Finisce così, dunque.
Buffo, davvero. Buffo come la mia voce continui ad urlare e il mio corpo si rifiuti di stare fermo quando la mia anima si é già svuotata.
Congelata.
E' rigida e fredda come il tuo corpo sulla terra.
Perché sei sulla terra, Harry?
Dovresti essere su un altare, su un trono, sulla nube più alta del paradiso.
Perché la tua faccia é sporca di sangue e polvere?
Dovrebbe essere bianca e pulita, dovresti essere avvolto in un telo immacolato.
Perché tutto é così caotico e rumoroso e lurido e disperato quando tu hai un'espressione così tranquilla?
Ah già...sei morto.
Sei morto e di tutto questo non resterà che polvere. Tanta fatica per niente.
I ricordi sono spariti dalla mia memoria.
Non ho memoria.
Ho solo dolore.
E mi sembra tutto così assurdo, perché sono pieno di qualcosa che é vuoto, sono qui ad insultare e scalciare tra le braccia che mi trattengono e la mia rabbia non ha alcun senso, la mia voglia di combattere s'é estinta ma c'é ancora, ed é tutto così senza senso Harry, e perché, perché, perché Harry?
Com'é possibile sentirsi colmi e privi al tempo stesso?
Cosa sono ormai? Un involucro, un guscio. Rotto, persino quello.
Sono a pezzi e tanto vale cadere.
Voglio cadere.
Voglio cadere ed essere per l'ultima volta a pochi centimetri di distanza da te, come tutte le volte che abbiamo dormito nello stesso letto e mangiato nello stesso piatto e vissuto nello stesso spazio e nella stessa vita.
Ma non posso più parlare di vita, no?
Ma lo sapevi che ero convinto che ci sarei stato io lì? Non ce la potevo mica fare io, così debole ed inutile, in una guerra come questa. L'unico modo per fare qualcosa di buono, mi dicevo, era mettermi davanti a te e prendermi la maledizione di turno al tuo posto.
E come al solito ero così preso da me e dal mio egoismo da non accorgermi di quello che volevi fare.
Continuo a chiedermi perché Harry, anche se lo so benissimo.
Avevi il peso del mondo sulle spalle, e non lo potevi più sopportare. Basta, ti sei detto. Come biasimarti?
Ma che questo fosse l'unico modo, no, questo non lo posso accettare. Mi strazia come nessuna ferita ha mai fatto.
La carne strappata non é niente in confronto a questo.
Ora lo so. Ti voglio ancora bene come sempre, ma non posso più aiutarti.
Non ho più niente. Sento il gelo riempire ogni angolo di me.
Ma non ho paura.
Come non ho mai avuto paura dei temporali, dei fulmini.
Tu hai reso la mia vita una tempesta, e come ci sono vissuto voglio morirci.
Che mi inghiotta tutto, dunque.
Che il diluvio si abbatta su di me e che l'acqua mi affoghi.
Voglio sentire ogni goccia, che sia lacrima o pioggia o sudore, voglio sentirle scendere e soffocarmi.
E allora sarò di nuovo con te, fratello mio.

C'é un posto, anche piccolo, in cui potrò stare, vicino a te?



Credits, thanks and co.

Come al solito spunto nel fandom con creazioni campate per aria XD
Questa shot é stata concepita in poche ore, ed é proprio per questo che non é proprio bellissima, ma ormai ho imparato a postare QUALUNQUE COSA passi per la mia testolina malata.
Invece di studiare sto qua a rompervi le scatole, ditemi se non é cosa da manicomio questa ^_^
Anyway, in molti si sono chiesti cosa pensasse Ron nel momento in cui ha visto il "cadavere" del suo migliore amico. Ci ho rimuginato abbastanza anche io, ma non andava mai bene niente TT_TT
Poi mi sono affidata a Florence, la musa, ed ecco qua. Le strofe a lato sono della sua canzone "What the water gave me" che mi ha semplicemente stregata *_*
Non so se sono soddisfatta, lascio a voi il giudizio!

1 kiss, Sara