Cercando un pò di tranquillità

Entrai nel bagno, una stanza ampia e luminosa con pareti rivestite da piastrelle color verde acqua, una doccia spaziosa separata dal resto da una porta di cristallo con delle decorazioni incise sopra dello stesso colore delle pareti. A ogni angolo vi erano dei vasi di ceramica bianchi quasi splendenti che donavano una maggiore luminosità al bagno in cui vi erano fiori diversi e di differenti colori. Mi avvicinai allo specchio leggermente appannato dall'umidità dell'acqua e osservai la mia figura riflessa: il mio corpo nudo era snello con una carnagione simile alla porcellana, gli occhi azzurri e i capelli biondi legati in uno chignon. La vasca  era già pronta, solo io mancavo; m’immersi lentamente e cominciai a scivolare al suo interno con la schiena. Finalmente un attimo di tranquillità, in quel momento potevo finalmente rilassarmi anche se immagini confuse offuscavano la mia mente: un viso, un bacio, uno sparo e poi il sangue. Caccia in fretta quel ricordo cercando di liberare la mente ma  per sfortuna non potevo stare sott’acqua per molto tempo e dopo alcuni secondi l’ossigeno nei miei polmoni terminò. Ritornai a galla e ciò che vidi mi lasciò senza parole; la stanza stava bruciando interamente attorno a me, mi alzai in fretta e la terra cominciò a tremare. Cercai di stringere le mani sul bordo del trogolo ma non riuscii ad abbassarmi e scivolando fuori, battetti la testa sul pavimento. Le fiamme mi circondarono il corpo lasciandomelo intatto, non sentivo caldo e la testa non mi faceva male per la caduta… mi circondava l’irrealtà che la mia mente aveva creato forse per scappare, fuggire dalla mia vita che ormai non capivo più; non sapevo cosa dire e cosa fare ma in quel momento ero certa che non mi sarei mossa di lì, non perché non ci riuscissi ma perché non volevo.