Quella mattina mi svegliai ancora malata, la sera precedente mi portarono in ospedale, mi sentivo svenire. Lei mi disse :" ti prego vieni con me, non posso andare da sola! E' una festa di fidanzamento, ti divertirai vedrai! Le lacrime agl'occhi mi portarono a decidere di alzarmi ed andare con Lei, strinsi i denti..preparai la valigia e via verso la città gialla. Mi presentò a tutta la sua famiglia e come sempre l'imbarazzo prese il sopravvento, mi sentivo un pesce fuor d'acqua. All'improvviso entrò Lui,il futuro marito, bello,bellissimo nella sua maglietta rosa.. sguardo fisso in avanti,passo veloce e indifferente;lo vidi e pensai :"è lui? peccato, se lo avessi visto prima io.." Ebbe inizio qui, la nostra storia. La festa fu molto strana e particolare, non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso al punto tale che una volta tornata a casa decisi di chiedere a Lei il numero di questo suo parente allo scopo di uno scherzo telefonico. Rispose subito.. cominciarono le nostre telefonate, i nostri racconti, le curiosità e forse un pò d'amore. "Dimmi chi sei" voce calda, profonda.."io ho dormito nel tuo letto" cuore agitato, battito accelerato. Era il momento di svelare il secreto constretta da un imminente incontro nella città gialla : " sono IO" silenzio... Il giorno arrivò, andai insieme a Lei nel suo negozio; Lui non c'era ma non tardò ad arrivare. "Oddio come lo affronterò?, che imbarazzo!!! come mi tratterà??? mi sento morire!" -pensai- Sguardo verso il basso, avanzava verso di noi, salutò Lei ..mi porse la mano e mi salutò. Iniziò a scherzare con i miei oggetti personali, come il telefonino..rubandolo, smontandolo.. mi sembrò una vendetta da parte sua per avergli nascosto la mia identità, ma dopotutto non era quello il mio scopo iniziale?. Cercai di rompere il ghiaccio della mia timidezza fin da subito chiamandolo fidanzato, chiedendo la sua mano ai suoi genitori.. ancora non sapevo che dentro me un meraviglioso fiore rosso stava sbocciando. Sfortunatamente dopo una splendida serata arrivò il momento dei saluti, partimmo io e Lei, Lui chiamò dicendo che ci avrebbe raggiunti ma il bus partì e non fece in tempo. I toni e gli argomenti delle nostre chiamate erano stranamente mutati, più dolci, più affettuosi.. nonostante non ci fosse fosse stata nessuna dichiarazione da parte di entrambi , le farfalle già volavano intorno a noi. Tutto mi sembrava magico e speciale, finalmente la mia vita prendeva colore.. un colore così meravigliosamente caldo, ma ..il buio oscurò tutta la mia gioia. Ricordo ancora l'ora esatta in cui il mio cuore smise di battere dal dolore," voi non potete stare insieme, e non starete mai insieme!" la sentenza giunse senza pietà da persone che forse tenevano in mano le nostre vite,senza alcun diritto. Mi sentivo vuota, scoppiai in un pianto disperato, persi coscienza, mi rifiutai di mangiare e di bere..."non fare così, andrà bene vedrai" era così che l'uomo che ormai sentivo di amare inspiegabilmente cercava di darmi forza. La gelosia mi logorava, mi distruggeva e mi uccideva.. non avevo fino ad ora mai tenuto in conto della presenza dell'ALTRA, la sua fidanzata ufficiale.. un fidanzamento combinato, senza amore... ma colmo di dolore per me. Forse mi sarei dovuta fermare.. forse avrei dovuto lasciarlo andare ..ma lo amavo troppo per perderlo e lui forse.. teneva il mio cuore così stretto da non permettermi di andare via.