Titolo: Manichino
Autrice: Miyu Orwell
Beta: Non ce l’ho. Giusto perché scrivo talmente di rado che mi dispiacerebbe disturbare la gente per delle pazzie momentanee.
Paring: Harry/Draco
Sommario: Draco decide di comprarsi un maglione. Ma le fantasie colpiscono ovunque

Nota: Non ho il dono della sintesi. E da Drabble è diventata qualcosa di più simile a una one-shot corta… nemmeno 1000 parole.
Nota2: In fondo, la spiegazione del perché e del percome ho scritto una boiata simile.


Manichino

Draco entra in un negozio di abbigliamento. Quella mattina si era alzato con la fissa di fare shopping e così era stato. Già sei pacchetti (ovviamente rimpiccioliti) erano finiti nelle sue tasche e molti altri stavano per entrarci.

Draco gira per il negozio, alla ricerca di qualcosa di adatto a lui. Guarda quella camicia, quella maglietta, ora una cravatta. Ma la scarta subito. Poi, finalmente lo nota: un bel maglioncino nero, con il collo a V e le maniche lunghe.

Draco decide che deve essere suo. E così, appena vede un commesso passare, lo chiama e gli ordina di togliere il maglione dal manichino che lo indossa.
Purtroppo per Draco, tra i tanti commessi che c’erano, è andato a scegliere proprio l’unico che non avrebbe mai voluto.

<< Malfoy?! >> esclama il commesso.

Draco gira la testa a una tale velocità da farsi male al collo. E ciò che vede, lo porta ad esclamare a sua volta. << Potter?! >>

Draco guarda Potter. Poi si guarda intorno, sperando che nessuno si accorga che sta parlando con quell’essere di poco cervello, quale è Potter. Lo stesso Potter che ora lo sta tartassando di domande: cosa ci fai qui, ti sei accorto di essere in mezzo ai babbani, e molte altre cose di cui, sinceramente, Draco pensa che Potter non dovrebbe impicciarsi.
E glielo dice. Senza mezzi termini. Anche un po’ malevolo. Proprio come quando erano a scuola.

Potter lo scruta irritato dopo questa mancanza di cortesia. A Draco non importa. Lui vuole solo il suo maglione. << Dammi quel maglione >> gli ordina.

Potter lo guarda storto. Sicuramente deve avere una gran voglia di schiantarlo. Lo si capisce anche solo dal tono di voce. Un ringhio. << Questo modello è appeso qui a fianco. Prendilo da lì >>

Draco non demorde. Lui vuole quel maglione. E lo avrà. << Io voglio questo >>

Potter sbuffa e Draco sogghigna, in segno di vittoria, quando lo vede avvicinarsi al manichino. Ed è a quel punto che a Draco deve essersi spento il cervello. Perché appena Potter inizia a sfilare il maglione dal fantoccio, un flash lo colpisce.

Le mani di Harry gli alzano l’orlo del maglione nero che va un po’ largo a Draco. Ed Harry sorride, quando nota che Draco non porta nulla sotto. Sorride in quel modo che fa sciogliere Draco. E poi continua la sua risalita. Gli scopre gli addominali e li accarezza con la punta delle dita.

Harry borbotta, infastidito. Quel maledetto manichino non vuole collaborare. Ma Draco non se ne accorge. È troppo immerso in quella visione, quel sogno ad occhi aperti che lo sta travolgendo senza che lui possa fermarlo.

Le mani di Harry continuano a salire, sfacciate. Sollevano ancora un po’ il maglione, fino a scoprire il petto. Il pollice e l’indice di ambedue le mani stringono per un istante i capezzoli di Draco. La promessa che più tardi a loro verrà prestata molta più attenzione. Draco recepisce il messaggio. E geme.

Harry stacca il manichino dal suo appoggio, così da potergli sfilare del tutto il maglione. E non si accorge che Draco si lascia scappare un lieve sospiro di piacere. È troppo intento a inveire contro la “principessina” alle sue spalle.

Draco alza le braccia e Harry gli sfila completamente il maglione. Poi le mani di Harry si posano sulle spalle di Draco, lo accarezzano. Draco sospira e Harry sorride.
<< Ti amo >> mormora una voce, in realtà l’unione di quelle dei due ragazzi.

Draco spalanca gli occhi, pieno di orrore. Ci vogliono meno di due secondi perché Draco si accorga di avere un’erezione. E ancora meno per esclamare un << Merda! >> ad alta voce, attirando lo sguardo di alcuni altri clienti. Anche Harry, che finalmente è riuscito ad avere la meglio con il manichino, si gira e lo guarda, incuriosito e perplesso.

<< Che succede? >> chiede Harry. E Draco arrossisce.

Purtroppo per Draco, Harry se ne accorge. L’ex-Grifondoro guarda il maglione che tiene in mano; poi il manichino; e infine Draco. E lo nota.

<< O porca vacca, Draco! Un’altra di quelle fantasie perverse?! Sei veramente incorreggibile! >> esclama Harry, ridendo come un matto.

Draco arrossisce ancora di più. E incrocia le braccia al petto, mettendo il muso.

Harry se ne accorge e smette di ridere, ma non di sorridere. Si avvicina al suo ragazzo e gli mormora all’orecchio: << Tranquillo. Tra poco meno di venti minuti avrò finito. E allora realizzerò ogni tua fantasia >>

Draco sorride, soddisfatto. Fa quasi le fusa. Ed Harry gli stampa un bacio sulle labbra.

Decisamente, Draco adora fare shopping.

Fine

Nota inutile dell’autrice:: Come accennato prima, vi spiego come cavolo è nata ‘sta boiata:
1. La nascita di una storia inutile: Sabato mattina, ore 10:40 circa. Mercato. Io e una mia amica eravamo in giro a fare compere, quando lei nota una maglietta. Le piace. Decide di prenderla, ma del colore che vuole lei c’è solo quella sul manichino. Allora il tizio della bancarella toglie la maglietta dal manichino. Trovo la cosa alquanto intrigante. A quel punto, mi parte il filmino mentale (quello che in pratica parte a Draco). Da lì è nata la storia.
2. Domanda potenzialmente inutile, ma doverosa: Sono malata?

Ringraziamento decisamente doveroso: A chiunque abbia mai letto una mia storia (Fatti Santi…). A chiunque abbia mai commentato una mia storia (Già divinizzati, tranquilli…). A chiunque farà o l’una o l’altra cosa con questa fanfic (Gli eroi del nostro millennio…).

Un bacio

Miyuncina