La cosa del rito ha un significato “antropologico” (lol): L’omino qui sotto, ha detto che un rito di passaggio è un rito che porta alla separazione dallo stato precedente, per andare nella fase di transizione (dove non si è né l’uno, né l’altro), per poi ritornare a una fase di riaggregazione: si torna al posto di prima, ma con un nuovo stato.
Metaforicamente ho inteso la vita di Silente in queste tre tappe: la fase di Silente prima di Gellert, la fase in cui ha iniziato a cambiare grazie/a causa sua e la fase finale, quando è ritornato ”nel Mondo”, ma con il nuovo fardello, cambiato rispetto all’inizio.
Rito
di passaggio
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Un rito
di passaggio è
un rituale che
segna il
cambiamento di individuo da uno status socio-culturale a un
altro… essi sono
caratterizzati da tre fasi fondamentali: una fase
di separazione, una di transizione
(di confine) e una di riaggregazione; il ritorno nella società con uno status diverso ».
Van Gennep – Riti di passaggio
(di confine) e una di riaggregazione; il ritorno nella società con uno status diverso ».
Van Gennep – Riti di passaggio
Separazione [200 parole. Double drabble]
Quel ragazzo dagli gli occhi frizzanti come il cielo terso, fu come una sorsata di acqua limpida dopo anni di sete bruciante.
Albus credeva di essere una bella persona: la sua ottima media era accompagnata dal suo buon carattere che – ne era certo – lo illuminava perennemente, circondandolo di conoscenze influenti.
Albus pensava di essere anche un perfetto esempio di morale, distinto da un’umiltà che si riscontrava raramente nelle persone baciate dalla genio.
Inoltre era pervaso da quell’ambizione quieta che rendeva energici, senza però sviluppare una negativa voracità di ricchezze o potere.
Capì di aver sbagliato tutto, quando le giornate passate in completa inattività – in compagnia di due fratelli da accudire –, lo tormentavano più di ogni altra cosa al mondo.
Fu in quel momento che arrivò lui.
Gellert aveva capelli ribelli che seguivano l’inclinazione del suo indisciplinato carattere; la sua mente viaggiava veloce e instancabile.
Albus percepiva l’interesse per i suoi fratelli sbiadire di giorno in giorno, sostituito dalla volontà di stare con lui.
Le manette che lo ancoravano a quella realtà, una realtà talmente grigia da influenzare anche la sua anima, si allentarono.
E un desiderio di elevazione, di separazione quasi dovuta, si faceva strada in lui come un’ossessione.