Ciao!!! Per prendermi una pausa da 5 amici pazzi in Giappone....
Grazie spero che leggete...
BuOnA LeTtUra----

---

Axel e Mark stanno ritirando i vari palloni,che gentilmente gli hanno domandato di ritirare i loro compagni di squadra.
-Mamma mia, non pensavo minimamente che è così faticoso ritirare palloni.- Dice Mark mentre si asciuga il sudore
-Hai ragione, è davvero faticoso!- Dice Axel mentre ritira gli ultimi palloni.
-Entra, dobbiamo contarli!- Grida il capitano.
Axel entra chiudendo la porta come d’abitudine.
-Uno, due … quaranta, quarantuno. Sono tutti! Possiamo uscire.- Mark tutto convinto arriva alla porta, tira giù la maniglie e …
-Emm Axel non si apre!- Dice nel panico il castano.
-Mark non scherzare.- Axel s’avvicina tira anche lui giù la maniglia e non si apre. Provano schiacciare ancora, ma niente.
-E qua non prende il telefono!- Dice Mark con in mano il telefono.
-Quei defi**enti si sono dimenticati di dirci che la porta si apre solo dal fuori!!!- Urla Axel, spaventando Mark.
-Calmati Axel, non l’hanno fatto a posta. E anche noi ci siamo dimenticati di chiederli.- Mark mette una mano sulla spalla ad Axel che appena se n’accorge se ne va.
-C’è almeno la luce?- Chiede sedendosi su un sacco.
Mark accende la luce e si siede vicino all’amico.
-Non possiamo allenarci è troppo piccolo.- Dice Mark nel silenzio che si è creato.”In fetti lui e Axel non hanno mai parlato da soli, c’era sempre Nathan,Jude o altri della squadra” pensa Mark.
-Giochiamo a carte?- Propone Axel.
-Ma non ci sono! Ma ti rendi conto che l’ultima volta che abbiamo parlato io e te è stato la prima volta che ci siamo incontrati?- Dice Mark.
-No, ti ricordi quando me ne sono andato?- Dice facendo vedere le carte da gioco.
-Hai ragione, ma quella non si può dire che è una conversazione.-
-A cosa giochiamo? Poker, ruba mazzetto, scala 40 … o decidi tu.- Dice Axel sedendosi vicino ad il tavolino.
-Poker così ti spenno!- Dice Mark mentre da le carte.
I due giocano a Poker fino a sera inoltrata. Fino a quando..
-Non ciò più voglia, parliamo?- Chiede Mark, perdendo l’ennesima volta.
-Beh io ti devo dire grazie. È come se mi hai cambiato la vita.- Dice in imbarazzo.
-Ma ché! Grazie a te che la squadra non si è sciolta la squadra, abbiamo vinto contro l’epsilon plus e tante altre cose. Diciamo che è un ringraziamento!- Dice avvicinandosi e notando un brezza di rosa chiaro sul volte dell’amico.
-Possiamo uscire dalle finestre!!- Dice alzandosi e evitando di nuovo l’approccio con l’amico.
I due provano ma anche le finestre sono bloccate, provano con più forza ma la maniglia della finestra si è rotta.
-Ma perché, tutte a noi!!!!!- Grida Axel con i nervi a fior di pelle.
-Ma ti dà così fastidio stare con me?- Chiede Mark triste.
-No, ma perché?- Chiede Axel voltandosi e vedendo il viso triste di Mark illuminato dalla luce di luna.
-Beh, ti sei scostato due volte e ogni volta che pensi di uscire e poi non funziona ti arrabbi.-
-Ma no, scusami! Mi piace stare con te, però non dovremmo dormire? – Dice dolcemente stringendo l’amico in un abbraccio.
-Scusami, non volevo, mi perdoni?- Dice dolcemente mentre accarezza i capelli di Mark ,diventando rosso.
-Ok, allora possiamo dormire qua?- Mark si stacca e non nota il rossore dell’amico.
I due amici si costruiscono una specie di letto con coperte e quello che trovano.
-Buona notte Axel.- Dice Mark accuciandosi vicino al biondo.
-Buona notte mio piccolo angelo.- Sussurra Axel.
-Che hai detto?- Dice improvvisamente Mark.
-Ho detto buona notte Mark.- Dice voltandosi e diventando rossissimo.
Mark dopo neanche mezzo secondo russa e quindi dorme, mentre Axel si alza e si dirige verso la finestra.
-L’ho scampata bella, meno male che siamo solo noi due.- Dice il ragazzo mentre osserva la luna. Axel continua a guardare poi sente grugnire si volta di scatto meno male che sta ancora dormendo, si avvicina al ragazzo toglie la fascia arancione e li dà un piccolo bacio, poi si sdraia vicino. Ma la cosa che non sa è che Mark sì è svegliato ma ha fatto finta di dormire.
-Allora quante di queste occasioni mi capiteranno ancora? Nessuna, e se lo facessi ora lui non sente e io mi tolgo il peso da cuore!- Mark sente tutto, ma capisce niente continua ad ascoltare.
-Caro Mark, quando ti ho detto che mi hai cambiato la vita non intendevo solo quello che hai capito tu. Intendevo che, tu sei l’essere più fantastico che ci sia ti dico questo mentre dormi non perché sono codardo ma perché non voglio che tu mi odi per tutta la vita. Le parole che ti diranno in molte,ti amo. Sono stupido vero? Amare una persona che non contraccambierà è la cosa sciocca, amare fa male! E purtroppo ci sono cascato! Sappi che questo sarà l’ultima volta che ti dirò questo, per ora dormi mio piccolo angioletto che domani sarà un’altra giornata faticosa.- Finito di dire questo li dà di nuovo il bacio ma sta volta leggero sulle labbra.
Mark dalla dichiarazione e dal bacio rimane paralizzato.-Ma è possibile che il più serio dei suoi compagni provi la stessa cosa per lui? E oltre a lui ce ne saranno altri?- Questi sono i dubbi di Mark ma non li importa ora deve fare altro.
-Axel?- Dice aprendo gli occhi e alzando la testa verso il compagna.
-Cosa c’è?- Chiede sotto voce.
-Anch’io. - Dice in modo semplice con il sorriso.
Axel non ha capito il senso della parola che l’amico ha detto.
-Axel anch’io ti amo.- Questa volta il bacio lo dà il castano ma con molta più passione. Ma si devono staccare perché hanno bisogno d’ossigeno.
-Ma- ma tu non dormivi?- Chiede Axel con voce affannosa.
-Beh, mi sono svegliato!- Dice Mark facendo il suo sorriso.
A tutti e due scappa una risata, ma dopo si sono addormentati uno nelle braccia dell’altro.