Heathrow.
“Sbrigati, non è possibile, riesci a essere in ritardo persino sta mattina!”
Le urla rassegnate di mia madre riuscivano solo a far aumentare la mia agitazione ancora di più.
“Sto scendendo, devo solo...”
Afferrai l' iPod rosa sul comodino e scendo di corsa le scale; le valigie già nel bagagliaio della macchina, era tutto pronto.
Alle 5.30 ero con le altre mie compagne davanti alla scuola, pronta a prendere il bus diretto all'Aeroporto. Destinazione: Inghilterra. Avremmo passato un mese a Londra, avremmo frequentato una scuola inglese, e parlato con persone inglesi. Ero emozionata.
Non dubito che le mie amiche, Annie, Cristina, Sara, Jessica e Laura, lo fossero quanto me dato che non smisero di emettere strilli eccitati neanche per un secondo fino a Malpensa. Durante il viaggio in aereo ci calmammo un po' , qualcuno dormiva, qualcuno sfogliava una rivista. Io e la mia vicina di posto, Annie , stavamo entrambe ascoltando la musica. Nessuno parlo', eravamo tutti troppo occupati a pensare a come spendere bene il tempo durante questi giorni.
Sotto le ultime note di Moments , dei One Direction , ( la mia band preferita in assoluto ) , la voce della Hostess annunciò l'arrivo all' Heathrow di Londra .
Mi guardai intorno, era davvero enorme, e soprattutto affollatissimo, persone in giacca e cravatta camminavano velocemente in ogni direzione, oni, che eravamo circa in 20, ascoltavamo con disattenzione le istruzioni delle professoresse.
Bene, io sarei stata in casa con Cristina, mentre Annie con Sara e Jessica con Laura.
Avevo davvero paura di non stare simpatica alla mia nuova “famiglia”, di essere inopportuna, di non riuscire a parlare bene inglese, l'ultima cosa che avrei pensato era di...