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Autore: Rei Murai    10/12/2011    1 recensioni
guarda il ragazzo moro girarsi verso di lui, la padella in una mano e l’asciugapiatti su una spalla.
È una bella visione, non c’è che dire.
L’idea che possa diventare routine quotidiana gli sfiora per un istante i pensieri prima di trasformarsi in un brivido
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Shino/Kiba
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Rinchiuso in una piccola scatola.

Fissando il mondo dai  fori procurati dalle frecce che l’hanno scalfita.

L’aria è poca.

La luce è nulla.

Annaspo.

Cerco di uscire.

Mi rassegno e aspetto di essere liberato.

 

Rinchiuso in una piccola scatola.

Fissando il mondo dai fori procurati dai proiettili che mi sono stati sparati contro.

Il rumore è assordante

L’odore di sangue mi riempie le narici

Cerco di uscire.

Mi rassegno e aspetto di essere liberato.

 

Perché prima o poi qualcuno verrà, vero?

 

Little Box

 

- Inuzuka! Smetti di lanciare quella palla contro il muro e vieni a darci una mano –

Il castano alza lo sguardo dal suo passatempo poggiandolo sul gruppo di persone intente a risolvere il problema di matematica.

- Non sono bravo con queste cose – risponde incurante recuperando la palla

- Puoi almeno provarci! –

Voce femminile, acuta e fastidiosa.

Quante volte avrebbe voluto spegnerla, quante volte l’ha fatto baciandola?

Quello non è il momento adatto, pensa.

Quello è il momento di prepararsi per la verifica di matematica che avranno a giorni

Quello è il momento d’impegnarsi in qualcosa che non sia perdere tempo.

Quello è… così noioso.

Studiare è noioso

 

Chiuso in questa piccola scatola…

 

- Inuzuka! Eddai passa quella palla! –

Ora lo scenario è cambiato:

Naruto gli corre affianco.

Shikamaru, di fronte a lui, difende la porta avversaria con poco interesse.

Quello è sicuramente più divertente.

Divertente ma non il massimo.

Il massimo è quando stà con lui, quando sente le sue labbra poggiarsi sulle sue.

Gli è andata bene infondo.

Non come al biondino che ora stà con il ragazzo più ricercato dell’intera scuola.

O come il Nara che si prende e lascia in continuazione con la Yamanaka sommergendolo di chiacchiere sulla bionda e su quanto fosse noiosa.

A pensarci bene a lui  andava meglio.

Certo…è  fidanzato con un asociale, apatico il cui unici interessi sono l’insettologia e lo studio ma … quanto meno era un rapporto stabile.

Se così si poteva definire quello scambio d’effusioni seguito da furiose risse – partite principalmente da lui e che lo vedevano unico partecipe – che finivano puntualmente con i suoi boxer che volavano giù dal letto mentre ancora cercava di difendersi dagli attacchi.

Equilibrato.

Stabile.

Il massimo che poteva aspettarsi insomma.

 

Vedo una luce filtrare dall’alto…

 

- Shino … -

guarda il ragazzo moro girarsi verso di lui, la padella in una mano e l’asciugapiatti su una spalla.

È una bella visione, non c’è che dire.

L’idea che possa diventare routine quotidiana gli sfiora per un istante i pensieri prima di trasformarsi in un brivido

Vivere ogni giorno in quel modo, assieme a lui.

Rimanere accoccolati sul divano a guardare un film mentre gioca con il laccetto dei suoi pantaloni – o qualsiasi altra cosa catturi la sua attenzione – lasciandosi coccolare.

Dormire assieme, nello stesso letto.

Godere di quel calore.

Si, sarebbe magnifico.

Gli sorride semplicemente mentre lo sguardo perplesso dell’altro si fa un po’ più accentuato prima di tornare ad occuparsi della cena “altrimenti si brucia”.

Cerca qualcosa per tenere occupata la mente, con scarso successo.

Fissa il ragazzo – che non è il suo fidanzato, ufficialmente – smanettare in cucina e successivamente portargli la cena.

È sempre così silenzioso che mette paura.

Prende il piatto e accende il televisore, zippando fino a che non trova qualcosa di decente.

Comincia a chiacchierare a ruota libera, senza fissarlo.

La mano dell’aburame scende sul suo collo, dietro l’orecchio, cominciando a grattare quella parte sensibile della sua pelle.

Piacevolmente distratto chiude la bocca godendo di quelle attenzioni in silenzio.

All’una si alzano dal divano e l’altro recupera lo zaino.

- Ti fermi qui a dormire? –

Fa la solita faccia da cucciolo che non vuole rimanere da solo.

Shino sbuffa poi annuisce

- Preparo il letto –

Dice contento correndo verso la camera.

Poco dopo sono sotto le coperte, abbracciati.

Chiude gli occhi inspirando a fondo il suo profumo, beandosi  della mano che gli carezza il collo, la schiena, scende…

- Avevo detto do-rmi-re, Shino –

Non risponde mentre l’arto s’infila dentro il pantalone strappandogli un sospiro.

Dopotutto gli piace, quella sensazione.

È come essere a casa.

In un mondo parallelo dove non esistono altro che loro.

 

Ora ricomincio a respirare.

Soffermo il mio sguardo su di te, sorrido.

Mi hai salvato da quella piccola scatola chiusa.

 

   
 
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