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Autore: Vahly    31/07/2006    4 recensioni
Era una mattina come tante altre, nulla di più, nulla di meno.Le vacanze estive erano iniziate da pochi giorni, ma Harry già trovava insopportabile la presenza dei suoi zii e dell’odiato cugino, e cominciava a chiedersi come avrebbe potuto sopportare tre mesi in loro compagnia. [...] Poi si ricordò di una cosa.Andò nella sua camera (se così poteva definirsi) e prese un po’ di polvere volante che tempo addietro gli aveva regalato Ron. Ringraziò mentalmente l’amico mentre, avvicinandosi al camino del salotto accese il fuoco e ve ne gettò un po’ sopra. < Diagon Alley! > Disse ad alta voce. Ma tanto per fare una cosa nuova, aveva sbagliato pronuncia. E si ritrovò da tutt’altra parte. < Oh, no… Nocturn Alley… Di nuovo! > Disse prendendosi mentalmente a calci. Sì, era proprio un idiota.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vacanze babbane



Chap 10
La lettera



Harry si avvicinò alla finestra per prendere la lettera legata alla zampina del gufo appostato lì fuori, in attesa.
Si era scostato a malincuore da Draco, ma anche quest’ultimo era a malapena riuscito a reprimere un sospiro di delusione: avrebbe potuto rimanere così per sempre…
Si diede mentalmente dell’idiota. Ma da dove gli uscivano certi pensieri? Possibile che fosse… No, no!!!
Non poteva, cavoli!
Si voltò a guardare Harry, e lo vide concentrato sulla lettera appena ricevuta.
– Qualcosa non va?
Chiese, un po’ preoccupato.
Harry scosse la testa, senza però staccare gli occhi dal foglio.
– No, non proprio. È di Ron… mi chiede se vado da lui la prossima settimana… sai, ci vediamo sempre durante le vacanze.
Il moro alzò lo sguardo, ed incontrò quello di Draco. Notò la sua preoccupazione, e sorridendo gli si rivolse più dolcemente.
– Naturalmente, se per te è un problema passare il resto dell’estate in una casa piena di teste rosse, posso sempre rifiutare.
Ridacchiò.
Draco lo guardava perplesso.
– Io? Dai Weasley? Ma sei pazzo!? Weasel vorrà la tua testa per avermi fatto mettere piede nella loro casa. E poi come lo spieghiamo perché sono qui con te?
Harry alzò le spalle, con noncuranza.
– Non lo spieghiamo. Sono affari tuoi, non sta a me decidere se e quando parlarne con altri. Però…
Lo sguardo del grifondoro si fece più serio. Draco sentì uno strano calore all’altezza dello stomaco, e si chiese se potesse dipendere dal fatto che da quando si era svegliato non aveva mangiato quasi nulla. No, decisamente non dipendeva da quello.
– Però, sappi che non ho alcuna intenzione di abbandonarti. Posso convincere Ron a farti stare con noi a casa sua per un po’, ma se per te è un problema, troverò un’altra soluzione.
Draco ci pensò un po’ su, sforzandosi di ignorare le sensazioni che lo sguardo del moro gli faceva provare.
Poteva davvero far rinunciare ad Harry a stare con i suoi amici, dopo tutto quello che aveva fatto per lui?
– No, non è un problema.
Si risolse a dire infine.
Harry gli sorrise caldamente.
– Bene.
Disse semplicemente.
Poi si affrettò a rispondere.
Si sentiva davvero felice che il biondo avesse accettato.
Aveva capito che per lui era un po’ dura, e che forse si sarebbe sentito leggermente fuori luogo, però quella era la soluzione migliore, davvero.
A giorni i Dursley sarebbero tornati, e lui non aveva modo di nascondere Draco lì con loro in giro. Né poteva obbligarli a tenerli in casa. Sapeva che a malapena sopportavano lui per non incorrere nelle ire di Silente, ma nessuno li avrebbe potuti obbligare a tenere Draco.
Senza contare che sperava che Draco e Ron con Hermione facessero amicizia.
Dopotutto, sebbene l’amico fosse totalmente all’oscuro di tutto, Hermione aveva capito che c’era qualcosa… che Harry era attratto dal serpeverde.
All’inizio gli aveva detto che era pazzo, e che faceva meglio a puntare a qualcun altro. Alla fine, però, aveva ceduto, e l’aveva moralmente appoggiato. Anche se Harry non aveva materialmente mai fatto nulla per attirare l’attenzione di Malfoy in quel senso, Hermione sapeva che prima o poi le cose si sarebbero dovute evolvere, in un modo o nell’altro. Dopotutto, non litigavano fin dal primo anno? Per cui, di certo non sarebbe passato inosservato agli occhi del serpeverde. In realtà Hermione era convinta che le cose di lì a poco sarebbero solo degenerate, ma evidentemente per una volta nella vita si era clamorosamente sbagliata.
Il punto era che essendone a conoscenza, non avrebbe dovuto essere ostile al biondo. Non troppo almeno. Ron sarebbe stato un po’ più un problema, ma a questo ci avrebbe pensato dopo.
Lanciò un ultimo sguardo alla lettera appena ricevuta, dove Ron gli spiegava che non si sarebbero incontrati all’ordine, perché Molly ed Arthur avrebbero dovuto restare a casa e lavorare da lì. Non poteva dirgli nulla di preciso, ma almeno per il momento sarebbero rimasti a casa Weasley.
“Meglio” pensò Harry.
Per quanto gli mancassero Remus, Tonks e tutti gli altri, se doveva restare con Draco non gli andava di avere tutto l’ordine della fenice intorno. Non tutti avrebbero capito, e Draco avrebbe dato di matto in dieci secondi.
Senza contare che anche Piton faceva parte dell’ordine… questo particolare gli venne in mente all’improvviso, e si fece strada prepotentemente in mezzo a tutti gli altri pensieri: e se Arthur avesse detto a qualche membro dell’ordine della presenza di Draco a casa sua? Se Piton lo fosse venuto a sapere? E se lo avesse riferito a Lucius? Forse Harry poteva spiegare al padre di Ron la situazione… ma gli avrebbe dato retta?
Ora però, il problema principale era un altro. Spiegare a Ron la presenza di Draco.
Ci pensò su un po’, poi decise di essere abbastanza diretto, ma di non dirgli proprio di chi si trattasse.
Prese piuma e pergamena, e, recandosi in sala, lontano da Draco, cominciò a scrivere.


“Ciao Ron! Sono felice di sentirti… Hermione è già lì con te? Non vedo l’ora di arrivare, che domande fai, certo che vengo! Però devo chiederti un favore. Sai, non son se ti ricordi che ti avevo detto vagamente di essere interessato ad una persona… beh, questa persona è qui con me, ora, e non posso lasciarla tornare a casa per vari motivi che ora non posso spiegarti. Volevo chiederti se posso portarla con me, a casa tua. Sarebbe importante per me. Per il resto, è tutto a posto, non preoccuparti. I Dursley sono fuori casa per qualche giorno, e non torneranno che la settimana prossima. Spero che questo avvenga dopo che sono arrivato da te, non mi va di rivederli. Ci vediamo presto, Harry.”



Il moro salì in camera per legare il messaggio alla zampina di Edvidge, e lasciò che la sua civetta volasse da Ron. Voltandosi, vide Draco salire.
– Quindi?
Chiese il biondo, vagamente in ansia.
– Gli ho chiesto se posso portare una persona con me.
– Una “persona”?
Domandò perplesso il serpeverde.
– Sì – pigolò Harry – non potevo mica diglielo subito. Andiamo per gradi, no?
Draco annuì.
– Hai ragione. Comunque… grazie, Harry.
Il moro sorrise.
– La prima volta che me l’hai detto, avevi detto che sarebbe stata anche l’ultima.
– Che ci vuoi fare… le cose cambiano. Potrei sorprenderti per la mia capacità di adattamento.
Harry arrossì un po’.
Chissà se potevano cambiare nel modo in cui sperava, le cose fra di loro…


- continua… -


Note dell’autrice


Ho l’impressione di andare al rallentatore, con questa storia. A parte il fatto che sono lenta a postare, ci metto vent’anni – o meglio, un sacco di capitoli – per far passare così pochi giorni… Boh, spero che comunque continui ad essere interessante.
Ringrazio tutti coloro che leggono e commentano.
Thanks a lot.
Spero di riuscire ad aggiornare abbastanza velocemente…
Kisses,
Vahly










   
 
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