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Autore: Balla sulle nuvole    12/12/2011    5 recensioni
(Questa ff ha partecipato al contest Sweet Merry Christmas di Alicchan e Mya)
Perchè a Natale l'importante è stare insieme.
Dal testo:
Ti sono debitore Jojo, pensò il rosso prima di iniziare una lunga chiacchierata col padre.
Nuovamente il pensiero di Midorikawa ampliò la sua gioia, accompagnandolo silenzioso per tutta la durata della visita.
Domani festeggeremo il Natale insieme.
Quello dopo tutto si prospettava il natale più bello e ricco di gioie della sua vita, d'altronde pensò sono veramente le piccole cose a rendere meraviglioso il mondo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 24 dicembre:
 

 
Hiroto  Kiyama camminava da ore, col capo chino, il cappuccio del piumino sollevato e le mani in tasca.
Sebbene per natura, non fosse un ritardatario o un perdi giorno, ed organizzasse con una precisione quasi maniacale le sue giornate riportando accuratamente ogni appuntamento nell’inseparabile agenda,  ogni anno, il pomeriggio del ventiquattro dicembre, si ritrovava a vagare per le vetrine col cuore in gola e i minuti contati.
Tutt’ intorno le luci colorate e le decorazioni nelle vie si riflettevano sulla neve candida creando un magnifico gioco di colori,  mentre l’aria invernale portava con se canti natalizi  e parole d’auguri.
Nei negozi i ritardatari si apprestavano a comprare gli ultimi pensieri per le persone a loro care ed era proprio tra loro che si faceva spazio Kiyama.
Nonostante tutto, il ragazzo non  riusciva proprio a spiegarsi come quella dannata situazione fosse diventata oramai una tradizione.
Iniziava la caccia ai doni verso l’inizio di novembre con spirito combattivo e la terminava in panico, col solito nome non ancora spuntato dalla lista.
Per quanto si sforzasse  finiva sempre così, si intestardiva alla ricerca del regalo perfetto, quello che non ti aspetteresti mai,  in grado di scaldarti il cuore e riempirlo di felicità come nessun altro, e non  mollava finchè non l’aveva trovato.
Sospirò sconsolato, lanciando uno sguardo insistente all’orologio che portava in bella vista sul polso. 
Erano già le cinque, gli rimanevano solamente due ore e la delusione iniziava ad incalzare nel suo animo, questa volta non ce l’avrebbe fatta, avrebbe fallito di nuovo.
L’aveva già deluso una volta e sebbene ora fosse tutto acqua passata, quel ricordo gravava ancora sul suo cuore come un errore imperdonabile.
Non lo permetterò, non mollerò, pensò deciso mentre con determinazione riprendeva le ricerche, nel frattempo la neve aveva ricominciato la sua caduta libera.
Purtroppo l’ennesimo negozio girato a vuoto attaccò nuovamente la sua sicurezza e stava per arrendersi definitivamente quando una voce piacevolmente famigliare lo chiamò da lontano, in meno di un minuto Ryuuji  comparve al suo fianco infagottato in una calda sciarpa di lana blu.
 
“ Tutto bene ?” disse il nuovo arrivato  osservando attentamente l’espressione dell’amico.
 
Hiroto distolse lo sguardo “ certo, sto benissimo, tu che ci fai qui?” disse, cercando di mascherare le sue emozioni.
 
Midorikawa però non ci casco “ ti conosco troppo bene per crederti rosso. A me puoi dire tutto lo sai, perciò sputa il rospo” esclamò rassicurante e senza esitazioni.
 
Kiyama avvampò leggermente “lo so'” poi sospirando e facendosi forza  continuò “non ho ancora trovato il suo regalo”.
 
L’altro annui, aveva capito tutto come sempre.
“Manca ancora un’ora, vedrai che insieme ce la faremo” disse deciso prima di prendergli la mano e trascinarlo tra la folla.

Un sorriso timido si fece strada sul volto del rosso, la vicinanza del suo migliore amico lo tranquillizzava sempre, infondendogli nuova grinta e  rinnovata positività.
Girarono in lungo e in largo senza sosta, rimanendo però costantemente a mani vuote. D’altro canto il rosso continua a sorridere, il cuore improvvisamente leggero.
 
“Ehi Kiyama guarda la” esclamò d’un tratto Midorikawa in preda alla frenesia, indicando una piccola  e anonima vetrina che sicuramente il compagno non avrebbe mai notato in mezzo a tutte le altre più invitanti.
Si erano appena avvicinati per dare un occhiata quando un oggetto attirò immediatamente la sua attenzione, non era niente di così eclatante in fin dei conti, eppure il ragazzo sentì subito che era quello giusto, quello speciale che stava aspettando.
 
“E’ piccolo e…” iniziò Hiroto preoccupato mentre schiacciava il naso contro il vetro per osservarlo meglio.
 
Ryuuji lo interrupe dolcemente “ sono proprio le piccole cose a rendere meraviglioso il mondo”.
 
Senza pensarci ulteriormente il rosso si precipitò nel negozio, uscendone con un sacchetto in mano ed un sorriso a trentadue denti.
 
“Grazie Jojo, non ce l’avrei mai fatta senza di te” esclamò sincero prima di stringerlo in un caloroso abbraccio che fece imporporare il povero pistacchietto.
 
“F-figurati, per così poco” riuscì a balbettare prima che i rintocchi  del campanile risuonassero per la via.
 
“Sono le sette” costatò Hiroto lasciando scivolare le braccia dall’amico.
 
“Devi andare” lo incoraggiò Ryuuji cercando di nascondere la tristezza.
 
Kiyama annui, “ noi ci vediamo domani come ogni anno” affermò titubante, cercando il suo sguardo.
 
“Non mancherei per niente al mondo” gli rispose  sincero Midorikawa facendogli cenno di andare col capo.
 
Con un ultimo saluto Hiroto gli diede le spalle e corse via, lasciandolo li,  solo col cuore che batteva a mille.

 

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Qualche ora dopo, il ragazzo  era immobile dinnanzi al carcere, gli occhi acquamarina fissi sull’enorme edificio grigio, sulle sbarre che minacciose ornavano i davanzali delle finestre e sulle guardie armate che gironzolavano pronti a scattare ad ogni evenienza.
Era desolante come nonostante le festività imminenti quel luogo non cambiasse mai, rimaneva sempre tetro senza colori e libertà.
Deglutì tristemente mentre trafficava col pacchetto lucente, perfettamente confezionato con una carta blu accesa e un festoso fiocco rosso.

Gli piacerà? 

I dubbi questa volta però vennero subito soprafatti dall’immagine del sorriso incoraggiante di Ryuuji.

“Hiroto sei pronto?” gli chiese con dolcezza Hitomiko posandogli una mano sulla spalla.

Il rosso annuì poi chiudendo gli occhi fece il primo passo, il più difficile di tutti.
Le guardie li scortarono, senza proferire una parola, attraverso i lunghi e all’apparenza interminabili  corridoi,  formati da successioni indefinite di celle e  non appena ebbe riconosciuto la sua meta Hiroto  iniziò a correre per poi aggrapparsi con fermezza alle sbarre.

“Papà” disse emozionato mentre sussultava al suono della parola appena pronunciata, così importante ed infelice nella sua vita.
L’uomo si alzò traballando dalla brandina su cui era seduto e lentamente gli prese la mano.

“Sono felice di vederti Kiyama” esclamò con nostalgia mentre anche le sue labbra si aprivano in un sorriso affettuoso.

“Anche io”  gli rispose Hiroto, il cuore traboccante di gioia.

“ Sono contento di vedere anche te Hitomiko” parlò ancora il Signor Kira, sostenendo lo sguardo fiero della figlia.

“Buon Natale papà” disse la donna senza mostrare nessuna emozione.

Il rosso si intromise , allentando la tensione, “Il tuo regalo Papà”esclamò emozionato porgendogli il pacchetto,  per poi scrutarlo attentamente mentre  lo scartava.
Seijirou rimase di sasso mentre una sfera di vetro decorata luccicava tra le sue dita.  Una lacrima di felicità gli scivolò indiscreta intanto che contemplava il piccolo paesaggio custodito dal vetro.
Il monte  Fuji svettava in tutta la sua bellezza insieme al paesaggio circostante, quello che per anni avevano ammirato dall’ Aliea Academy.

“E’ bellissimo Kiyama, grazie” disse infine con la voce spezzata dai ricordi.

Hiroto allargò il sorriso, forse ce l’aveva fatta, questa volta non aveva fallito, non aveva deluso l’uomo che considerava suo padre, che aveva in qualche modo riempito il vuoto che la perdita dei suoi veri genitori aveva lasciato dentro di lui.

“Allora, cosa mi racconti ragazzo?” continuò l’uomo, il suo animo finalmente sereno nonostante tutto.

Ti sono debitore Jojo, pensò il rosso prima di iniziare una lunga chiacchierata col padre.
Nuovamente il pensiero di Midorikawa  ampliò la sua gioia, accompagnandolo  silenzioso per tutta la durata della visita.
Domani festeggeremo il Natale insieme.
Quello dopo tutto si prospettava  il natale più bello e ricco di gioie della sua vita, d’altronde pensò  sono veramente le piccole cose a rendere meraviglioso il mondo.

Spazio me:


Allora........... io ce l'ho messa tutta, ci ho provato e per questa opportunità ringrazio con tutto il cuore Alicchan e Mya, siete fantastiche, spero di non avervi deluso.
Auguro a tutte buone feste, qui sta nevicando!!!!!!!!!!! il Natale è vicino ora mai..... vacanze!!!!!!!!!!! SEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
Un bacio
Mary

 

  
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