Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: in venere veritas    11/12/2011    6 recensioni
< non ci provi >, disse Kristal capendo le intenzioni del ragazzo.
< cosa le fa pensare che io lo voglia? Non è che è lei quella che vuole? >, rise isterico.
< posso sembrarle anche ingenua ma il suo corpo parla fin troppo chiaramente >, disse lei facendo una smorfia.
< le piacerebbe, Kristal? >, disse Alois chiamandola per nome e non curandosi della frase appena detta.
Alois Trancy è un mostro... potrei mai amarlo?
Genere: Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alois Trancy, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}
 
Cancellato

 
 
Kristal aprì gli occhi quando essi percepirono la luce del mattino filtrare dalla grande finestra.
Il venticello muoveva le tende bianche portando il profumo delle rose del giardino che lei aveva sognato per tutta la notte.
Si alzò e iniziò a preparasi perché poi si sarebbe incontrata con John.
Kristal trovava che John fosse una persona piacevole, con cui puoi parlare liberamente senza che lui dica niente a nessuno - ma non perché fosse parte del suo mestiere, ma perché era proprio la sua indole – poi adorava il modo in cui lui la riuscisse a capire e a quanto ad ogni incontro lei si sentisse bene.
 
<< avanti iniziamo. Chiudi gli occhi e dimmi cosa vedi >>
Kristal chiuse piano i suoi occhi. In quel buio vide tante persone.
<< vedo tante persone >>, disse lei.
John smise di scrivere quello che lei diceva, e la guardò ancora con gli occhi chiusi.
<< quante persone? >>
Lei cercò di contarle ma erano troppe, le sfuggiva il conto.
<< tante persone… hanno tanta rabbia dentro >>, rispose lei aggrottando un po’ le sopracciglia.
<< concentrati su una di esse, descrivila >>
Il respiro di Kristal aumentò appena.
<< è un uomo vestito di nero… ha la pelle bianca… e gli occhi d’orati… ed è affamato… >>
<< affamato di cosa? >>
<< vuole qualcosa… dalla persona che gli è vicina.. >>, rispose con la voce che era diventata un sospiro.
<< che cosa vuole dalla persona vicina? >>, la voce di John era un sussurro.
<<… non so cosa vuole… ma la persona vicina lo sa… >>
<< chi è la persona vicina? >>
<< è…è…… non riesco a metterlo a fuoco… >>, disse Kristal.
John fece un mezzo sorriso. << ok Kristal… ritorna alla persona con gli occhi d’orati. Butta la sua immagine. Non pensarci più. Lui non è mai esistito. Non devi avere paura di lui. Gettalo via >>
Kristal sospirò un paio di volte prima di cancellare quella persona dalla sua mente, poi distese la fronte non vedendolo più traccia né di lui né degli altri.
<< ora che lo hai buttato via… tutt’intorno a te è luminoso e tu… sei bellissima>>
 
 
Kristal camminava piano per i vari corridoi a passo lento e calmo, meravigliata da quello che la circondava.
Aveva abitato per tantissimo tempo in quella casa, ma notava solo ora particolari che le sono sempre sfuggite alla vista.
Ora percepiva il profumo del legno dei mobili antichi, e la freschezza delle pennellate che componevano i vari quadri.
Si avvicinò ad una delle porte e sentì la voce di John dentro, sentì l’irrefrenabile impulso di entrare e iniziare a fare conversazione con lui, ma fu bloccato dalla voce di suo padre.
<< mi dica come sta andando la terapia? >>, chiese il padre.
<< me lo dica lei.. dorme? Mangia? Non ha più crisi di pianto? È ritornata in forma? >>
<< sì >>, rispose semplicemente il padre.
John facendo cenno con le mani disse che non c’era nulla di cui ci si dovevano preoccupare, e che comunque sia era arrivato alla radice del problema..
Kristal non capì di cosa stessero parlando. Aveva fatto qualcosa di sbagliato?
Cercò di ritornare indietro con la memoria, ma ricordava solo le tante volte in cui aveva parlato con John. Tutto il resto era come cancellato.
Quello che aveva fatto prima… era sparito dalla sua mente.
Si affrettò ad andarsene prima che si accorgessero della sua presenza.
<< lei non crede che sia ora di farla uscire? Infondo da quando è stata male è sempre rimasta a casa >>, propose il Marchese Angel.
John pose la tazzina che teneva con due dita sul tavolo, poi le stesse dita se le passò sul mento.
<< sì.. sì perché no? Potrebbe renderla felice anche conoscere gente nuova >>, disse poi lui.
<< gente nuova? >>
<< sì.. potrei presentarle mia figlia ad esempio >>
<< sua..? >>
<< sì mia figlia. Nicole Von Diler >>
 
 
 
Il sorriso luminoso di Nicole  era amichevole.
<< piacere Kristal io sono Nicole >>
E anche quello di Kristal lo era. << piacere di conoscerti >>
Passarono tanto tempo insieme a chiacchierare piacevolmente.
<< Ehi, Kri! Prova a cercarmi! >>, disse Nicole iniziando camminare più velocemente per prendere la rincorsa.
<< ok! Inizia a correre allora! >>, le rispose lei seguendola.
Corsero per quasi tutto l’ ampio giardino che circondava la villa dei Von Diler.
Alla fine quando Kristal riuscì a prendere Nicole si fermarono a prendere fiato stanche.
<< ti ho preso alla fine eh? >>, disse Kristal facendo l’occhiolino all’altra.
<< essì.. ma guardati ti si è rovinato un po’ l’abito e ti sei graffiata le braccia.. >>
Kristal sbarrò un po’ gli occhi e poi si guardò; effettivamente il vestito bianco e azzurro era un po’ sporco di verde e alcuni fiocchi sciolti, e invece sulle braccia c’erano dei segni di graffio rossastri.
A quella vista Nicole rise di gusto. << ma Kri! Non sai nemmeno giocare senza farti male! >>
Lei rimase un po’ intontita come se non avesse capito la frase, poi si limitò a ricambiare la risata.
Poi Nicole le circondò il collo con il braccio e se l’avvicinò sempre ridendo.
<< sai Kri, è davvero divertente giocare con te! >>, le sussurrò all’orecchio Nicole come se fosse un segreto.


Recensioni
-princess
fain: ora ho postato v.v quindi sono salva (yeaahhh ^^) sì ho ritenuto che il capitolo precedente si dovesse concentrare di più sulla new entry John e sul suo ruolo in questa storia. Per il capitolo corto.. mi dispiace cerco sempre di trovare il momento per continuare a scrivere, ma la scuola mi occupa davvero tanto tempo D:
-virgily: no, non è un demone tranquilla v.v è solo uno psicologo un po' strano ma niente di che ^^ (D:?)



Ma vi manca quello stronzetto di Alois? xD
A: Stavate parlando di me?
KC: No.
A: ah ok... *se ne va
KC: che idiota -.- v.v
A: ma allora vedi che parlavi di meee!!!
KC: ma una persona ti deve insultare per avere la tua attenzione? ._.
A: ehm.... *angolino emo
KC: *tira fuori Alois dall'angolino emo. Smettila di coltivare funghi rosa! Piuttosto... quando hai intenzione di fare l'eroe?
A: presto presto v.v ho un piano che spacca i culi v.v
KC: vedremo v.v

ok sclero finito .-.


 
  
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