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Autore: TokioFastFood    13/12/2011    0 recensioni
Eravamo vicinissimi. Il mio sguardo ingenuo incontrò il suo, così intenso. Le nostre labbra si sfioravano, sentivo il suo respiro farsi più affannato ed il mio cuore perdere qualche battito..
“Non voglio essere una delle tante!” mi strinse a se “Non potresti mai essere una delle tante!”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Georg Listing, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Saaalve a tutti, Schrei è tornata a postare un nuovo capitolo, con i cuoi nuovi capelli rossi. Sì, lo so, non vi interessano i miei capelli e volete solo leggere il capitolo, ma volevo dirvelo ^^ Bene, ora vi lascio alla lettura, spero vi piaccia. Bacioni, Schrei.




***





Ci fermammo qualche minuto sotto casa, le luci erano tutte spente.. erano andati tutti a dormire.
Tom sghignazzò e cominciò a baciarmi il collo, poi cominciò a salire piano.. fino ad arrivare alle labbra.
Risposi al bacio con foga, per tutta la sera avevo desiderato quelle labbra e, finalmente, avrei potuto averle.
Tom scese dalla macchina e fece il giro, aprendo la portiera e ricominciando a baciarmi.
Attraversammo il vialetto appiccicati l’uno all’altro, a quell’ora chi ci avrebbe visto!
Tom prese le chiavi ed aprì la porta mentre io gli lasciavo lunghe scie di baci sul collo, controllammo che non ci fosse nessuno in salotto e salimmo in camera sua.

In un minuto ci ritrovammo distesi sul suo letto, Tom era sopra di me e cominciava a spogliarmi del vestito. Io feci lo stesso togliendogli la maglia, che ormai era diventata ingombrante. Le sue mani vagavano sulla mia schiena, ormai ero solo in intimo.
Ci liberammo, insieme, dei suoi pantaloni facendolo rimanere solo in boxer.
Tom iniziò a disegnare dei piccoli cerchi, con la lingua, su tutto il mio corpo e con le mani giocava con i lembi delle mie mutandine.
Non accorgendomene, delle lacrime cominciarono a scendere copiose lungo il mio viso, Tom se ne accorse e si fermò, rimanendo a guardarmi in attesa di una mia parola. “Non ce la faccio! Ti prego scusami!”
Quelle furono le uniche parole che riuscii a pronunciare, prima di scappare in camera mia.
Mi fiondai sotto le coperte, vergognandomi, perché quelle lacrime? Non avevano senso.
“Stupida! Stupida! Stupida!” continuavo a ripetere.
Io desideravo Tom, lo desideravo tanto, ma allora perché mi ero bloccata? Non ero pronta? Bene! E mi veniva in mente solo ora?
Ero così assorta dai pensieri che non mi accorsi neanche della porta che si apriva, sentii solo qualcuno stendersi di fianco a me ed abbracciarmi.
“Piccola..” Non risposi.
“Hei, piccolina..” Mi voltai verso Tom, singhiozzando.
“Dai, calmati! Non è un problema se tu non vuoi, io.. io lo capisco! Con la mia fama da SexGott è difficile fidarsi di me, lo so! Io.. Io ti aspetterò tutto il tempo che vorrai, ci tengo a te!”
Detto questo mi voltai completamente verso di lui
“Ci tieni a me?” gli chiesi asciugando ancora qualche lacrima.
“Certo che ci tengo a te! Credimi, non sono mai stato più sincero!”
“Ti credo..” gli dissi, posandogli un casto bacio all’angolo della bocca.
Lo sentii sorridere “Ora dormi piccola mia!” disse, baciandomi di nuovo e facendo per alzarsi. Lo fermai per un polso
“Tomi…”
“Cosa c’è bimba?”
“Ehm…” ringraziai l’oscurità, che invadeva la mia camera, permettendomi di nascondere il rossore.
“Rimani con me!”
Non ci fu risposta, sentii solo le coperte alzarsi e il suo corpo stringere forte il mio. Ci addormentammo così, abbracciati.

Ahhh che bella sensazione era svegliarsi con la persona che si ama accanto. Guardavo Tom dormire.. sembrava un angelo! Non avevo mai visto un essere così bello, così perfetto! Cominciai a carezzargli la guancia. Quando mi accorsi che qualcosa spingeva sulla mia coscia. Imbarazzatissima, alzai le coperte, notai un’evidente “alzabandiera mattutino” e arrossii violentemente.
“Hei Simo come è andata la sera..”
Un esuberante Bill entrò in camera mia, rimanendo di sasso davanti a quello che vedeva.
Tom ed io eravamo abbracciati, sul mio letto, solo in intimo.
Non sarebbero bastate le solite frasi fatte: ‘Non è come sembra, hai frainteso’ Bill era rimasto davanti alla porta con la bocca aperta, non muoveva un muscolo.
“Ehm..” Scesi dal letto, cercando di non far svegliare Tom e indossando velocemente una delle mie maglie extra-large che, di solito, fungevano da pigiama.
Trascinai Bill fuori dalla stanza
“Ok.. stammi a sentire!”
Sorprendendomi, Bill mi abbracciò e cominciò a saltellare urlando
“L’avete fatto! L’avete fatto! L’avete fatto!”
“Bill, noi non abbiamo fatto niente!" ancora saltelli "Bill!” non si fermava “BIIILL!” si staccò velocemente dall’abbraccio.
“Che c’è?????”
“Bill,”
“Si, sono io!” rispose come un cretino, lo ignorai continuando a parlare “Allora.. i-i-io e tuo fratello non abbiamo fatto un bel niente!” dissi con tono imbarazzato.
Il front man mi guardò serio “Cosa? Stai scherzando vero? Ma.. ma.. eravate mezzi nudi! Nel tuo letto!”
“ehm.. lo so Bill, lo so!”
“Beh e allora??? Mio fratello ha avuto qualche… problemino?” disse indicando le sue parti basse.
Lo guardai sconcertata
“BIIIIILLLL ma cosa diciiiii??? NO! Tom non ha di questi problemi!”
“Allora l’avete fatto!”
“NO BILL! Non l’abbiamo fatto!”
“E come fai a sapere..” “Lo immagino!” quasi gli urlai contro.
“Bene, ho.. ho capito! Ma allora, se non avete fatto niente.. Perché Tomi era in camera tua mezzo nudo?”
“Bill ma queste sono cose private.. dai!” la mia faccia ormai era più rossa di un pomodoro.
“Ma.. ma io.. lo voglio sapere! Insomma.. si tratta di mio fratello!”
“Beh allora.. fattelo dire da tuo fratello perché era lì! Io.. io mi vergogno!”
“Mhm.. ok!” mi guardò sorridente
“Ok cosa Bill?”
“Vado a chiedere a lui no?”
“Bill ma io scherzavo!" dissi in tono lamentoso "E poi.. no dai, non lo svegliare! Vorrei tornare ancora un po’ a letto!”
“Hai ragione, mi sa che ci vado anche io! Beh.. non fate gli sporcaccioni!”
Sentivo le guance infuocarsi, poi guardai l’orologio
“Bill..” lo chiamai con gli occhi ancora fissi sull’orologio
“Sì?”
“Come mai ti sei svegliato così presto? Insomma sono le 9!”
“Ah.. giusto, non te l’ho detto. All'una abbiamo un intervista per parlare di te!”
“Parlare di che?” Mi guardò confuso
“Di te!” ripeté.
“Ehm.. Va bene!” gli risposi con gli occhi sbarrati.

Tornai in camera mia, Tom era ancora addormentato. Quel ragazzo era la bellezza fatta persona.
Mi misi a cavalcioni su di lui e cominciai a baciargli l’orecchio, lo sentii muoversi sotto il mio corpo. Lo ignorai spudoratamente e gli carezzai la schiena, sentendolo mugugnare, quando di colpo mi ritrovai sotto di lui.
“Credevi non ti avessi sentita piccola?”
Mi guardava con un sorriso malizioso stampato in faccia, arrossii
“Buongiorno amore!” continuò baciandomi
“Buongiorno a te, amore!” ricambiai il bacio.
  
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