12/12/2011
1 recensioniTre semplici parole dettate dal cuore…
Due grandi ed espressivi occhi color nocciola scrutavano con attenzione il paesaggio al di fuori della finestra di casa Potter. La piccola, di appena sei anni, sembrava attendere con impazienza l’arrivo di qualcosa di molto speciale.Il rumoroso ticchettio dell’orologio riempiva l’anomalo silenzio caduto in quella stanza.
La lancetta dei minuti tentennava tra il cinque e il sei, mentre quella delle ore era ferma in pianta stabile sul numero otto. Lily non conosceva ancora il significato di quella strana danza del tempo, ma qualcosa le diceva che era tardi, molto tardi.
- Aveva detto che sarebbe venuto… - mormorò con rammarico, disegnando con le dita una faccina triste sul vetro appannato della finestra.
Non era mai accaduto che lui non rispettasse una promessa fattale con sincerità. Per la prima volta in vita sua, la bambina si sentiva profondamente delusa dalla persona che più stimava e ammirava al mondo, Ted Remus Lupin.
Lui non era solo il figlioccio di suo padre, ma molto di più: era il suo amico speciale, il suo unico confidente, la principale fonte delle sue risate, la sua indistruttibile ancora di salvataggio, il porto nel quale avrebbe sempre potuto approdare.
Dlin Dlon
Svelta come una gazzella, la bambina scese dal davanzale, per poi precipitarsi ad aprire la porta che dava sul retro della casa. Un nuovo barlume di speranza si era acceso dentro di lei, donandole tanta felicità e dipingendo sul suo volto un grosso sorriso spontaneo.
- Ciao, piccola! – esclamò un bel ragazzo di sedici anni, dai capelli blu elettrico, entrando in casa e prendendo la bambina in braccio con molto affetto.
Dopo averla fatto il solletico fino allo stremo, la rimise a terra con dolcezza.
- Pensavo che non saresti più venuto… - gli rivelò Lily, assumendo improvvisamente un atteggiamento triste e lievemente deluso.
Nella penombra dell’ingresso, i capelli del ragazzo sembrarono assumere improvvisamente un tono più cupo, tendente al grigio, segno che quelle parole, dette con tanta spontaneità, avevano intristito anche lui.
- Ti sembro uno che non rispetta le promesse? – chiese, fingendo di essere offeso.
La bambina rise divertita, e gli assicurò che non era affatto così. Poi, dopo che lui l’ebbe presa nuovamente in braccio, gli schioccò un appiccicoso bacio sulla guancia, sussurrandogli a bassa voce:
- Ti voglio bene, Teddy Bear. Tanto, tanto.
Note: Spero di ricevere qualche recensioncina. Il prossimo aggiornamento sarà Mercoledì 14 ^^