminò lanciando un’occhiata ai due Serpeverde, che subito si alzarono facendo un cenno d’assenso col capo e scomparirono dietro la porta scorrevole dello scompartimento chiudendosela alle spalle, andando in cerca del carrello dei dolci lungo i vagoni del treno che continuava imperterrito per la sua rotta verso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Ora Becky, che era la ragazza di Blaise Zabini da quando entrambi frequentavano il secondo anno ad Hogwarts, inclinò il capo da un lato appoggiandolo sulla spalla del Serpeverde, interrompendo quindi il bacio e cominciando a giocherellare con le dita della mano destra di lui. Con Blaise faceva una bella coppia, poiché il ragazzo aveva capelli lisci come i suoi, ma molto più corti, e gli occhi erano di un blu intenso a differenza di quelli di lei che erano color smeraldo. Entrambi però avevano la pelle molto chiara, pur possedendo capelli neri come la pece. Ma essendo una Malfoy potete già immaginarvi il suo carattere: perfido, altezzoso e maligno. Una classica Serpeverde. Anche Zabini, dal suo canto, era perfido, ma in ogni sua battuta maligna o sarcastica che fosse ci metteva sempre un qualcosa di speciale, un tocco di classe che lo rendeva unico e non uno Slytherin stereotipato come Draco e Becky.

All’improvviso si aprì la porta dello scompartimento del gruppo di Slytherin, ma con un po’ di sorpresa da parte di quest’ultimi non erano Tiger e Goyle di ritorno dalle loro faccende ordinategli da Malfoy, bensì una ragazza con la divisa dei Corvonero che or prendeva posto sul sedile di fronte a quello di Zabini e osservava i presenti nello scompartimento. Era una ragazza molto carina, con lunghi e lisci capelli biondi e la frangia che le arrivava poco più su degli occhi, che erano di un bellissimo marrone ambrato. Aveva un non so che di speciale.

“Salve a tutti” Proferì la nuova arrivata mostrando un sorriso che la rendeva ancora più attraente. “Sto facendo un sondaggio fra gli studenti del settimo anno, su cosa faranno quando finiranno gli studi a Hogwarts. Voi ci avete già pensato oppure ancora non ne avete idea?” Proseguì spostando infine lo sguardo su Blaise Zabini nonostante lo avesse osservato fugacemente già un altro paio di volte da quando si era seduta di fronte a lui. Stava per aprir bocca nuovamente per dirgli qualcosa quando Malfoy la precedette.

“Sei una Ravenclaw a quanto noto…piuttosto carina anche. Comunque io non sono ancora certo di ciò che farò alla fine di Hogwarts….credo però che andrò a lavorare al ministero della magia, purchè non incontri quegli strampalati dei Weasley…un giorno di questi devo dare una lezione a Ron Weasley, giusto per ricordargli quanto è stupido” Rispose proferendo le ultime parole con un sorrisetto perfido e divertito nel pensare ad uno scherzo maligno da rivolgere al Grifondoro, da sempre detestato. La ragazza dei Corvonero decise poi di rivolgersi a Zabini come stava per fare prima che Malfoy parlasse.

“Tu hai già--“ disse, interrompendo poi il proprio dire per volgere lo sguardo verso la porta scorrevole dello scompartimento che si stava aprendo. Due Ravenclaw si erano affacciate verso l’interno e sorridevano verso la compagna di casata “Nancy, sbrigati c’è Drew Tyler che dice di volerti conoscere! Non è strafantastico?? Su, muoviti!!!” urlarono eccitate prima di correre via verso il corridoio del vagone da dove erano venute. Nancy annuì con tranquillità, aggiungendo un semplice “adesso arrivo”, ma poi indugiò per qualche istante ritornando con lo sguardo sugli Slytherin.
Si alzò.
“Adesso devo andare, alla prossima allora! …Comunque io mi chiamo Nancy, Nancy Callahan” disse riportando lo sguardo su Blaise qualche secondo dopo e regalandogli un lieve sorriso.

“Ciao!” Salutò infine, non rivolgendosi a qualcuno in particolare, prima di uscire dallo scompartimento e raggiungere le sue amiche nell’altro vagone. Malfoy diresse un sorriso complice a Zabini, in cenno di gradimento della ragazza che se n’era appena andata. Ma Blaise finse di non farci troppo caso, anche se fra sé e sé continuava a rivolgere un piccolo pensiero a quella Ravenclaw, che per lui possedeva un qualcosa di particolare che non aveva mai visto in nessun altra. Lo aveva notato così, a prima vista, e se ne stupiva proprio per questo. Ma ben presto i suoi pensieri vennero interrotti da Becky che riprese il bacio di prima rendendolo però ancora più appassionato.

Qualche ora dopo arrivarono a destinazione, e Draco Malfoy affibbiò tutte le cartacce delle cioccorane e dei dolci che avevano mangiato lui, Pansy, Becky e Blaise a Tiger e Goyle, tornati poco dopo che Nancy se ne era andata, che se le misero alla buona nelle tasche della divisa.

Tutti i passeggeri si erano ormai messi la divisa da un bel po’, e ora si preparavano a scendere. Quelli del primo anno seguirono Hagrid, gli altri i prefetti della propria casata.

Dopo lo smistamento Malfoy e il suo gruppo andarono a fare una passeggiata in giardino e nel farlo passarono accanto a un gruppo di Grifondoro del settimo anno, fra i quali c’erano Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley e sua sorella Ginny, che invece era del sesto. Malfoy non potè fare a meno di avvicinarsi a quel gruppo, per schernirli.

“Granger, ma certi vestiti li prendi alla Caritas babbana o cosa?!” Disse con tono perfido scoppiando in una risata. Era passato un anno ormai dalla rottura fra Draco e Hermione. Si, avete capito bene. Una storia seria, di due anni. E ora più Draco la prendeva in giro in questo modo e più la voleva. La amava? Non lo sapeva nemmeno lui, anche se si autoconvinceva ogni volta che ci pensava, del contrario. Però gli bruciava il fatto che non fosse più sua, e che ora qualcun altro era libero di averla, di avere quel corpo che a lui era stato negato perché lei non si sentiva ancora pronta, vista l’età di allora, e che bramava da tanto. Ma non aveva fatto pressioni allora, e di certo non le avrebbe detto niente adesso. E come poteva. Nessuno sapeva della sua storia con lei, tranne Ginny alla quale Hermione trovò il coraggio di confessare tutto dopo qualche mese che stava con Draco.

Lei lo fissò quasi stesse cercando di congelarlo con lo sguardo, poi fece un sospiro “Malfoy, certe battute vecchie sono come il cucco. Perché non le rinnovi un pochino, ogni tanto? Banale.” Proferì allontanandosi poi con il suo gruppo verso l’interno del castello.

Malfoy la fulminò con lo sguardo, ma lei non ci fece tanto caso. Ormai si era abituata alle battutine perfide di Draco, e sapeva come rispondergli per metterlo a tacere. Gli Slytherin poi continuarono il loro cammino verso il lago continuando a sparare come loro solito giudizi perfidi su ogni persona ritenuta indegna della loro attenzione.

  
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