09/12/2011
1 recensioniNonostante sia al momento malaticcia,
nonostante i problemi che una persona può avere,
nonostante il tempo che scorre e tutte le cose che una persona vuole o deve fare richiedano il triplo del tempo a disposizione,
nonostante l'incubo assurdo di stanotte, io sono.
Un banale "io sono", ego sum.
Eppure una frase banale come questa può contenere al suo interno un universo di significati.
Non "io potrei", che implica già una probabile irrealizzabilità.
Non "io posso", non si chiede il permesso per essere.
Non "io vorrei", essere non è solo un desiderio.
"Io sono", si è tutto ciò che si vuole in potenza.
Ognuno di noi ha la potenzialità di realizzare se stesso.
Io sono.... Io sono... Io sono... come quando da piccoli si gioca "ad essere", "io sono un pilota", "io sono superman", "io sono una mamma", "io sono un medico".
Da piccoli "io sono" ha un significato enorme, da piccoli dicendo "io sono" ci si sente realizzati. Per un attimo si è davvero ciò che si vuole essere.
Da adulti i sogni si infrangono, e spesso ci si adatta ad esistere, più che a essere.
Io sono nel mondo dei grandi è una parola troppo pesante per essere pronunciata.
Ci si limita a pensare "sarei potuto diventare".
Ciò che le persone adulte fanno è limitarsi, creare attorno a se un muro e dire "io ho" come se l'esistenza stessa fosse un oggetto. Quanto stonano nelle orecchie le parole "io ho un lavoro, io ho una famiglia, io ho..." .
Quanto sembra più bello dire "io sono uno scrittore, io sono un padre di famiglia, io sono un sognatore relaizzato".
La differenza tra il dire "io ho dei sogni" e "io sono un sognatore"? Nel mondo di oggi avere deri sogni implica spesso il sapere di non poterli realizzare, essere un sognatore è una persona fra le nuvole, uno che "vive" nel mondo dei sogni, una persona che si illude di vivere in un mondo altro dal presente.
Chi però potrà alla fine dei suoi giorni morire con un sorriso? Colui che per tutta la vita si è limitato credendo che i propri sogni fossero solo sogni o colui che pur nelle condizioni avverse della vita ha continuato a sognare, come da bambino, di essere un pilota, un padre, uno scrittore, un professore?
Chi dunque è più illuso? Il sognatore o il disilluso?
Chi dunque vive la sua vita in quanto egli stesso è vita?
"io sono".
Io sono ciò che sogno di essere. Io sono ciò che voglio essere. Io sono ciò che sento dentro di me. Io sono l'alba, che illumina tutto ciò che prima era al buio. Io sono il sole che scalda. Io sono un fiore che sboccia e profuma l'aria. Io sono il sole al tramonto che colora di rosso l'acqua del mare. Io sono un onda. Io sono una melodia.
C'è chi dirà che non è vero, un uomo è solo un uomo, non può essere qualcosa di diverso.Si sbagliano.
io sono,
io sogno di essere e sono ciò che sogno. Se si sogna di essere uno scrittore e lo si vuole veramente lo si può essere. Essere non diventare. Noi siamo ciò che vogliamo essere. La farfalla prima di volare è un bruco, una farfalla in potenza, non è un altro insetto che nel tempo diventa qualcosa d'altro. Ha dentro di sè già il suo essere farfalla.
Io sono l'alba che illumina, sono una spalla su cui piangere per le persone a cui voglio bene. Sono l'alba quando do un pò di luce a chi vede solo il buio nella propria vita.
Io sono il sole, sono il sole quando riscaldo il cuore a chi sente solo freddo, a chi è triste, infelice.
Io sono il sole al tramonto, io sono il tramonto, una scena romantica, un abbraccio.
Io sono una melodia, cantando le note che produco creano una melodia e io sono quella melodia.
Io sono....
Io sono un racconto, io sono una poesia, io sono un campo di fiori.
Io sono.... completate voi la vostra frase.
A me piace vedere quei puntini e lo spazio bianco fra di essi, pronto per essere riempito dei mie sogni.