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Autore: Bomboletta    11/12/2011    5 recensioni
Raccolta Brittana che conterrà una serie di missing moment che vanno dalla prima serie in poi.
DAL CAP. 2:
"Cosa ho ottenuto,eh? Io sono stata onesta! Ho aperto il mio cuore e non lo avevo mai fatto con nessuno…guarda il risultato! Guarda come sono ridotta Quinn,guardami e dimmi se ne è valsa la pena!”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Ed è stato tutto così…perfetto,le parole,gli sguardi…tutto,assolutamente perfetto!”


“Chi è che ha fatto un buon lavoro?” Quinn sorrise indicandosi.


“Tu,razza di scema,mi costa ammetterlo,ma sei stata brava!”


“E la torta?”


“Mangiata,ovviamente!”


“E i barattoli? Cioè…spero tu abbia capito perché te li ho lasciati!” rise la bionda afferrando uno dei suoi cuscini e osservando l’ispanica seduta di fronte a lei sul suo letto.


“Sei una porca,Fabray,lasciatelo dire!”


“Dimmi qualcosa che non so!”


“Ok,hai vinto,li abbiamo usati…” arrossì Santana.


“E la porca sono io…” il telefono della  mora vibrò tra le sue mani,così si apprestò a leggere il contenuto del messaggio.


“E’ Brittany,è qui sotto…andiamo?”


“Voi iniziate pure ad andare…io passo a prendere Rachel e poi vi raggiungiamo…” rispose piano la bionda.


“Rachel?Quella Rachel?” la latina alzò un sopracciglio.


“Quante Rachel conosci?”


“Non è che mi nascondi qualcosa? Cioè…se stai passando alla mia squadra non posso che applaudirti e incoraggiarti…ma con la Berry!”


“Idiota! Siamo amiche,punto! O almeno ci stiamo provando…”


“Bah…se lo dici tu…ci vediamo dopo…” le fece un cenno con la mano e sparì oltre la porta.




 
 
“Che poi è proprio tonta! Come si fa a preferire quella specie di gigantesco uovo di pasqua sudaticcio a Bocca da trota?”


“Sam è tornato praticamente adesso,magari Mercedes ha bisogno di un po’ di tempo…”


“Come si fa a doverci pensare,Britt? Sam è bello,alto,ha degli addominali scolpiti,sembra un surfista californiano…e quella gigantesca bocca di certo non è lì per figura!” stavano passeggiando al parco,mano nella mano,in attesa di Quinn e Rachel e intanto si dilettavano in una delle cose che riusciva loro meglio: spettegolare.


“Ah si? E tu come lo sai?” la bionda la guardò esitante,alzando un sopracciglio.


“E’ una supposizione!” si schernì l’ispanica evitando lo sguardo di Brittany.


“Perché allora non mi guardi? Che ti ha fatto quando stavate insieme? EH?” la ballerina trascinò a sé Santana e iniziò a farle il solletico.


“Ahahahaha eddai,Britt! E’ acqua passata!” la latina le bloccò le braccia e la guardò negli occhi “E per quanto abbia una bocca gigantesca…non regge il confronto con te!”


“Lo dici solo per farmi contenta” Brittany poggiò la fronte alla sua,guardandola con rassegnazione.


“No…lo dico perché è la verità…perché ogni volta che ero con lui pensavo a te…e perché ti amo!” le cinse i fianchi e sorrise.


L’altra si sciolse a quelle parole e avvolse le braccia intorno al suo collo. I suoi occhi azzurri come il cielo,incontrarono quelli scuri di Santana. I loro sguardi rimasero incatenati a lungo,poi la bionda ruppe quel magico silenzio.


“Dillo di nuovo..”


“Ti amo”


“Anch’io ti amo…e non me ne frega niente se siamo al parco…” aggiunse prima di baciarla.


Evidentemente anche a Santana non importava poi così tanto,visto che non solo non obiettò,ma si strinse più forte alla biondina. Il naso freddo di Brittany,a contatto con la sua guancia,la fece ridere.


“Hai il nasino congelato!” le disse,notando che era tutto rosso,quando si staccarono.


“Fa un po’ di freddo!” spiegò lei tirando la sciarpa un po’ più su.


“Ma che fine ha fatto Quinn?”


“Hey bellezze!” una voce maschile alla loro sinistra le fece voltare.


Santana e Brittany si accorsero che due ragazzi si erano avvicinati a loro. Dovevano avere più o meno la loro età,ma non erano del McKinley…Santana non ricordava di averli mai visti.


“Ci conosciamo?” l’ispanica li guardò.


“No…ma non abbiamo potuto fare a meno di notare lo spettacolo di poco fa!” disse spavaldo il più basso dei due “Vero,Tom?”


“Puoi dirlo forte,fratello…siete riuscite ad attirare la nostra attenzione,complimenti!”


“Non volevamo attirare proprio nessuno,idiota…andiamo Britt!” Santana si voltò,dando loro le spalle e trascinò Brittany,ma quest’ultima fu trattenuta per una spalla.


“Non c’è nessuna fretta!” rise uno dei due ragazzi.


“Non ti azzardare a toccarla,figlio di puttana!” la latina si voltò e lo spintonò forte,frapponendosi tra lui e la ragazza. Lui a quel punto rise sfacciatamente,mentre l’amico la seguiva a ruota.


“San..” gemette Brittany terrorizzata.


“Che vuoi farmi? Vuoi fare a botte?” la prese in giro.


“Lasciateci in pace! Non vi abbiamo fatto niente!” ringhiò lei cercando di nascondere il terrore.


Ma il ragazzo si avvicinò di nuovo alla bionda,ignorando quell’avvertimento,mentre l’altro se la rideva.


“Scommetto che alla tua amica non dispiace un vero uomo..”


“Allora forse non hai capito!” Santana gli fu di nuovo addosso e lo spinse con tutte le sue forze lontano da Brittany.


A quel punto però,lui la colpì in viso con un pugno.


Fu un istante.


Brittany urlò.


Santana cadde all’indietro per il colpo subito,mentre il ragazzo si chinava su di lei e la prendeva per il davanti del maglione:


“LASCIALA STARE! AIUTOOOO!” Brittany strillò guardandosi intorno.


“Sarai pure una lesbica del cazzo,ma nessuno mi mette le mani addosso,capito?” sibilò lui.


Poi la colpì di nuovo all’altezza del labbro. Il dolore fu accecante. Santana non riusciva nemmeno a vedere il suo aggressore,sapeva solo che l’aveva mollata.



“HEY LASCIATELE STARE! CHE CAZZO LE AVETE FATTO?!” Grazie al cielo in quel momento erano arrivate Quinn e Rachel,accompagnate da Finn e Puck.


“Andiamocene!” disse uno dei due all’altro,correndo via alla vista del gruppo che si avvicinava.


Santana aveva le mani davanti la faccia,gli occhi chiusi per il dolore e la bocca dolorante. Sentì Quinn e gli altri avvicinarsi,e la mano fredda di Brittany posarsi sulla sua spalla:


“San! Rispondi,San!” iniziò a scuoterla. L’ispanica non voleva spaventarla ulteriormente,così,impiegando uno sforzo che le parve sovraumano,si mise a sedere.


“Sto bene,piccola,non preoccuparti!” le disse con voce roca.


Poi aprì gli occhi,ma si rese conto che uno dei due doveva essere parecchio gonfio,visto il dolore. Sentì un sapore aspro in bocca e si accorse che stava sanguinando.


“Oh mio dio!” Brittany si portò le mani alla bocca “Sei piena di sangue!”  la latina sputò il sangue che aveva in bocca e prese il fazzoletto che Rachel le tendeva,portandoselo al labbro,che bruciava tantissimo.


“Chi cazzo erano quelli!” urlò Puck stringendo i pugni “Io li ammazzo,giuro che li ammazzo!”


“Ci hanno viste baciarci…” disse Santana “E sono venuti a disturbarci…hanno iniziato a mettere le mani addosso a Brittany e mi sono messa tra loro…” spiegò.


“Bastardi!” ringhiò Finn.


“Guarda il tuo occhio…” gemette la bionda mentre si asciugava le lacrime.


“Sto Bene,Britt…non piangere…” la abbracciò mentre Quinn e Rachel si guardavano indecise sul da farsi.


“Dobbiamo andare in ospedale!” decretò quest’ultima.


“Non c’è bisogno Rachel,sul serio…” cercò di convincerla l’ispanica.


“Hai bisogno di essere medicata!” aggiunse Quinn.


“Accompagnateci a casa mia…mi medicherà mia madre…”


“Sei sicura?”


“Si…”


“D’accordo allora!” Puck si chinò e la prese tra le sue possenti braccia.


“Mettimi giù!”


“No!”


“Noah,non mi hanno rotto una gamba,so camminare da sola!” protestò invano mentre lui procedeva a grandi falcate verso la macchina.


“Non puoi semplicemente ringraziarmi?” chiese lui mentre la faceva sedere sul sedile posteriore dell’auto.


“No!”
 
 




Quando la signora Lopez aprì la porta e si ritrovò davanti sua figlia con un occhio nero e il labbro spaccato per poco non svenne:


“Dei del cielo,cosa è successo?” chiese osservando Brittany e Puck che la sorreggevano e facendoli entrare in casa.


“Ho fatto a botte con un tipo!” li anticipò la latina.


“Le hanno infastidite mentre erano al parco…e Santana ha reagito…” spiegò brevemente Puck alla donna mentre Brittany faceva sedere la sua ragazza “Quando siamo arrivati stavano già scappando…” si scusò impotente.


“Madre de Diòs!”


“Va tutto bene…Noah,puoi andare…grazie…” Santana cercò di sorridere al suo indirizzo.

Lui si avvicinò e baciò entrambe sulla fronte.

“Vi chiamo questa sera…” disse. Poi,con un cenno alla signora Lopez,si dileguò oltre l’uscio.


“Mamma…puoi prendere la cassetta del pronto soccorso?”


“Certo!”


“E dai un po’ d’acqua a Brittany..” la donna tornò con tutto l’occorrente e porse un bicchiere d’acqua alla biondina,che lo prese e lo bevve tremante e bianca come un cencio.


“Fatti vedere…” mamma Lopez analizzò con occhio clinico il viso della figlia.

L’occhio sinistro era violaceo,tendente al nero, e molto gonfio. Il labbro invece era spaccato. A sinistra c’era un taglio profondo che ancora sanguinava un po’.


“Non è niente di grave…” l’anticipò la figlia.


“Lo so…Ma le hai prese di santa ragione…” notò la madre. Poi prese la bottiglia di disinfettante e la aprì.

La mano di Brittany si posò su quella della donna,come volesse fermarla.


“Vorrei farlo io…” le disse con voce spezzata.

La signora annuì e si alzò,poggiando la mano sul capo della bionda in una carezza. Brittany versò un’abbondante dose di disinfettante su una garza e iniziò a tamponare piano il labbro di Santana,che trattenne un gemito quando la ferita iniziò a bruciare.


Guardava la ragazza che la stava disinfettando e si accorse che non aveva smesso di tremare.


I suoi occhi erano lucidi,stava trattenendo le lacrime,ciò nonostante riusciva a medicarla con infinita delicatezza. Quando finì di disinfettare il labbro,iniziò a passare un po’ di crema lenitiva sull’occhio di Santana e tutt’attorno,mentre lei chiudeva gli occhi sussultando di tanto in tanto.


Mamma Lopez osservava la scena dall’altra parte della cucina: era incredibile come quella ragazzetta fragile si stesse prendendo cura di sua figlia,proprio sotto i suoi occhi.

Lì per lì voleva chiedere loro di raccontarle l’accaduto,ma si accorse che proprio la biondina sembrava la più scossa delle due,sull’orlo di un pianto disperato,così decise di non chiedere nulla.


“Mamma…” disse piano la ragazza distogliendola da quei pensieri.


“Dimmi”


“Ci mettiamo in camera mia…vorrei cercare di riposare un po’…ma lascio la porta aperta,ok?”


“Certo,amore,andate pure…” annuì la signora.


Brittany finì di medicarla e ripose tutto dentro la cassetta del pronto soccorso. Santana la prese per un braccio e la costrinse ad abbassarsi di nuovo su quella sedia:


“Sto bene. Sul serio” disse prendendole il viso tra le mani e guardandola negli occhi “Domattina starò benissimo…Ok?” disse portandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.


La bionda annuì piano,poco convinta e la aiutò ad alzarsi,sotto gli occhi della madre di Santana.


Poi raggiunsero la camera dell’ispanica e quest’ultima si sdraiò,mentre Brittany prendeva una coperta e gliela adagiava addosso.


“Vuoi che ti prenda qualcos’altro?”


“No,voglio solo che ti togli le scarpe e vieni qui ad abbracciarmi…” la bionda le fu accanto in pochi secondi e la strinse piano a sé,per paura di farle male.


La guardò soffermandosi sul labbro spaccato.


“Sei un’idiota!” disse poi,scoppiando in lacrime.


La prese per il maglione e affondò il viso nel suo seno,singhiozzando forte.


“Dai,amore…non è niente di grave,non piangere…” sussurrò dolce accarezzandole i capelli.


“E’ colpa mia..”


“Ma che dici!”


“Si…se tu non avessi cercato di difendermi…”


“Sarebbe finita molto peggio…nessuno deve permettersi a metterti le mani addosso…”


“Se solo non ti avessi baciata…”


“Britt…è solo un occhi nero…e un labbro spaccato…e ti avrei baciata io…” la guardò negli occhi e abbozzò un sorriso decisamente doloroso,asciugandole le lacrime.


“Poteva finire molto peggio…”


“Ma non è successo…è questa la cosa importante…” la bionda la baciò sulle labbra,pianissimo.

E Santana si chiese come era possibile che riuscisse ad essere così delicata. Poi le loro posizioni si invertirono e fu l’ispanica ad appoggiarsi al petto di Brittany mentre lei le sussurrava parole dolci.


Finché il suo respiro non si fece regolare.


Probabilmente era crollata,ma la bionda non si mosse per paura di svegliarla. Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dalla signora Lopez che bussava piano alla porta già aperta:


“Posso entrare?” chiese.


“Certo” le rispose Brittany accennando una specie di sorriso che probabilmente non vi assomigliava nemmeno.


La donna osservò la figlia dormiente e si sedette alle sue spalle,in modo tale da avere la ballerina,rannicchiata verso Santana,di fronte a lei.


“Come stai?” chiese la donna.


“Io bene…” sussurrò la giovane “Sua figlia un po’ meno…” deglutì.


“Vuoi raccontarmi cosa è successo?”   


“Eravamo al parco…” iniziò Brittany senza smettere di accarezzarle la testa “Aspettavamo Quinn e altri amici del Glee…non stavamo facendo nulla di male…Poi l’ho baciata…e questi due tipi si sono avvicinati e hanno iniziato a importunarci…” la donna la ascoltava assorta “Noi abbiamo cercato di andarcene,ma uno di loro mi ha trattenuta…e Santana…beh,sa com’è Santana…lo ha spinto…e si è messa tra di noi…ha cercato di difendermi…” qualche lacrima sgorgò dagli occhi della biondina “E lui le ha dato un pugno…e poi un altro…l’ha insultata…e quando sono arrivati i nostri amici sono corsi via…” tirò su col naso.


La donna la osservò,in quegli occhi azzurri velati di lacrime e dispiacere e sospirò prima di iniziare a parlare.


“Brittany…voi siete giovani,andate a scuola…imparate che non c’è nulla di diverso in un ragazzo sulla sedia a rotelle,o in uno di colore…sapete che non importa se si è ricchi o poveri,ebrei o cattolici…etero o gay…molti questo non lo sanno…Lima non è come New York o Los Angeles…e vedere due ragazze insieme…belle come voi…beh,succede questo…” cercò di spiegare indicando la figlia “Se una cosa del genere succede a scuola c’è chi interviene…un professore,un adulto…fuori non ci sono guardie del corpo…Tu e Santana avete fatto una scelta…difficile,ma coraggiosa…e dovete andare incontro alle conseguenze…non tutti lo accettano,mia madre ne è un esempio…Ma non devi rattristarti per questo,alle volte il tempo aiuta…”


“Ma lei si è fatta male…”


“E’ solo un occhio nero,passerà in un paio di settimane…e quanto a mia figlia…non l’avevo mai vista così felice prima d’ora,sono sicura che un pugno in faccia per lei sia un buon compromesso…” sorrise e si alzò “Vado ad avvisare tua mamma che dormi qui..”


Brittany la trattenne per un polso.


“Carmen…”


“Si?”


“Grazie…” la donna le sorrise di nuovo,più ampiamente,poi si chinò su di lei e le diede un bacio in fronte.


“Buonanotte,tesoro…”


“Buonanotte..” poi baciò la testa della figlia,delicatamente.


“Buonanotte mamma…” sussurrò a sorpresa l’ispanica mentre la signora Lopez stava per uscire dalla stanza.


Scosse la testa,quasi rassegnata,prima di varcare la soglia e scomparire in corridoio.


“Non dormivi?” le disse piano la bionda sfiorandole i capelli.


“Mi sono appena svegliata..” mentì lei accoccolandosi di più al suo petto e abbracciandola forte.


Aveva sentito quella conversazione dall’inizio alla fine,parola per parola,e aveva fatto uno sforzo sovraumano per non tirarsi su a sedere e stringere sua madre più forte che poteva.


In quel momento,stretta al petto di Brittany,si sentiva protetta dal mondo intero e non c’era occhio nero o labbro sanguinante che reggesse. E se il prezzo da pagare per stare così bene era una scazzottata di tanto in tanto…beh,avrebbe preso lezioni di karate,o qualcosa di simile…  











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Angolo dell'Autrice



Ok,fiumi di lacrime,LO SO!

L'idea per questo capitolo me l'ha dato un disegno bellissimo che ho visto e che purtroppo non posso caricare visto che da brava handicappata non ci riesco .___.

Detto ciò,ovviamente,TAAAAANTO AMORE PER MAMMA LOPEZ!

Figa quasi quanto la figlia lei u.u

Fossero tutte così *-*

Beh? Che ne pensate? :D

Let me Know it :P
  
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