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Autore: Likecoldcoffee    11/12/2011    6 recensioni
"Per ogni volta che ti vedo con lei…ogni volta! Ogni volta il mio cuore scoppia. So che tu pensi che tutto ciò che provavo per te fosse scomparso e credimi io ci ho provato ma il mio cuore non ne vuole sapere di scordarsi di te.
La tua immagine è stampata nel mio cervello e il tuo nome scritto indelebilmente nel mio cuore. Ora provo per te odio e amore, sentimenti così differenti, che non possono coesistere, che mi uccidono dall’interno e che mi squarciano il cuore. L’unica cosa da fare è allontanarmi da voi…da te! "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                 sono in mortale guerra
                                                                                                sul come dividere la conquista
                                                                   del tuo sembiante
                      Gli occhi vorrebbero
                                                       negare al cuore
                                                                                        la tua immagine
e  il cuore contesta agli
                                               occhi una tale pretesa…>>        
                                                                                                                
           SHAKESPEARE
 
 
 
Mi incamminai con le mani in tasca e sguardo indifferente.
All’uscita della scuola, invece di prendere il solito viale per accompagnare Fuka e poi tornare a casa, avevo seguito una strada più lunga perché avevo bisogno di tempo per stare da solo e perché sentivo di dover cambiare, di dovermi allontanare da una vita che non mi apparteneva, dal pensiero che lì, con noi, ci dovrebbe essere anche lei.
Una voce mi riscosse dai miei pensieri.
“Dai corri!!! Tanto non riesci a prendermi, non mi prendi!!!”
L’avrei riconosciuta tra mille, la sua voce… così squillante e vivace, quante volte mi aveva ripreso, sgridato, preso in giro, consolato, sussurrato parole di conforto.
L’ ultima volta che l’avevo sentita, qualche mese dopo l’inizio della mia storia con Fuka, mi aveva scaricato addosso tutta la sua tristezza.
 

Flash back
 

Stavo ritornando da casa di Fuka dopo averla riaccompagnata quando mi ritrovai Sana a bloccarmi il passaggio.
Da quando l’avevo costretta a dirmi la verità quel giorno davanti l’infermeria, c’era stato un periodo di distacco, non mi rivolgeva quasi più la parola e tutti riuscivano a sentire la sua sofferenza.
Poi un giorno tutto tornò come prima, la Sana che tutti amavano era tornata, felice, finalmente sembrava esserle passata e non soffriva più per me.
Finalmente sorrideva di nuovo…
Era tornata persino a prendermi in giro, ad aiutarmi, ad ascoltarmi. Ad essere la mia migliore amica, perché lei è così, è buona e dona tutta te stessa per gli altri. Per noi, i suoi amici.
Nessuno di noi riusciva a capire quanto in realtà tutto fosse finto, una recita, che faceva nella vita reale, solo per non farci soffrire. Fu quel giorno che capii la verità.
Mi fermai a pochi passi da lei e le scrutai il volto, sorrideva, un grande e immenso sorriso.
“Hai visto Akito?” mi disse “Ti sembro felice?”
“S…si…”
Una lacrima le scese lungo il viso
“Sana?”
“No, no! Zitto! Per favore zitto! Io lo sapevo! Nessuno di voi, nessuno, si è accorto che ho sempre recitato! Voi credete che io sia una specie di bambola, sempre con il sorriso sulle labbra pronta ad accogliervi per ascoltare i vostri problemi e le vostre angosce, credete che il mio sorriso sia sempre lì per consolarvi e tirarvi su il morale, per passarvi un po’ di quella felicità che in realtà non esiste. Non capite che anche io sono una persona, anch’io posso soffrire come voi, non sono nata con il sorriso stampato sulle labbra, ma mi sono sempre sforzata di essere felice per far sentire meglio chi mi stava accanto.”
“Ma cosa dici Sana?”
“La verità, finalmente mi tolgo la maschera! Nessuno di voi che vi reputate miei amici si è accorto che i miei sorrisi sono sempre stati falsi! Nessuno si è accorto di quanto sto soffrendo! Per quando mi accorgo che ogni volta che mi allontano per lavoro e poi torno le mie amiche sono sempre più distanti e distaccate. Per quando mi accorgo che mi chiamate per uscire solo per pietà, perché vi rendete conto di quanto sono sola. Per quando mi rendo conto di aver riposto tanta fiducia in una persona che mi ha portato via tutto ciò che avevo, che ogni volta che tornava da me, nonostante tutto il male che mi stesse facendo, accoglievo a braccia aperte. Per ogni volta che mi parla di voi, della vostra storia, delle vostre uscite, delle vostre litigate e io devo stare lì a gioire per lei o a consolarla. Per ogni volta che ti vedo con lei…ogni volta! Ogni volta il mio cuore scoppia. So che tu pensi che tutto ciò che provavo per te fosse scomparso e credimi io ci ho provato ma il mio cuore non ne vuole sapere di scordarsi di te.
La tua immagine è stampata nel mio cervello e il tuo nome scritto indelebilmente nel mio cuore. Quante notti mi ritrovo nel letto, abbracciata al mio cuscino, a piangere stringendo i denti per non farmi sentire da nessuno, per non far preoccupare nessuno. Sto soffrendo tantissimo a causa tua, tua… tu che un tempo mi facevi stare tanto bene…tu che ogni volta che mi venivi vicino e mi facevi uno dei tuoi rari sorrisi, ormai rivolti a lei, mi facevi toccare il cielo. Ora provo per te odio e amore, sentimenti così differenti, che non possono coesistere, che mi uccidono dall’interno e che mi squarciano il cuore. L’unica cosa da fare è allontanarmi da voi…da te! Magari un giorno, con la lontananza, uno di questi sentimenti sparirà e finalmente riuscirò a vivere, o magari svaniranno entrambi e noi riusciremo a riprendere quel bel rapporto che avevamo un tempo, quando eravamo complici, quando ci aiutavamo e sostenevamo a vicenda, quando questo stupido sentimento che si chiama amore e che viene decantato da tutti come la cosa più bella del mondo non rovinasse tutto, tutto ciò che avevo!”
Mentre parlava le lacrime avevano incominciato a scendere copiose sul suo viso.
Non riuscivo a far niente, né a muovermi né a parlare. La bocca mi si era asciugata e riuscivo a sentire solo un sapore metallico, probabilmente sangue, perché mentre Sana parlava mi ero morso con forza la lingua, forse per provare un briciolo di dolore che le avevo causato e sentirmi meno colpevole, ma il dolore non era arrivato, non mi aveva voluto dare quel briciolo di sollievo che cercavo.
Sana era lì, che continuando a piangere disperata, mi fissava, aspettandosi chissà cosa da me, forse che la fermassi, che le dicessi di non abbandonarmi…
Quando capì che non avrei fatto altro che continuare a guardarla disse“è ora di pensare meno agli altri ed un po’ più a me stessa” parlando forse più da sola che a me.
Si voltò e prima di scappare sussurrò “Ti amo!” forse sperando che non la sentissi.
Poi corse via.
 

Fine flash back
 
Da allora non la vidi più. Cambiò anche scuola. Io feci di tutto per non vederla più quando passava qualche sua pubblicità alla tv o qualche suo film, perché guardandola in viso non riuscivo a non pensare a quella sera, quando era sfigurato dalle lacrime.
Mi voltai con il cuore in gola e la vidi.
Correva spensierata, con i lunghi capelli castani dalle sfumature rossicce che ondeggiavano di qua e di là. Ma era davvero lei?! Possibile che in un anno fosse cambiata tanto? Era leggermente più alta ed il fisico snello era ormai quello di una ragazza. La corta gonna nera della divisa scolastica lasciava scorgere le lunghe gambe fasciate da strette calze che le arrivavano fin sopra il ginocchio. La camicia bianca, che aderiva al busto mettendone in risalto le forme e la pancia piatta, era unita ad una giacca nera. La fisonomia da bambina era scomparsa, i grandi occhi castani erano leggermente mesi in risalto da un tocco di matita ed il viso aveva perso parte della rotondità tipica dell’infanzia. Sul volto compariva un grande sorriso, leggermente malizioso. Ma quel sorriso non era rivolto a me! Un ragazzo dai capelli castani e gli incredibili occhi verdi la raggiunse e la acchiappò per i fianchi e la avvicinò a lui. Sentii una dolorosa fitta allo stomaco, nessuno tranne me era mai riuscito a raggiungerla quando correva, quando scappava dal mondo e voleva stare sola. Sana, ridendo, cercava di liberarsi dalla stretta del ragazzo, lui si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò “Mi dispiace ti ho presa e non ti lascerò andare” facendola sorridere ancora di più, lei si voltò, ancora stretta tra le sue braccia, e lo baciò.
Lo stava baciando.
Sana stava baciando quel ragazzo.
La mia mente non lo riusciva a comprendere.
Come poteva baciare quel ragazzo, come poteva? Non riuscivo a credere che fosse riuscita a crearsi una nuova vita, una vita dove io non esistevo, dove non valevo più niente per lei.
Quando si allontanarono vidi negli occhi di Sana una luce che non aveva mai brillato quando la baciavo io, una felicità che io non ero mai riuscito a donargli.
“Ryo, lo sai che ti amo?” che tremendo colpo che furono quelle parole, ma perché stavo così male? Era colpa mia se ci eravamo allontanati, solo mia che non avevo creduto nei suoi sentimenti.
“Certo che lo so piccola” gli rispose
“E tu… mi ami vero?” chiese ancora mordicchiandosi il labbro e con lo sguardo basso
“ Molto di più di quanto tu pensi”
Sorrise ancora, sembrava non riuscisse a fare altro.
Possibile che quel ragazzo riuscisse a renderla felice più di quanto io non avessi mai fatto?
Due ragazzi spuntarono tra gli alberi e disturbarono i due fidanzati.
“Ahh Ryo che fortunato che sei!!! Ti sei messo con la ragazza più bella che io abbia mai visto!” disse il primo, dai capelli biondi e gli occhi celeste ghiaccio, sorridendo a Sana
L’altro, dalla pelle scura e  dai capelli e gli occhi neri, guardava Sana in silenzio con espressione seria sul viso.
Sana si scostò dall’abbraccio di Ryo e si buttò ad abbracciare il biondino che la prese per la vita e la fece girare.
“Matsuooo mettimi giù dai” gridava lei tra le risate.
Quando la lasciò lei andò da mr. tenebroso, gli si avvicinò e gli mise le braccia intorno al collo e lo strinse in un abbraccio.
Quando Sana sciolse l’abbraccio sul viso del ragazzo era comparso un mezzo sorriso.
“Ciao Shinichi” lo salutò
Che stretta al petto, vederti con questi ragazzi mi fa stare così male.
Ryo si avvicinò un po’ scocciato “ Cavolo Sana… com’è possibile che tu abbia solo amici maschi? Sono davvero geloso!!”
Sana si voltò con un sorriso amaro e disse “Sai, le ragazze sanno davvero essere cattive quando vogliono” poi tornando serena aggiunse “ e poi tu lo sai che io amo solo te! Loro sono solo amici!”
“Hahaha già… purtroppo!” disse Matsuo
“Ma Sana, noi non ci arrenderemo mai con te!” affermò Shinichi, allontanandosi poi con Matsuo.
Sana si voltò verso Ryo e disse “ Sai… stasera mamma, la signora Shimura e Rei non saranno in casa, ed io ho paura di stare a casa da sola!” poi sorridendo maliziosa chiese “ Ti va di venirmi a fare compagnia?”
“Certo piccola, vedrai sarà una serata speciale!”
Le prese il mento e avvicinò la sua faccia alla propria e la baciò dolcemente poi si allontanò dicendo “a dopo!”
Sana sospirò sorridendo e si incamminò verso casa.
Istintivamente iniziai a seguirla.
Arrivammo davanti casa sua in poco tempo.
Quanti ricordi che mi scaturivano nella mente guardando quelle mura.
Sana frugò nella borsa per molto tempo cercando le chiavi, com’era buffa! Non era cambiata per niente.
Dopo circa 10 minuti riuscì a trovarle ed aprì la porta.
Come potevo lasciarla andare così?
Semplice non potevo!
Corsi verso la casa e, prima che la porta sbattesse, la bloccai, lasciando uno spiraglio per spiare all’interno.
Sanasi era accorta che la porta non si era chiusa così si voltò e ridendo disse" Ryo smettila con questi scherzetti! Dai Ryo entra"
Era convinta fossi Ryo
Spalancai la porta e il sorriso le si gelò sulle labbra.
"A...A... Akito.... cosa ci fai qui?" disse con voce flebile
Non riuscivo a rispondere potevo solo guardare il suo viso.
Rimanemmo qualche minuto a fissarci, a parlare con gli occhi, cercando di dirci tutto ciò che non riuscivamo a dirci a parole finchè non squillò il suo telefono con come suoneria la canzone di final fantasy “1000 worlds”.


I know that your hiding things
Using gentle words to shelter me
Your words were like a dream
But dreams could never fool me
Not that easily

I acted so distant then
Didn't say goodbye before you left
But I was listening
You fight your battles far from me
Far too easily

"Save your tears cause I'll come back"
I could hear that you whispered as you walked through that door
But still I swore
To hide the pain, when I turn back the pages
Shouting might have been the answer
What if I cried my eyes out and begged you not to part
But now I'm not afraid to say what's in my heart

Cause a thousand words
Call out through the ages
They'll fly to you
Even though I can't see
I know they are reaching you, suspended on silver wings
Oh a thousand words
A thousand embraces
Will cradle you
Making all of your weary days seem far away
They'll hold you forever

Oh a thousand words (a thousand words)
Have never been spoken (ohh yeah)
They'll fly to you
They'll carry you home, (carry you home) and into my arms
Suspended on silver wings (on silver wings)
And a thousand words (ohh)
Call out through the ages (call through the ages)
They'll cradel you (ohh yeah)
Make all of the lonely years to lonely days (lonely days)
They'll hold you forever

Ohhhhhhhhhhh a thousand words*

 
 
 
 
Dopo molto tempo rispose e dall’altro capo del telefono si sentì la voce di un ragazzo, riuscivo a sentire molto bene ciò che diceva a causa del volume alto
"amore, ti ho chiamato per sapere se stasera devo portare qualcosa da mangiare” iniziò subito lui
"Ciao..." rispose monocorde Sana
"Hai una voce strana sana è successo qualcosa???"
"Solo una sorpresa imprevista"
"Una sorpresa piacevole o no?”
“Una sorpresa che mi lascia completamente indifferente.... come quando un parente che non sapevi di avere si presenta d’improvviso a casa tua, non ti rattrista certo ma non puoi essere felice di vedere uno sconosciuto!"
"Cosa è successo?"
"La visita di un vecchio amico"
"Un altro amico?!" disse il ragazzo con voce esasperata
“Si, ma non ti preoccupare, di questo amico non c'è proprio bisogno di essere geloso”
"Sicura ?"
"Tranquillo, con quello che ho passato con lui non c'è niente da preoccuparsi"
"Ti da fastidio? Dimmelo perchè in un secondo sono lì!"
"No, non ti preoccupare ora ci penso io!"
"Va bene! So che sei forte! Ce la puoi fare anche da sola" poi aggiunse dolcemente "Ti amo"
"Anche io, a dopo!"
Attaccò e poi tornò a guardarmi in volto.
Quella conversazione mi aveva lasciato una stretta allo stomaco così invece di parlare del motivo della mia presenza lì, che non sapevo nemmeno io, me ne uscii con un commento pungente “Che soffocante il tuo fidanzato!”
Sana non si fece distrarre e mi chiese con voce debole e triste
“Akito perché sei qui? Perché sei qui?” e le lacrime cominciarono a rigargli le guance riportandomi con la mente a quel giorno
"Ho messo tantissimo tempo a dimenticarti ed a superare il dolore che mi avevate causato! Perchè ora che mi sono ricostruita una vita, ora che inizio a riassaporare la felicità.... Perche?”
Cadde in ginocchio in lacrime senza riuscire a fermarsi ed io non riuscivo a fare altro che rimanere lì a fissarla e a toccare la sofferenza che le avevo sempre causato e che continuavo a causarle
Perché non riuscivo a lasciarla andare, a farla vivere e finalmente felice?

 

 
 
Angolo dell’autrice
Salveeeee sono Giulia, ed ora alle due di notte passate con un gatto che fa le fusa sulle mie gambe (il mio Tigrotto ^.^) pubblico questo primo capitolo :D
Spero vi sia piaciuto, e spero mi perdonerete qualche errore (ricontrollare il testo a quest’ora non è una buona idea :P)
Non so come mi è venuta in mente…
Stavo tornando da scuola e guardando fuori al finestrino pensando a Sana, a cosa doveva aver provato vedendo Akito con Fuka, e le parole del flashback credo esprimano bene ciò che avrebbe sempre voluto dire ma non ne aveva il coraggio… (o almeno secondo me :P)
Fatemi sapere la vostra opinione, sia negativa (che mi può sempre aiutare a migliorare :D) sia positiva (che mi infonderà un po’ di autostima XD!)
Ciao a tutti!!! Spero di ritornare in fretta con un nuovo capitolo :D
Sperando che la scuola e l’ispirazione me lo permettano XD
CIAOOOOO
 

*Una canzone di cui sono letteralmente innamorata di Final Fantasy che viene cantata da Yuna e che credo stia molto bene in questo contesto (http://www.youtube.com/watch?v=UtwINfTbO74
Ecco il link per sentirla)


Traduzione:
So che mi nascondi delle cose
proteggendomi con parole dolci
Le tue parole sono come un sogno,
ma i sogni non mi ingannano
Non così facilmente
Fui fredda con te
Non volli dirti addio quando andasti via
Mi dicesti che avresti combattuto lontano da me
Facile a dirsi
“Risparmia le lacrime, ritornerò”
Lo sussurrasti mentre varcavi quella porta
Ma giurai di nascondere il dolore
Se ci ripenso credo che,
Avrei dovuto gridare
E se avessi pianto, pregandoti di non lasciarmi?
Ma ora non ho paura di dire cosa ho nel cuore
Perché mille parole riecheggiano nei tempi
voleranno da te, e anche se non posso vederle,
so che ti raggiungeranno
sospese su ali d’argento
Sono mille parole
Mille abbracci che ti culleranno
allontanando i tuoi giorni tristi
ti stringeranno per sempre
Sono mille parole mai dette
voleranno da te, e ti riporteranno a casa, tra le mie braccia
sospese su ali d’argento
Sono mille parole che riecheggiano nei tempi
ti culleranno e cambieranno i tuoi lunghi anni di solitudine in brevi giorni
ti stringeranno per sempre
Sono mille parole
  
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