Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Twitch    11/12/2011    1 recensioni
Non so davvero che scrivere qua, anche perchè non so nemmeno se questa fanfic avrà una fine. Comunque preparatevi a qualcosa di triste, in ogni caso. Sono stata ispirata da 16.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Nome completo?” Disse l’agente con fare scazzato. “Tré.. Ehm, volevo dire, Frank Edwin Wright III”. Agli occhi di Frank tutto era appannato. I contorni della figura che aveva di fronte vibravano, persino i suoni circostanti gli parevano ovattati e distorti.
Lui aveva sempre amato quella sensazione, adorava sentirsi l’alcool nelle vene mischiato al sangue.
Divertirsi, bere con gli amici e suonare erano sempre state le cose più belle di tutta la sua vita. E lui non aveva intenzione di perderle per nulla al mondo.

Infatti, per lui, era come se non fosse cambiato nulla negli ultimi anni. Per lui il mondo si era fermato il giorno del suo quarantesimo compleanno. Lui era sempre Tré Cool e, a differenza di Billie e Mike, non era ancora ‘stabile’.
67 anni da compiere e la vita di un quarantenne.
Capelli di nuovo verdi e occhi blu pieni di nuvole, Tré era come un Peter Pan che non voleva più guardarsi allo specchio per evitare quell’immagine che non gli somigliava più. Quell’immagine che mostrava solo due grandi borse sotto gli occhi e due grandi rughe marcate attorno alla bocca che gli spegnevano il sorriso.

Viveva solo in una villetta di Berkeley, dopo aver lasciato la quarta moglie. Viveva solo tra la sua batteria e il suo scaffale dei liquori.
Viveva solo e ogni tanto andava a trovare i suoi due compagni di vita sedimentati sul divano.

Si convinceva di essere felice, si diceva che la sua vita era sempre quella di qualche anno prima,
ma purtroppo non era così. Anno dopo anno la sua vita perdeva un pezzo, come un puzzle che perde le sue tessere. E lui aveva perso le tessere più importanti: niente più Green Day, niente più concerti. Niente più Mike e Billie che lo reggevano quando non riusciva più a mettere un piede davanti all’altro.
Gli rimanevano solo alcune collaborazione con ‘gruppi emergenti’ e qualche coglione che gli scroccava da bere.

E poi tutto quell’alcol si condensava in sbornie tristi, di quelle che passi la notte seduto sull’asfalto a blaterare e a piangere sul tuo passato. Frank odiava piangere, odiava non trovare nemmeno un motivo per essere felice. Eppure lo faceva, e ogni mattina si ricuciva un sorriso addosso e usciva con la sua decappottabile.

Chi l’avrebbe mai detto che Tré sarebbe diventato così.
Chi l’avrebbe detto che Frank non avrebbe mai accettato di crescere.
‘Sono maturato, ma non sono mai cresciuto’ lo diceva sempre, ci sperava.
Lui non aspirava ad essere quello più bello, come Billie, né tantomeno quello più in forma, come Mike.
Lui voleva rimanere sempre quel ragazzino che scherzava, quello che non si separava mai dalle sue bacchette e tamburellava ovunque. Quello che si faceva amare dai suoi fan perché li faceva sorridere in ogni occasione.
Da sempre. Da quando era nascosto da T-shirt enormi, fino a quando il nero di un eyeliner aveva iniziato a cerchiargli gli occhi.
Ma quelle rughe lo avevano spaventato, gli sembravano una condanna.
La sua eterna ‘giovinezza da Peter Pan’ si stava sgretolando. L’universo che si era costruito stava implodendo. E lui cercava disperatamente di tenere tutti i pezzi incollati; metteva pezzi di scotch tra le crepe della sua vita che sembrava non reggere più.
Ormai i bei tempi erano passati, i bei tempi erano finiti. Non c’erano più Lisea, Claudia, Jena o Sandy.
Ogni tanto vedeva Ramona, la sua piccola punk rocker, l’unico amore della sua vita.
Amava sua figlia più della sua stessa vita, era sempre la sua bambina malgrado avesse 44 anni.
Avrebbe fatto ogni cosa per quegli occhioni blu, per quella ragazza così simile a lui..

...

“Guida in stato di ebbrezza, scenda dalla macchina.” Gli disse il poliziotto. E lui si limitò a mettere in moto e urlare sguaiatamente “Io sono Tré Cool, amico. Non scassare il cazzo!”
La decappottabile fiammante sfrecciò davanti agli occhi del poliziotto incredulo.

‘Io sono Tré Cool’. A quella frase sembrava  non credere più nemmeno lui.
Continuava a premere l’acceleratore, non per scappare dalla polizia, ma per cercare di scacciare via quei dubbi che, insieme all’alcol, gli offuscavano ancora di più i pensieri.

 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Twitch