Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: albalau    13/12/2011    1 recensioni
Ho provato ad immaginare una storia con i nostri beniamini trasportati un'altra epoca. Ho un po stravolto tutto, ma come sempre Maya e Masumi dovranno combattere contro tutto e tutti per il loro amore. Ci riusciranno?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo  34

 

Maya era ancora atterrita da quello che Shiori le aveva appena raccontato. Non poteva essere. Così vicina a sua madre dopo tanto tempo e adesso…no, non poteva averla di nuovo persa. E questa volta definitivamente.

-Ti prego, non può essere.- le aveva chiesto tra le lacrime.

Shiori capiva perfettamente cosa la ragazza stesse provando. Le andò vicino e posò una mano sulla sua spalla.

-Mi spiace davvero Maya, ma ero presente.-

La ragazza scoppiò a piangere, incapace di tenersi dentro quel dolore. La donna di fronte a lei poté solo prenderla tra le braccia e cercare di confortarla.

-Maya, c’è un’altra cosa di cui ti devo informare.- la sua voce tremava.

Quella ragazza aveva appena ricevuto un duro colpo, non sapeva come avrebbe reagito anche a questo. A fatica riuscì ad alzare la testa e guardarla negli occhi.

-Ti ascolto.- disse asciugandosi gli occhi.

Shiori si allontanò di qualche passo da lei.

-Si tratta di Mizuky.- il so tono era grave.

Maya di colpo sgranò gli occhi. La donna era scomparsa da alcuni giorni, nessuno aveva sue notizie e adesso Shiori la nominava. Un terribile presentimento riuscì a farsi strada in lei.

-Non…non l’avrà…scoperta…- adesso era lei a tremare.

Shiori si limitò ad annuire, sperando che capisse, senza essere costretta a rivelarle cosa fosse successo.

Maya si portò una mano alla bocca, trattenendo un grido. Aveva compreso, lei non c’era più.

Non ebbe il tempo di parlare, che la porta si spalancò e il soldato di guardia entrò di corsa.

-Mie signore.- il suo tono allarmato le fece spaventare.

-Akame, che succede.- chiese Shiori.

-Mia regina dovete scappare. L’uomo che avete ucciso è stato trovato e il Faraone ha dato ordine di trovarvi.-

Le due donne si guardarono preoccupate. Come fare ad uscire dal palazzo senza essere viste?

-Come facciamo, l’intera ala brulicherà di soldati.- Maya era angosciata.

Stavolta non sarebbe stato facile sfuggirgli.

-A questo posso provvedere io, ma una volta fuori dovrete stare attente. Trovatevi un nascondiglio sicuro, intanto informerò il capitano Hamil.-

Videro Akame dirigersi verso la parete dove era il letto di Maya. Impugnò la piccola decorazione a lato e la sospinse. Una porta nascosta si aprì, rivelando un passaggio segreto.

-Percorretelo fino in fondo. All’uscita vi troverete al limitare delle mura, esattamente dove sorge il passaggio che viene usato per dirigersi al fiume. Addentratevi tra le canne e poi seguite il corso d’acqua verso il mare. Ma mi raccomando. Fuori da qui sarete senza protezione, dovrete contare solo su voi stesse. Di più non posso fare.-

-Perché non ci hai detto prima di questo passaggio?- Shiori non capiva.

Akame sorrise amaramente.

-Mia regina è stato il capitano a dirmi di tacere. Avrei dovuto rivelarlo solo se non ci fossero state altre vie d’uscita. Perdonatemi.-

La donna abbassò il capo, ma capì perfettamente il motivo per il quale Hamil avesse taciuto di quel passaggio. Se entrambe fossero scomparse nel nulla prima del tempo, le cose si sarebbero complicate troppo e lui non avrebbe avuto il tempo per organizzarsi. Anche Maya capì tutto questo.

Andò vicino al soldato.

-Non hai nulla di che scusarti e non temere per noi. Sapremo cavarcela.- lo rassicurò la sacerdotessa con voce dolce.

Infatti aveva notato la tristezza e la preoccupazione riempire il suo sguardo. Apprensione per lei, ma soprattutto per Shiori.

-Vi ringrazio, mia signora. Ma ora andate, non abbiamo molto tempo. Capiranno perfettamente che siete insieme.-

-Ma tu…sei stato messo di guardia e immagineranno che mi hai fatto entrare.- adesso era Shiori ad essere in pensiero per lui.

-So come fare.- la rassicurò.

Scortò entrambe all’inizio del passaggio. Maya fu la prima ad entrare, ma l’uomo la fermò di nuovo.

-Prendete queste, vi saranno utili.-

Maya impugnò la spada che gli venne data, come Shiori. Si, poteva servire, in particolare se si fosse trovata davanti quell’uomo.

Lo ringraziò con un cenno del capo e iniziò la discesa nel passaggio buio. Shiori guardò un’ultima volta quel soldato che stava rischiando così tanto per loro. Non disse nulla, ma mentalmente si augurò che tutto andasse per il meglio. Doveva, voleva rivederlo sano e salvo.

Seguì Maya all’interno del corridoio immerso nell’oscurità. Sarebbero riuscite a farcela, ad ogni costo.

 

 

Erano seduti nella tenda preparata dalle guerriere di Utako e stavano mettendo a punto gli ultimi dettagli del piano.

-Ricapitoliamo.- disse Utako.- Devo essere certa che tutti abbiate capito cosa dovete fare.-

I presenti ascoltavano la donna in religioso silenzio.

Nessuno di loro aveva domande da fare su di lei, la sua fama la precedeva. Era un ottima alleata, la migliore.

-Io, insieme ad un piccolo gruppo, andremo al palazzo reale per incontrare direttamente il Faraone, il secondo gruppo, di cui faranno parte Masumi, Hijiri e Satomi con i suoi uomini, si apposteranno all’uscita del passaggio segreto del quale mi avete parlato. Se non ho capito male, porta direttamente all’interno del palazzo e così entrerete senza problemi. Una volta dentro, vista la presenza di voi due…-indicò Masumi ed Hijiri.- non avrete difficoltà nel muovervi. Il terzo gruppo, invece, si infiltrerà dove si trova il centro d’addestramento dei soldati. Meglio bloccarli prima che possano organizzarsi per bene e sarà Ayumi a comandare.-

La ragazza rimase di sasso. Non si aspettava questo incarico.

-Ma…ma…- Utako fermò le sue parole.

-Sei la più adatta. Conosci il nostro metodo d’azione e hai le capacità di comandare e dirigere le operazioni. Prima in te, anche se vedevo una gran forza, non albergava la determinazione. Ora la possiedi. Fanne buon uso.- la guardò con un sorriso, che la ragazza, convinta, ricambiò.

Si, adesso non doveva solo pensare ad uscire indenne da una battaglia, ma salvare la vita di coloro che amava.

-Non dimentichiamo che anche Hamil si sarà preparato.- intervenne Masumi.

-Non lo dimentico, per quello manderò Ayumi nella tana dei soldati. Li avrà più possibilità di incontrarlo e spiegargli che stiamo facendo.- rispose la guerriera.- Adesso che tutto è pronto, meglio andare a riposare. Domani ci aspetta una lunga giornata.-

 

Il buio che le avvolgeva, aveva assicurato loro una perfetta via di fuga. Ormai il palazzo era alle loro spalle e il fiume davanti a loro. Videro immediatamente la fitta fila di canne che spuntavano dall’acqua.

Una a fianco all’altra, si guardarono.

-Possiamo farcela.- Maya strinse la mano di Shiori.

Nessuna delle due era molto sicura di uscire indenni da quella situazione e si facevano coraggio a vicenda.

-Si, non abbiamo altra opportunità in fondo.- si sorrisero.

Insieme entrarono in acqua e iniziarono a camminare tra il canneto, nella direzione indicata loro da Akame.

Inciamparono più volte, finirono anche sommerse dal fiume in certe occasioni, ma non si diedero per vinte. Durante il loro percorso, Maya cominciò a pensare del perché il soldato le avesse spinte ad andare proprio da quella parte. Shiori percepì qualcosa nel silenzio della compagna.

-Che ti succede?- le domandò.

Maya prese un profondo respiro.

-Sai, mi chiedevo perché proprio verso il mare. Per noi sarebbe stato più sicuro risalire il fiume, li ci sono più nascondigli. A meno che Akame non sapesse qualcosa che ci ha tenuto nascosto.-

Shiori riportò lo sguardo davanti a se. Il ragionamento della ragazza non faceva una piega, sarebbe davvero stato più sensato andare nella direzione opposta.

-Pensi che ci abbia raggirato? A prima vista non mi sembrava avesse cattive intenzioni e se voleva farci cadere nelle mani di Yuu, poteva organizzare qualcos’altro di meno impegnativo.- le fece notare.

-Si, quello è vero. A meno che…- l’illuminazione.

La donna si fermò e la prese per un braccio.

-A meno che cosa.-

-Il Faraone ha ricevuto una lettera da Kuronuma nella quale veniva informato che se non mi avesse fatta tornare al tempio di Iside, sarebbero state mandate le guerriere di Atena a riprendermi. Questo patto tra la grande Aya e il comandante Utako venne stipulato poco dopo l’arrivo di Ayumi al tempio. Devi sapere, che tempo fa, lei faceva parte delle schiere di Atena. Il patto serve a proteggerci. Può darsi che loro si siano accampate non molto lontano da qui.-

-Se è così dobbiamo muoverci, allora.- le disse concitata.

Forse la salvezza era vicina.

-Si, andiamo.-

Proseguirono per molto tempo, ormai non sentivano nemmeno più i piedi da quanto erano freddi per colpa dell’acqua, ma improvvisamente la loro attenzione fu attirata da un piccolissimo bagliore. Uscirono dal fiume e posarono i piedi nulla terra asciutta. Si scambiarono uno sguardo, potevano essere chi stavano cercando. Cercando di non far rumore si avvicinarono alla luce di quel fuoco, ma non trovarono nessuno.

-Non mi piace.- disse Shiori.

-Nemmeno a me. And…- le sue parole furono bloccate.

-Guarda guarda chi abbiamo qui.- una voce maschile alle loro spalle le fece voltare.

Si trovarono di fronte a tre uomini e aveva tutta l’aria di essere dei banditi. Le accerchiarono con lentezza, senza mai staccare da loro gli occhi.

-Due belle fanciulle nel cuore della notte. Chissà come ci divertiremo.- disse uno di lor con una risata sinistra.

Maya si sentì montare dalla rabbia. Tutto stava andando per il verso sbagliato e adesso si trovavano in una pessima situazione, senza via d’uscita. Fece l’unica cosa che poteva fare.

Strinse l’elsa della spada e la portò davanti a se, assumendo la posizione di difesa che le era stata insegnata. Shiori la guardò stupita.

-Non mi dire che la sai usare.- disse riferendosi all’arma.

-Sai, ho ricevuto qualche lezione in segreto, anche se speravo di non doverle mettere in pratica.- rispose mantenendo un’espressione seria.

-Io, al contrario, è già tanto se riesco a tenerla in mano, ma cercherò di non esserti di ostacolo.-

Le due donne si sorrisero, pronte a dar battaglia.

-Lasciateci andare o sarà peggio per voi.- la sacerdotessa tentava di intimidirli, ma con scarsi risultati.

L’uomo più vicino a lei scoppiò a ridere.

-Scordatelo bellezza, anzi. Vediamo cosa sapete fare.-

Così dicendo si scagliò contro Maya, che abilmente parò il colpo, lasciando stupito il bandito.

-Allora sai come si usa.-

-Molto meglio di quello che credi.- rispose la ragazza, tenendo il tono di voce basso.

L’uomo cominciò ad incalzarla sempre più forte. Maya si difendeva bene, solo che non era abituata a colpi così forti. Le braccia le si stavano intorpidendo dai colpi ricevuti, non avrebbe retto ancora per molto. Shiori, nel frattempo, era stata disarmata con facilità e tenuta ferma dagli altri due. Ma non volevano fermare il combattimento, anche perché la vittoria sarebbe stata scontata.

-Cosa sta succedendo!- una voce tuonò interrompendo lo scontro.

-Capo sei tu! Mi hai fatto prendere un colpo.- disse il bandito girandosi verso il nuovo arrivato.

-Ti ho fatto una domanda.- il suo tono non ammetteva repliche.

-Beh, vedi…Abbiamo trovato queste due e pensavamo di divertirci un po’.- si giustificò.

Mya guardò attentamente il capo di quei criminali. Sembrava molto giovane, bei lineamenti, ma gli occhi erano di ghiaccio. Faceva quasi paura.-

Il ragazzo avanzò, fino a trovarsi davanti a lei. La squadrò. Aveva un che di familiare, ma con tutto quel fango in viso, faceva fatica ad inquadrarla. L’altra donna non la conosceva, ma la prima…

Poi, di colpo, comprese. Si voltò di scatto verso i suoi uomini.

-Dovrei darvi una lezione per quello che stavate per fare!-

Si guardarono senza afferrare il senso delle sue parole.

-Abbiate almeno la decenza di inchinarvi davanti alla regina d’Egitto, Shiori e alla gran sacerdotessa di Iside, Maya!-

I tre uomini sbiancarono. Stavano per far del male alle due donne che dovevano salvare e per le quali aveva giurato di dare la vita se necessario. Si inginocchiarono all’istante, porgendo le loro scuse e sperando che Satomi non li punisse realmente.

Nel frattempo, Maya e Shiori erano esterrefatte. Come faceva quell’individuo a conoscerle?

Satomi comprese la loro confusione e si voltò sorridendogli.

-Venite con me. Ci sono delle persone che saranno felicissime di vedervi, sane e salve.- disse con dolcezza.

Non poterono far altro che seguirlo. Giunsero in un punto nascosto dalle rocce e li videro parecchie tende. Non capivano bene dove fossero finite. Giunti ad una delle tende più grandi, nuovamente le fissò.

-Aspettatemi qui.- sparì al suo interno.

Ma quando nuovamente il lembo della tela si rialzò, entrambe sgranarono gli occhi.

Li, davanti a loro, le persone che amavamo, le persone a cui tenevano di più.

E Maya rivide il suo amore.

 

  
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