Pensieri
di un Malandrino
Mentre
scappava infuriato, correndo via dal
ritratto della Signora Grassa, Sirius pensava.
Pensava
su come si era ridotto,
quanti
anni erano passati? Almeno
quattordici.
Da
quando anche lui camminava tra quei
corridoi, non come un fuggiasco, bensì come uno dei tanti
studenti di Hogwarts.
Dalla rabbia aveva lacerato quel quadro che lo aveva visto crescere per
sette
anni consecutivi. Un po’ si rammaricava per averlo rovinato.
Ma non era più lo
stesso Sirius Black, no. Mentre scappava pensava a quanto era cambiato
tutto:
James e Lily erano morti, lui era stato incastrato e aveva passato ben
tredici
anni della sua vita ad Azkaban per colpa di quel traditore.
“ti troverò, Minus,
fosse l’ultima cosa che faccio” pensò
Sirius, accorgendosi ancora una volta di
come si fosse ridotto: era disperato e voleva uccidere Codaliscia,
l’anello
debole dei Malandrini, colui che aveva barattato la vita di due persone
che gli
volevano bene per la sua misera esistenza. Ancora una volta Sirius
volle
urlare: perché, perché non gli era concesso
vendicare un fratello ed un’amica? Poi
un pensiero sfuggente nella sua testa: “chissà
cosa penserà di me Lunastorta…”.
Remus Lupin. Il ragazzo con il “Piccolo Problema Peloso"
– come lo chiamava
James- il secchione del gruppo, a Sirius venne quasi da ridere
istericamente
ripensando a come James aveva soprannominato la licantropia
dell’amico. Remus
forse pensava che lui avesse rovinato tutto “ma io non ho
fatto niente!”
trasformatosi in cane Black ringhiò e alzò il
muso alla luna non ancora piena.
E
in quel momento riflettè.
Riflettè
su tutto quello che era successo.
Amici
morti, altri traditori.
E
lui.
Lui
che aveva pagato per un crimine che aveva
commesso un altro.
Uno
che si era spaccaito loro amico.
Che
aveva tradito James.
Un
dolore acuto al petto, una ferita mai
risanata si fece sentire.
La
sensazione di perdita.
Uuna
lacrima cadde solitaria lungo il muso
del cane nero.
E
Sirius pensò che era ingiusto.
Che
James e Lily fossero morti,
che
Minus fosse vivo,
che
lui fosse stato incolpato,
che
qualcuno avesse creduto che lui avrebbe
potuto far male a suo fratello.
Che
Voldemort avesse rovinato per sempre la
vita di Harry, il suo figlioccio.
Una
vita che lui stava tentando di
proteggere.
Sirius
alzò il muso al cielo e ululò.
FINE
-Angolo
dell’Autrice(?)-
Com’è?
Questa mi è venuta fuori
qualche settimana fa, ricordo che stavo leggendo “Harry
Potter e il prigioniero
di Azkaban”, poi Sirius è il mio personaggio
preferito… e ho dato sfogo a
quelli che suppongo siano stati i suoi pensieri, le sue
emozioni… commentino,
please =)
Miss
BloodyFangs