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Autore: The Black Dahlia    13/12/2011    3 recensioni
One Shot su Draco Malfoy. Piccola analisi dei sentimenti contrastanti del ragazzo sulla missione affidatagli da Lord Voldemort, il suo pensiero sulle differenze tra Purosangue e Mezzosangue e ovviamente Harry Potter!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è opera del fato."
Charles Baudelaire



Mi sveglio sudato nel cuore della notte. Ormai accade da troppo tempo e quasi non me ne rammarico. La notte non sento gli sguardi delle persone fissi su di me, non vedo la loro riverenza, il loro terrore o il loro disgusto quando mi incrociano per i corridoi di Hogwarts : la notte non devo fingere. Rimango per qualche minuto a fissare il soffitto e seguo con gli occhi i drappeggi verdi e argento che ornano i muri del dormitorio, i colori così tanto cari alla mia famiglia.
Come mi sia cacciato in una situazione simile non lo so, o forse il mio destino era gia’ scritto. Magari nell’Ufficio dei Misteri, dove mio padre aveva fallito la missione affidatagli dal Signore Oscuro, c’era un’ampolla di vetro con dentro una profezia con su scritto il mio nome, pronunciata da chissà chi anni prima.
Mio padre, Lucius Malfoy. Se di certo il destino non esiste allora posso sicuramente incolpare lui della vergogna in cui la mia famiglia è sprofondata e del motivo per cui mi ritrovo a passare le mie notti insonni. Chiudo gli occhi e vedo il suo volto serpentino davanti al mio, e quella scintilla di follia e di piacere nel momento in cui mi ordina di porgergli il mio braccio sinistro per potervi imprimere il Marchio Nero. Mia madre che osserva inebetita la scena, come se fosse in trance. Ho quasi sospettato che qualcuno l’avesse schiantata o sottoposta alla Maledizione Imperio, ma poi una volta terminata quell’assurda cerimonia i suoi occhi sono tornati azzurri, anche se l’angoscia continuava palesemente a torturala. Odio ricordare mia madre che trattiene le lacrime. Odio me stesso per non essere stato capace di ribellarmi alle assurde imposizioni che il mio cognome ha marchiato nel mio animo molto tempo prima che questo simbolo marchiasse il mio braccio. Che alterative ho? Non posso fuggire. Non saprei neanche dove recarmi. Dove può rifugiarsi un reietto odiato e che odia tutto ciò che lo circonda? Odio i mezzosangue, perché sono il motivo di questa assurda guerra, e odio i purosangue perché le loro convinzioni sono la causa di tutto. Uno stolto indeciso e codardo come me, dove potrebbe andare?
Mi riprendo da questi pensieri e decido di camminare e prendere un po’ di aria fresca. Ci sono dei giorni della settimana in cui posso permettermi di girovagare per i sotterranei del castello senza timore di essere scoperto, perché Gazza ha troppa paura di mettere il piede qui sotto, e non oserebbe mai fare la spia su uno rispettabilissimo Serpeverde. Inoltre Severus Piton capisce e comprende e non mi disturba, nonostante a volte cerchi di offrirmi il suo aiuto. Me ne sono molto stupito. Il primo anno era rispettoso, ma allo stesso tempo quasi mi ignorava, poi con lo scorrere degli anni ho visto in lui un atteggiamento quasi protettivo nei miei confronti. Credo che in tutto questo ci sia lo zampino di mia madre, ma anche la sua sete di potere. Sento il disgusto e il fastidio crescermi in petto. Incredibile come cose di cui prima sentivo solo parlare nel salotto della mia grande casa e che inizialmente mi incuriosivano adesso mi facciano ribrezzo. Forse perché ho visto con i miei occhi gli orrori di cui le persone sono capaci, e che davanti alla morte non conti che uno sia mago, strega, mezzosangue o babbano. Davanti alla morte siamo tutti deboli e disarmati. Si può solo sperare che sia la meno dolorosa possibile. Poi mi contraddico da solo. Non è vero che il dolore mi faccia ribrezzo. Se ripenso ad Harry Potter il sangue inizia a ribollire nelle mie vene. Ecco, forse per lui potrei fare un’eccezione: amato, stimato, difeso, lodato da chiunque, con dei fedeli cagnolini sempre pronti a offrirsi per lui. Anche io ho i miei, ma non metterei mai la mano sul fuoco sulla fedeltà di Tiger o Goyle: sono sicuro che se ci trovassimo in difficoltà loro due non sprecherebbero nemmeno un secondo della loro esistenza per cercare di salvarmi. Mi lascerebbero lì dove sono e direbbero – “Abbiamo tentato ma non c’è stato niente da fare!”- . Ecco perché non accetto l’aiuto di nessuno: a meno che tu non sia Harry Potter tutti e che i tuoi amici non si chiamino Hermione Granger o Ronald Weasley siamo tutti destinati a rimanere soli e ad essere traditi.
Harry Potter… lo avrei cruciato volentieri. Dal primo giorno sul treno, il primo anno ad Hogwarts. Da quando è entrato a fare parte della squadra di Quidditch. Da quando ha liberato il nostro elfo domestico, mettendo in ridicolo mio padre. Da quando ha fatto arrestare mio padre. E improvvisamente mentre cammino su e giù per i corridoi dei sotterranei comprendo: la causa di tutto questo è Harry Potter. Non mio padre e la sua superficialità, non la differenza tra sangue puro e mezzosangue. Ma lui, il ragazzo che è sopravvissuto. Mi blocco per un secondo e per la prima volta sento crescere in me la voglia di portare a termine la mia missione, anche se a farne le spese sarà un uomo che segretamente stimo. Ma se questa è la strada da percorrere per ristabilire l’ordine delle cose, allora sia. Inizio a correre verso il settimo piano alla ricerca della Stanza delle Necessità, il più silenziosamente possibile e guardando dietro ad ogni angolo, per timore di essere scoperto da qualcuno. Il marchio sul mio braccio inizia a bruciare e capisco che sto facendo la cosa giusta. Forse esiste davvero un destino, una profezia, e forse in questo momento sono proprio io l’artefice del futuro del mondo magico.

 

***


Piccola One-Shot dedicata a Draco Malfoy. Devo dire che mi sono sentita a mio agio a scrivere di Draco, forse perchè sotto sotto anche io ho nell'animo un goccio di perfidia, anche se io sono solo una povera babbana!!! Onestamente quello che avevo in mente era tutt'altro, ma poi come sempre la storia viene da sè e le dita rispondono solo alla fantasia, e mai a quello che gli dice il cervello! LOL
Spero vi sia piaciuta questa mia versione indecisa del ragazzo. Volevo trovare un po' di bene, ma poi ho capito che se aveva portato a termine la missione affidatagli da Voldemort non fu solo perchè si sentiva costretto, ma anche perchè sotto sotto Potter gli stava davvero sulle balle in quel periodo! Adesso uccidetemi pure!
Se vi va, vi ricordo che in questo fandom ho una Long-Fic intitolata "Le Foglie di Questo Autunno" dedicata a Severus Snape, altrimenti potete contattarmi anche sull ami apagina Facebook a questo link 
https://www.facebook.com/pages/Mrs-Killjoy/209027325794057 . XoXo Mrs Killjoy

   
 
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