Un Natale sottosopra


C'era una volta un piccolo paesino dove ad ogni Natale si faceva la gara per l'albero più bello, era una gara molto sentita e tutti si davano da fare per fare ogni anno l'albero più bello. O meglio: ci provavano, perché c'era qualcuno a cui le cose non andavano mai per il verso giusto, se così possiamo dire.
Dovete sapere che in questo piccolo paesino c'era una casa davvero strana, era tutta storta, muri, porte,finestre, comignolo, perfino il caminetto e la mobilia erano storti; da qualsiasi angolazione la si guardasse la casetta risultava irrimediabilmente storta e anche un bel po bizzarra. Nessuno sa esattamente perché la casa fosse così, alcuni raccontano che sia stata progettata da un architetto geniale e burlone, altri dicono che in realtà prima era dritta e poi si sia storta negli anni.
Di sicuro si tratta di una casa davvero dispettosa, perfino per quelli che la abitano e questo è anche il  pensiero della bambina che la abita. Infatti dopo aver tentato innumerevoli volte di fare un albero di Natale, l'unica conclusione possibile è che quella casa non è fatta per il Natale, oppure come dice il suo papà, non hanno ancora trovato l'albero giusto.
Eppure le hanno provate davvero tutte e per adesso sono senza albero, la sua famiglia non naviga nell'oro e di cambiare la casa non se ne parla(e poi nonostante i dispetti lei alla casa storta le vuole bene così com'è) e il giardinetto non è adatto per fare l'albero, ma queste non sono buone ragioni per arrendersi e rinunciare all'albero e alla gara. Quest'anno però le cose saranno diverse, la bambina ha deciso di fare l'unica cosa che ogni bambino può fare quando vuole intensamente qualcosa: scriverà una lettera a Babbo Natale e ci crederà con tutte le sue forze.


Polo Nord, Vigilia di Natale, ore 11:00 pm
-Signore una lettera ritardataria-
-Oh oh fa vedere...mmm questa bambina ha dei problemi con una casa dispettosa, credo di avere quello che le serve, Holly affida la consegna a Mistletoe-
-Ma signore non credo che Mist sia in grado...-
-Holly ho piena fiducia in tutti i miei aiutanti-
-Va bene signore-

Casa storta, Vigilia di Natale, ore 11:40 pm
Un forte trambusto e qualche imprecazione arrivò dal camino
-Per il naso rosso di una renna ubriaca che cosa ha questa maledetta casa?-
-E' tutta storta-
-Grazie della constatazione me ne...-
-Cosa ci fai tu sveglia?-
La bambina scosse le spalle con noncuranza
-Sei un elfo di Babbo Natale?-
-Ti sembro per caso la fatina dei denti?-
-No, a me sembri un elfo di Babbo Natale-
-Ecco e allora non fare domande stupide che sono in ritardo con le consegne- sbottò l'elfo trattenendo un imprecazione dopo essere sbattuto contro un angolino (che non aveva ragione di esistere).
-Ecco questo è l'albero che hai chiesto-
-Ma è uguale a tutti gli altri!-
-Ma cosa avete voi bambini d'oggi! Questo è l'albero che mi è stato detto di consegnare se vuoi lamentarti rivolgiti all'ufficio competente..- sbottò voltandosi di scatto e sbattendo contro il lampadario, poi il buio.
-Oh la mia povera testa-
E la mia povera schiena stava per aggiungere, era steso su qualcosa di davvero scomodo, probabilmente era il pavimento di quella trappola travestita da casa.
-Sei svenuto-
La bambina si era accovacciata vicino a lui e lo fissava curiosa.
-Come ti chiami?-
Ecco perchè non voleva fare le consegne, i bambini e la loro infantile curiosità erano peggio dei festini postnatalizi a cui era costretto a partecipare.
-Mistletoe...e se lo vuoi sapere mi chiamo così perché sono quello che riesce ad appendere il vischio senza scala-
Quella storia lo faceva davvero uscire sempre fuori dai gangheri, non si era mai visto un aiutante di Babbo Natale altro più di un metro, pensare che lui era alto quasi il doppio!
La bambina lo stava ancora fissando, sembava davvero interessata, probabilmente stava per mettersi a ridere come facevano tutti ogni volta.
-Ti ringrazio davvero tanto Mistletoe ora so perché questo è davvero l'albero giusto per la mia casa-
-Oh, prego...- disse rialzandosi -meglio che vada-
Si avviò preplesso al caminetto non mancando di cozzare il ginocchio ad una sedia che sfidava le leggi della statica.
-Certo, ciao signor elfo di Babbo Natale!-

Casa storta, mattina di Natale ore 7:30
-Papà guarda cosa mi ha portato Babbo Natale!-
Un albero di natale decorato e illuminato era appeso a testa in giù al soffitto del salotto.
-Beh per la nostra casa ci voleva un albero davvero speciale, abbiamo finalmente trovato quello adatto-
-Sì e ora ci possiamo iscrivere al concorso!-

Polo Nord, mattina di Natale, ore 7:30
-Signore, consegna effettuata-
-Oh oh Mistletoe ero certo che sarebbe andata bene-
-Sì signore, le auguro buon Natale-
-Buon Natale anche a te-





Fine.




Note
un'insulsa, dolce(?), nonsense, storia di Natale. Se vi è piaciuta almeno un pochino (o anche se non vi è piaciuta, non sono schizzinosa) lasciate un commento.

Notizie a random:
Nei primi anni del XVI secolo, anche i parrocchiani cominciarono a decorare le loro case non più solo con rami di pino, com’era stata consuetudine fino ad allora, ma con veri e proprii pini decorati come vedevano nelle chiese.
I primi alberi erano appesi al soffitto e adornati con piccole mele rosse dette « Christkindle ». A partire dalla fine del XVI secolo si aggiunsero anche rose e ninnoli in carta colorata, a volte anche ricoperti di sottili lamine dorate e incise.
mistletoe= vischio
holly=agrifoglio
http://s280.photobucket.com/albums/kk168/seren90/?action=view¤t=albero_contrario500.jpg