Eccolo là, il cane.
Lo odiavo a morte.
Come poteva pensare di legare minimamente con noi vampiri?
Bella era in condizioni pessime, stesa sul divano mugugnava e accarezzava il bambino.
Il cane era accanto a lei, intento a distoglierla dall’idea di partorire.
Ma come poteva solo immaginarlo?
Il bambino che Bella portava in grembo era un miracolo.
Ero l’unica a volerlo veramente. Per una volta era stata Bella a chiedere aiuto a me, a raccontarmi i suoi problemi.
Diventando zia, avrei potuto avere quegli attimi di maternità che mi erano stati rubati il giorno che diventai vampira.
Edward affermava che non me ne importava niente di Bella, ma non era così. Sapevo che quel bambino non le avrebbe fatto del male.
Lo sapevo. Lo sentivo.
Mi avvicinai a Bella, sorridendole e accarezzandole la pancia. Ma quando mi accorsi che c’era una strana puzza, storsi il naso. Era sicuramente la puzza del cane.
“Chi ha comprato un cane? Che puzza!”, decretai stuzzicandolo.
“Sai come si fa ad annegare una bionda, Rosalie? Basta mettere uno specchio in fondo al mare!”, replicò sarcastico guardandomi.
Fu allora che mi persi nei suoi occhi così duri, così marroni, così espressivi, così straziati, così pensierosi. Quei suoi occhi così…innamorati.