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Autore: mey chan    10/12/2011    8 recensioni
Main pairing: Takano/Onodera
Side pairing: Kirishima/Yokozawa
Perchè basta la frase giusta al momento giusto per suscitare emozioni contrastanti e una gelosia fin troppo fastidiosa.
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Ancora perso nelle sue riflessioni, porta il bicchiere alle labbra, provando a gustare un sorso della bevanda calda.
“Ma sei sicura?!”
“Ti dico di sì! Pare proprio che Takano-san sia stato visto al bar vicino alla stazione mentre amoreggiava con una donna molto bella ed elegante! L’ha pure baciata, ci sono i testimoni!”
Ritsu, tempo due millesimi di secondo, sputa con maestria il tè che, sì, è decisamente troppo bollente e indigesto.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“Mi fa male la pancia…”

Onodera Ritsu, lavoratore serio e posato, è stato momentaneamente messo al tappeto da una riunione mattutina.

“Possibile che debbano sempre urlare così?” dice piano, ripensando ai battibecchi il cui protagonista indiscusso è Takano-san, il quale punta sempre a numeri di copie elevati, con rimprovero di tutti i membri presenti.

“Alla fine comunque la spunta sempre lui… inoltre è merito suo se ho imparato qualcosa, suppongo…” riflette, storcendo la bocca.

Afferra il tè che stava aspettando da poco alla macchinetta, soffiando dentro il bicchiere.

“Eh? Davvero?! Non posso crederci!”

Alle sue orecchie arrivano distintamente gli urletti dello staff femminile, intento come sempre a spettegolare sui capi reparto più gettonati. Proprio ieri se la memoria non lo inganna deve aver captato qualcosa circa Yokozawa-san e Kirishima-san…

Ancora perso nelle sue riflessioni, porta il bicchiere alle labbra, provando a gustare un sorso della bevanda calda.

“Ma sei sicura?!”
“Ti dico di sì! Pare proprio che Takano-san sia stato visto al bar vicino alla stazione mentre amoreggiava con una donna molto bella ed elegante! L’ha pure baciata, ci sono i testimoni!”

Ritsu, tempo due millesimi di secondo, sputa con maestria il tè che, sì, è decisamente troppo bollente e indigesto.

Si asciuga in fretta la bocca con una manica, sperando che nessuno abbia notato il suo gesto poco educato.

“No, ora pure Takano-san è impegnato?! Ma non è giusto!”
“A chi lo dici, è un’agonia avere dei così bei ragazzi qui al lavoro e vederseli soffiare sotto il naso!”

No… frenate un attimo… cosa significa questo? Takano-san non può, lui non…

“Scusate!” prima ancora che possa essersene reso conto, Ritsu si fionda davanti alle due ragazze portatrici di tale sventura, bloccando loro la strada.

“Onodera-san?” pronuncia una, il tono incerto.

“Io, ecco, uhm, volevo…” la mano con ancora il bicchierino trema, mentre la bocca di Ritsu ha un gusto fin troppo amaro.

“Volevo sapere se avete provato la nuova pasticceria che hanno aperto all’angolo della strada! Devo comprare una torta e volevo un consiglio!” dice di getto, prendendo la prima cosa che gli viene in mente.

“Oh, no, mi spiace, tu?”
La più bassa nega, mostrando un’espressione dispiaciuta.

Ritsu dunque ride fin troppo forte, spostando lo sguardo da una parte all’altra della sala.

“Oh, fa nulla, tranquille! Vi ringrazio per la vostra disponibilità, se volete scusarmi!”

In un lampo, dopo aver fatto un piccolo inchino, si dilegua, dirigendosi verso l’ascensore.

Le due ragazze lo osservano con un cipiglio curioso.

“Onodera-san è si è comportato in maniera davvero strana.”
“Sì, però ce l’aveva confermato stavolta Yokozawa-san che avrebbe avuto una reazione del genere! Non per niente ci ha chiesto di raccontare la piccola bugia della ‘misteriosa donna in compagnia di Takano-san’ in cambio di quei bignè così squisiti! Ora che ci penso devo fare un salto nella nuova pasticceria…”




“Non è possibile… oh ma cosa me ne importa… noi due non siamo mica… però non fa altro che ripetere di amar-oh, accidenti!”

Onodera, mentre aspetta che l’ascensore si fermi al piano desiderato, si perde nelle classiche paranoie.

Lo sguardo è vacuo e lucido, e stavolta è un punto del petto a fare male.

“Takano-san… ti sei forse stancato di me?”




“Tu sei proprio malefico, lo sai?”

Yokozawa grugnisce un poco, spostando lo sguardo da quello sorridente e beato del compagno.

“Taci. La colpa è di quel ragazzino. Mi fa imbestialire la sua costante indecisione!”

Kirishima annuisce, osservando con allegria il limpido cielo sopra di sé.

“Devi averlo amato davvero tanto.”

Takafumi sbatte le palpebre e in un attimo lo guarda di nuovo.

“Altrimenti non avresti di certo ‘pagato’ le ragazze per permettere a Onodera-kun di darsi una mossa.”

Il suo tono non è né triste né arrabbiato; ciò comunque non fa desistere Yokozawa dall’arrabbiarsi sul serio, afferrando un braccio dell’altro e stringendolo forte.

“Hai ragione! L’ho amato molto ma sai una cosa?!”

Kirishima lo guarda, stupito da tale foga.

“Non era abbastanza! Altrimenti se fosse stato il mio grande amore, non l’avrei di certo accantonato per un idiota qualsiasi che mi ha fatto credere di avermi in proprio pugno per tutto questo tempo, ricattandomi! Quindi sai che ti dico? Che lui è importante per me ma la persona che ho accanto è un’altra! Questo dovrebbe chiarirti la questione una volta per tutte!”

L’altro boccheggia, felice e scosso a causa dell’entusiasmo di Yokozawa nell’ammettere una cosa tanto importante per lui.

“Ho capito. Ah, cosa ti dicevo io? Una mogliettina devota e dolce come te non la potevo trovare da nessun’altra parte.”

“Come mi hai chiamato, brutto-uhmpf!”

Ed ecco che le labbra sono coperte da altre, fini e delicate, che gli regalano un dolce bacio a stampo, continuando a vezzeggiare la bocca di Yokozawa castamente.

Quando poi Kirishima pone una piccola distanza fra loro, un sorriso malizioso fa capolino sul suo volto.

“Ma che ti salta in testa?! Siamo in pausa fuori dall’edificio, se passasse qualcuno cosa direm-”

“Se ci tieni tanto a capovolgere i ruoli, mostrami quello che sai fare… stanotte, a casa mia.”

Yokozawa a malincuore arrossisce, cominciando a irritarsi.

“Stupido! Hiyo-chan-”

“Dormirà da un’amichetta! Non te l’avevo detto? L’ha invitata ieri mattina a scuola!”

Takafumi ringhia un poco.

“Questo non significa che tu ed io dobbiamo per forza-”

“E quando mai abbiamo dovuto e non voluto?”

“La vuoi smettere di-”

Inutile. Ma come fa a concludere un discorso se ogni volta lo zittisce baciandolo?

“Bastardo…” pensa, mentre, inconsciamente, porta le braccia a circondare il collo di Kirishima.

Stanotte comunque sarà lui ad avere le redini del rapporto.

“Ci puoi scommettere…” si promette, affondando le dita nella stoffa del cappotto del collega.












Finalmente, eccomi qui **
Allora, questa sarebbe la storia Takano/Onodera che avevo promesso, anche se non è ancora nemmeno comparso il nostro Masamune XD
Arriverà, arriverà, promesso! Ho comunque infilato un po’ di Kirishima/Yokozawa, che, uhm, adoro troppo. Diciamo che è un side pairing il loro, e che la storia sarà incentrata sui due protagonisti di Sekaiichi. Quindi dal prossimo capitolo cominceremo con le paranoie di Ritsu e le sue figuracce… quel ragazzo mi fa schiantare XD Sono comunque cotta di Masamune, se ancora non si era capito **
Spero vi sia piaciuta fin qui =)
Ci vediamo al prossimo capitolo, un bacio! ^^


  
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