- James Potter.
Petunia ci sta lasciando.
Riconosco quello sguardo, a scuola ne incontro almeno un settecento al minuto.
- Sì, lo so - dico, sottolineando freneticamente il mio libro di Incantesimi.
- Puoi regalarmi quel libro, vero?
Come dice? Il libro di Incantesimi? Cosa diamine vuole farne?
- Non posso.
- Ti piace?
- Cosa, il libro?
- Non essere sciocca... dico lui!
Lui... lui...
- Non mi piace Potter. Ora, potresti evitare di ricordarmi che anche lui è qui almeno per quattro nanosecondi, se non ti dispiace? - ribatto, seccamente.
Diamine, non si ha un po' di pace neanche a casa propria!
Adesso vado in cucina e... no, non se ne parla. Chissà, magari la mamma si è persa in un amore platonico verso Minus.
Non potrei sopportarlo, per Dio.
Prendo l'elastico sul comò e mi ci lego i capelli.
Mi arriva un paio di mutande in volo sul cuscino.
- Petunia! - sembra che mia sorella stia facendo le valigie un tantino in anticipo.
- Che c'è? Mi preparo per il gelato!
Giuro di non aver mai visto mia sorella tanto indaffarata con il suo guardaroba.
Sì può dire in tutta franchezza che il gelato di oggi pomeriggio è servito a qualcosa.
Cavoli, ma cosa si mette?! Quella gonna non l'ha mai indossata in tutta la sua vita!
Ok, l'amore è cieco, ma Petunia mezza nuda non passerebbe inosservata neanche ad una Mandragola con problemi di vista!
E poi la Mandr... ehm, Potter non ricambia.
Non ricambia.
Non ricambia, vero?
Cavoli, adesso sono io a fissare il suo autografo sul libro.
Mi sto solo preoccupando per la sorte di mia sorella... le voglio tanto bene, in fondo.
Farei meglio a chiudere il libro.
E a prepararmi anch'io per il gelato. Sapete, ci tengo molto. Al gelato, intendo, non alla compagnia.
Petunia si tatua un enorme ''Forza Potter'' sulla fronte.
Cavoli, questo è troppo!
Apro stancamente l'armadio.
Una gigantografia del suo mito mi prende alla sprovvista.
- E questa da dove l'hai presa?!
- Dal tuo libro di scuola... - confessa, arrossendo.
Avevo una fotografia di Potter in un libro? Non si finisce mai di imparare.
Strappo il poster e afferro la maglietta arancione ed una gonna di jeans.
Li calzo in fretta, poi prendo la... dove diamine è la mia spazzola?!
- PETUNIA!
- Aspetta un attimino, Lilyina, te la do subitissimo!
E' ubriaca o cosa?
- Cosa.
Cosa?
- Rivoglio la mia spazzola, donna! - sembro più isterica di stamattina in spiaggia.
- Ops, ne è saltato un dente... - cavoli, ma cosa ho insegnato a mia sorella? Ha anche la faccia tosta di venirmelo a dire?!
- Oh, no! Un'altro...
Questo è troppo.
Non pago spese impreviste dal dentista.
Era una battuta.
- Ora... NOOOO! - ha preso anche la mia piastra per capelli!
Che diamine combina? Tanto Potter non la cag... ehm, a Potter non piacciono le cose brutte.
Petunia è una cosa molto brutta.
Le urlerei di togliersi quelle squame argentate di dosso, ma non ce la faccio. No, niente sensi di colpa: nell'ultimo strillo mi si è abbassata la voce.
Maglio così, se mi sfuggirà qualche commento imbarazzante, nessuno lo sentirà.
NdA: ok, non dovrei avere neanche il coraggio di farmi sentire.
Infatti non ce l'ho :S
Beh, l'ultimo aggiornamento di questa storia risale a mesi e mesi e mesi e mesi... ok, basta xD
Mi scuso e mi prostro in ginocchio con tutti voi, ma vi prego, RISPARMIATEMI! Non è ancora giunta la mia ora, permettetemi prima finire di postare la storia!
Con affetto e un mazzo di fiori, Lily ^^