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Autore: Chibi Tantei    13/12/2011    2 recensioni
[Le sue gambe si muovevano velocemente lungo le strade di Crepuscopoli. La sua testa era coperta dal cappuccio che,  a causa della velocità della ragazza, piano piano scivolava, scoprendo ai tenui raggi del sole un piccolo caschetto nero...]
in quanto al titolo... beh, non sono nemmeno sicura che sia azzeccato....
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Xion
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E dopo un'eternità.... rieccomi!
Mi scuso ancora per il ginorbico ritardo, ma ho avuto da fare. Qindi chiedo ancora scusa e vi lascio alla lettura.







Erano tutti rimasti a bocca aperta: come diavolo faceva Allison a conoscere Seifer?
“M-ma ne sei proprio sicura Allison?” balbettò Hayner.
“Si, ne sono certa: è lo stesso ragazzo dell’appartamento.”
“Cos … ?” Hayner rimase interdetto “Nell’appartamento …?”
Si voltò verso Olette, sbigottito, ma non come suo solito … c’era qualcosa di diverso in lui, questa volta.
Un’ombra gli si posò sugli occhi. Non brillavano più tanto luminosamente d’allegria e di voglia di fare come fino a poco prima.
Era come deluso da qualcosa … o qualcuno.
“L’avete già incontrato … perché non mi hai detto niente, Olette?”
Se prima era solo un’impressione, ora si capiva benissimo, persino dal tono di voce con cui stava parlando, che era deluso.
Tutto perché si era venuto a sapere che Seifer ed Allison si erano già incontrati. Già, loro due si erano incontrati. Olette non lo aveva visto, anche perché se ne era andata via prima.
E tutto ciò a lei rimaneva sospeso,privo di significato: perché ora quel ragazzo si mostrava deluso nei suoi confronti? Come poteva pretendere che lei gli riferisse di qualcosa che fino a poco prima non ne era a conoscenza neanche lei?
Gli rispose con un tono misto fra nervosismo e delusione:  nervosa, perché quel ragazzino stava pretendendo troppo, oramai; delusa, dal suo comportamento infantile, così oscuro, quasi inspiegabile.
“Semmai l’ha incontrato lei, da sola, dopo che io me ne ero andata. Altrimenti ti avrei avvertito …”
Stava per aggiungerci qualche aggettivo dispregiativo nei confronti del suo interlocutore, ma si bloccò. La cosa strana che poi subito dopo si notò, è che il ragazzo non le rispose, ma rimase in silenzio, rendendo l’aria circostante pesante.
Pence decise di porre rimedio in qualche modo a quella situazione creatasi, e si posizionò in mezzo ai due con la sua corporatura piazzata:” Hayner, non hai motivo di prendertela con Olette. A detta di Allison, Seifer non era nell’appartamento. Forse l’ha incontrato dopo quando è uscita, per venire qua. Ma comunque levati quel dannato broncio che hai messo su inutilmente, altrimenti vengo lì e te lo faccio passare io con le brutte!” lo sgridò Pence.
Tutti rimasero stupiti del cambiamento improvviso del castano: aveva abbandonato la sua solita aria pacata per acquistarne una più matura. Le sue occhiate incitavano Hayner chieder venia all’amica. Nessuno voleva che il solare viso della castana si adombrasse mai o che piangesse per qualcuno. Hayner compreso.
L’evento di poco prima era da considerarsi un’eccezione: uno shock per tutti e tre. Una ferita del genere, Allison che non aveva detto niente … li sarebbe stato impossibile bloccarle le lacrime.
“Scusa …”
Il biondo non disse altro. Si sentiva in imbarazzo (si pensi che era stato sgridato da Pence!), e già quelle scuse erano uscite a mezza bocca, con una difficoltà tale creata dal suo orgoglio, che bastavano ed avanzavano.
Anche se Pence lo stata fulminando con lo sguardo, non riuscì a dire altro. Anche perché l’oggetto di quella “litigata” si stava avvicinando da tempo, e ormai li aveva raggiunti: Seifer piombò in mezzo a loro, attaccando subito Hayner con frecciatine, e tutto tornò come prima.
Olette fece qualche passo indietro, appartandosi lontano da suo gruppo: come le dava fastidio che Hayner avesse ripreso il suo solito sorriso in così breve tempo.
Sul suo volto si dipinse un sorriso amaro, e i suoi occhi verdi cambiarono prospettiva, dai volti degli amici, fino alla pavimentazione della piazza.
Il movimento insolito della ragazza attirò l’attenzione della corvina.
Allison conosceva bene quell’espressione. Quante volte le era capitata la medesima cosa con Roxas e Axel: tutte le volte che bisticciavano, arrivava sempre qualcuno a distrarli. E quando succedeva, sembrava proprio che non sentissero più il peso della litigata, scaricandolo tutto addosso a lei. Lei che poi avrebbe dovuto ingoiare tutto come un boccone amaro, perché tenere il muso per una cosa del genere non era cosa conforme ad un Nessuno. Il numero VII glie lo ricordava sempre.
E così restava con quel maledetto peso, mentre gli altri due se la spassavano con un ipotetico Demyx che li aveva cercati per far sentire loro un brano nuovo.
Lo stesso stava accadendo in quel preciso momento con Olette. Con l’unica differenza che quando Xion era all’Organizzazione, era da sola, contro tutti, anche contro Roxas, mentre Olette si trovava in un gruppo. A differenza di Larxene, a cui dei “mocciosi” importava ben poco, scocciandosi di svolgere missioni insieme ad essi ritenendoli incapaci ed inetti, lei teneva, in un certo senso, alla ragazza castana, e decide di andare a parlare con lei. La raggiunse e cercò di farle da conforto come meglio poté.
Ma purtroppo la faccenda non andò come previsto: Seifer l’aveva notata e riconosciuta, e scansando con un rapido gesto il biondo, si avvicinò alla corvina, interrompendole  maleducatamente il discorso che da poco aveva iniziato con l’amica.
“Ma sei tu! La ragazza dell’appartamento! Che ci fai qui?”
Allison d’istinto nascose, stroppicciandosi il vestito, le macchie di sangue che si era procurata poco prima.
“Sono venuta a comprare dei vestiti nuovi con i miei amici” Provò a sorridere, cercando di ricordare come lo facesse Olette e imitandola. Le guancie del giovane si tinsero lievemente, mentre i suoi occhi si persero avidamente ad esaminare meglio i lineamenti di quel viso come di porcellana.
“Tu … devi essere Seifer, giusto?” Continuò la corvina.
“Eh …? Ah, si! Si! Sono io! E tu sei …?”
“Oh, perdonami” fece l’altra, portandosi una mano sul petto “Io sono Allison, piacere”
Seifer ed Allison continuarono la discussione, mentre quest’ultima pensava fra sé e sé, quasi disgustata, che quando avrebbe rivisto Naminè, gliel’avrebbe fatta pagare cara …
Ora non solo il viso, ma anche l’atteggiamento? …. Credo che io e te dovremmo fare una chiacchierata, mia cara …
Olette si era rimessa un po’ in sesto, e si era avvicinata ai compagni, acquistando la loro stessa espressione del viso: esterrefatta.
“Ditemi,” fece poco dopo Hayner “sono l’unico che vede Seifer in modo strano?”
“Potrei azzardare a dire di vederci i fiorellini intorno …” confessò Pence, di nuovo con la sua aria pacata.
“Orrore …” un brivido corse dietro la schiena di Hayner.
“… Anche se vederlo sorridere in quel modo mi fa paura.” Continuò Pence” Credo che avrò gl’incubi, sta notte.”
“Inquietante …” Anche la schiena di Olette fece come pista da sci al freddo brivido del terrore.
Hayner si voltò, e notò che altri tre erano presenti a quell’”orrido” spettacolo (così definito in seguito da Hayner), ma che non lo vedevano come tale.
“Sembrano stiano seguendo una love-story a puntate” sintetizzò Olette.
Difatti Rai era contentissimo e parlava a vanvera, dicendo cose sconnesse, piangendo di gioia; Fuu guardava, e ogni tanto usciva fuori una smorfia schifata, che ricacciava subito dentro, mostrandosi impassibile come sempre. Vivi guardava quasi esultando, con le guancie(?nda) rosee.
La chiacchierata fra i due terminò con una stretta di mano che mise “leggermente” in imbarazzo il giovane. Richiamò indietro la sua “squadra”, facendo svanire tutta l’aura rosea che aveva acquisito fino a poco prima, lanciando l’ennesima sfida ad Hayner. Poi si allontanò con il suo gruppetto, mentre Rai lo tartassava con domande su domande.
Hayner non fece caso alle parole del ragazzo, perso com’era nei suoi ragionamenti contorti. Capitavano, di rado, ma capitavano; e quando succedeva, ci si perdeva, e poteva stare lì a riflettere per ore, traendone fuori poco più che niente, o interi poemi con cui parlare per ore insieme agli altri. La madre spesso si lamentava, tra un sospiro ed uno sbuffo: “Perché di questi ragionamenti non li fa anche quando è sui libri, a scuola, invece che concepirli solo ed esclusivamente durante le vacanze estive?”
Gli altri gli si avvicinarono quieti, come a non volerlo disturbare. Ciò non toglie la loro curiosità che mordeva e tirava nelle loro testa per sapere cosa stesse pensando il ragazzo nella sua, di testa.
Mugugnò qualcosa di incomprensibile, tacque, e poi, risoluto, esclamò:”Eureka!”
Tutti si presero un colpo, facendo addirittura un piccolo balzo all’indietro.
Olette, che ce l’aveva ancora con lui, gli rispose sarcasticamente:”Signor Archimede, finalmente ci degniamo di studiare i participi greci …”
“Ma no! Ti pare!”le rispose seccato Hayner. Era così seccato che si lasciò sfuggire dalla bocca un “Ti pare che io studio?”
“ … Mi pareva”
“Bando alle ciance!” riprese “Ho trovato un’arma segreta per vincere Seifer allo struggle!”
Con aria soddisfatta, sotto gli occhi incuriositi di tutti, indicò Allison che, sgranando gli occhi, chiese incredula “I-io?” Da parte di Hayner arrivò un gesto di conferma.
“Ma, Hayner, perdonami, come pensi di fare ad utilizzarmi come arma segreta? Contro Seifer, per di più, che a detta vostra è molto forte … E poi devo ancora iniziare gli allenamenti …”
Hayner si schiarì la voce con qualche colpo di tosse, allontanandosi per creare come un piccolo palcoscenico salendo su di una panchina.
“Signore e signori,” iniziò con aria solenne “come avete potuto notare poc’anzi …”
“Wow Hayner!” lo interruppe la castana “Conosci termini così forbiti? Mi sorprendi!”
Ci fu qualche risata a mezza bocca tra i tre giovani spettatori.
“Spiritosa … Ora fammi continuare!”
La faccenda andò per le lunghe, poiché Hayner volendosi mostrare chissà chi, tirava fuori a caso termini dotti(anche inappropriatamente), scatenando battute sarcastiche da parte di Olette, che, avendo ancora un po’ di risentimenti per prima, lo interrompeva ogni volta, facendogli perdere il filo del discorso.
“In breve, faremo giocare Allison al torneo, e sfideremo Seifer, vincendo!”
“E come pretendi di fare? Non che io dubiti delle capacità di Allison,” disse Olette”ma non credo che al primo tentativo riesca a batterlo, anche se tu dovessi metterla sotto allenamento 24 ore su 24.”
“Ma allora non mi ascolti proprio, eh? Ti ho detto che vinceremo, e vinceremo! C’è un motivo ben preciso se ti dico questo!” disse con esasperazione Hayner.
Olette per tutta risposta, gli fece:”Il motivo è che tu rosichi troppo per l’ultima volta che ti ha sconfitto?”
“No, quella è acqua passata!”
“Allora può essere che in Allison ci sia un potere paranormale?” chiese Pence, con gli occhi che brillavano e la bocca spalancata dalla felicità.
“No Pence …”
Il biondo sbuffò e poi disse a gran voce:”Seifer è cotto di lei! Non potrà mai batterla!”
Tutti rimasero a bocca aperta.
Olette aveva capito tutto, oramai; Pence era rimasto deluso dal fatto che la loro nuova amica non avesse nessun potere ESP; Allison non riusciva a capire, e si ritrovò sperduta nell’affermazione del ragazzo.
Ripresero ad avviarsi verso i banchi dei vestiti. Ma c’era qualcosa che non andava, e Olette se ne era accorta. Cautamente si avvicinò alla fonte di questa sensazione, Hayner, e sentì che mugugnava qualcosa fra sé e sé, a denti stretti.
“Cos’hai che non va?” gli chiese la ragazza.
“Va che anche se è la nostra arma segreta per la vittoria,”rispose quello,”mi da fastidio il fatto che Seifer sia innamorato di Allison!”
Grugnò nuovamente, affrettando il passo, con le mani nelle tasche, lasciando dietro di se Olette. Mentre lei si era fermata per l’inspiegabile tuffo al cuore che aveva sentito.







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fine cap 10! che ve ne pare?
Oggi sono troppo pigra per continuare a scrivere, quindi ringrazio di cuore ancora una volta tutti e prego che abbiate un pò di azienza pr il prossimo capitolo.
Chibi tantei
P.S: Hayner e Olette insieme mi piacciono tanto, non so che farci *w*
P.P.S.: per la mia cara Paoletta : hai visto che ho publicato entro la fine dell'anno? è_é AH! XD


 

  
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