13/12/2011
18 recensioniJustin stava andando a portare il computer a Taylor, quando Cheyenne gli si piazzò davanti scortata dalle cheerleader. Lui sorrise. “Ciao, Ché”, si allungò per darle un bacio sulla guancia.
La ragazza si aggrappò al braccio di Bieber. “Cosa stai facendo?”.
“Oh, porto il computer a Taylor. L’ha dimenticato in teatro”, disse.
Il cervello di Cheyenne si accese per qualche istante. “Dallo a me! Glielo porto io, Juss!”.
Juss aggrottò la fronte credendo di aver sentito male. “Scusa?”.
Lei gli diede una leggera spinta facendo una risatina canzonatoria. “Oh, andiamo! E’ un gesto carino. Riparatore ai… piccoli problemi che abbiamo avuto in passato. Le porto il computer e chiariamo tutto”.
Lo guardò con i suoi occhioni nocciola contornati dalle lunghe ciglia nere. JB si morse il labbro, non sapendo resistere. Non aveva nemmeno voglia di parlare con Taylor, dopo lo schiaffo. “D’accordo”.
I due si salutarono e diedero appuntamento a dopo.
Appena furono fuori dalla sua vista, Stacy tirò fuori il caricabatterie con un sorrisetto furbo. “Preso”, annunciò a Cheyenne, che annuì soddisfatta. “Certo, tesoro, che il tuo ragazzo è proprio stupido!”.
Tutte scoppiarono a ridere, e nonostante il capo – ovvero Cheyenne – non fosse divertita, doveva ammettere che era vero. Insomma, come aveva fatto a non accorgersi di avere la presa li vicino al computer? Questo si era spento e lui era rimasto lì, un po’ scocciato a fissare lo schermo.
Si, ok. Le ragazze li avevano spiati. Dalla scena in Overboard allo schiaffo.
Entrarono in un’aula a caso e la biondina si sedette su una sedia a rotelle, mentre le sue ‘amiche’ alias ‘schiavette’ collegavano il pc alla presa della corrente. Questo si animò e infine accese.
Osservò la password.
Never say never.
La prima cosa che le venne in mente fu: patetica.
Odiava quella canzone, come tutte le canzoni di Bieber. Ma mica poteva andare a dirlo in giro, no? E soprattutto a Justin. Se no addio popolarità alle stelle.
Digitò e sorrise quando le si presentò la home page del suo account. Nemmeno guardato il nome, che un trillo le annunciò che era arrivato un messaggio.
ShakespeareJ.: sweety! Che fine hai fatto ieri? Mi sei mancata.
Ragazzadaicapellibiondi: non potevo chattare, perdonami :(
Shakespeare J.: ma certo ♥ come stai?
Ragazzadaicapellibiondi: alla grande! Mi sono comprata queste scarpe meravigliose! Tacco quindi. Dio, sono bellissime!
Shakespeare J.: ò.ò Scherzi, vero?
Ragazzadaicapellibiondi: perché dovrei scusa? -.-’
Shakespeare J.: oh, lasciamo perdere…
“Ché”, azzardò a parlare Anita. “Quella Taylor non ha lo stesso senso della moda che hai tu. E probabilmente lui non è abituato a sentirla dire queste cose. Meglio che fai finta di scherzare, come ha detto lui”.
Cheyenne la ignorò, poiché irritata dal fatto che avesse ragione.
Ragazzadaicapellibiondi: sono bellissime! ♥
Shakespeare J.: si, va bene.
Ragazzadaicapellibiondi: e si possono abbinare con un sacco di cose, Justin!
Shakespeare J.: uhm, ok.
Ragazzadaicapellibiondi: ahahaha ci sei cascato davvero?
Shakespeare J.: oddio, mi hai fatto spaventare, Taylor!
Ragazzadaicapellibiondi: dai, invece tu come stai?
Shakespeare J.: stanco D: E poi oggi una ragazza mi ha schiaffeggiato.
Ragazzadaicapellibiondi: cosa?! E perché?!
Shakespeare J.: ehm, l’ho trattata un po’ male…
Ragazzadaicapellibiondi: ma come si fa a picchiare un ragazzo come te? *D*
Shakespeare J.: (:
Ragazzadaicapellibiondi: comunque, stavo pensando…
Shakespeare J.: pensi? Cavolo °-°
Ragazzadaicapellibiondi: non fai ridere.
Shakespeare J.: invece si. Dimmi, su.
Ragazzadaicapellibiondi: perché non ci incontriamo, uno di questi giorni?
Shakespeare J.: be’, sarebbe carino. Dove?
Ragazzadaicapellibiondi: vieni nella mia scuola… Questo sabato!
Shakespeare J.: d’accordo :3
Ragazzadaicapellibiondi: di sera. Ci sarà il ballo d’inverno. Presentati in smoking e ci vedremo sulla pista da ballo ♥
ShakespeareJ.: cosa? Oh, no, no.
Ragazzadaicapellibiondi: ma perchè? E’ aperto a tutti!
Shakespeare J.: non posso intrufolarmi tra gli studenti!
Ragazzadaicapellibiondi: dai, Justin… Ti prego… Ti prego!
Shakespeare J.: No.
Ragazzadaicapellibiondi: va bene. Io vado, ciao.
Shakespeare J.: ASPETTA!
Ragazzadaicapellibiondi: cosa?
Shakespeare J.: vengo, vengo ._.
Ragazzadaicapellibiondi: Siiii! ♥♥
Shakespeare J.: Solo per te, sweety (:
Ragazzadaicapellibiondi: grazie :) Ci vediamo alle otto. Avrò uno chignon e un vestito lungo bianco. Ciao ♥
Shakespeare J.: ciao, sweety ♥
Tony schioccò le dita in faccia a Taylor. “Ehi? Ci sei? Pronto? Comune mortale con gusti musicali ottimi chiama Belieber!”.
Lei sobbalzò. “Uh?”.
“Io ti sto parlando e tu hai lo sguardo fisso. Mi hai sentito?”, domandò irritato. Gli dava fastidio il fatto che probabilmente stava pensando a Justin o Shakespeare.
“Si”, rispose.
Tony alzò gli occhi al cielo. “Si, e io sono il sosia di Demi Lovato in versione cinese!”.
Taylor non rise nemmeno. Lui le accarezzò la spalla. “Cos’hai?”.
“Non riesco più a trovare il computer, Tony! Non so più dove andare a cercare!”.
Il ragazzo sapeva della chattata tra Cheyenne e Shakespeare, perciò tossicchiò. “Ti aiuto a cercarlo io. Vedrai che lo troveremo”.
Taylor infilzò la fetta di pomodoro con la forchetta e la mise in bocca. “Lo spero, altrimenti la mia vita è finita”, disse tragicamente.
I pugni di Tony sotto il tavolo la dicevano lunga… “Fammi indovinare: niente più Shakespeare?”, chiese acido.
La bionda si girò a guardarlo accigliata. Aveva colto quella nota di sarcasmo più cattivella del solito, nonostante fosse chiaramente gelosia. “La vuoi smettere di essere così acido?”.
Cheyenne, dall’altra parte della sala con un cenno del capo verso l’uscita mandò un segnale anonimo a Tony, che si alzò dal tavolo per seguirla. Justin seguì la scena per poi fissare Taylor, rimasta da sola a mangiare la sua insalata. Lei, sentendosi degli occhi addosso, ricambiò lo sguardo del ragazzo.
Senza nemmeno accorgersene, gli sorrise, sperando di chiedergli così ‘scusa’ per lo schiaffo.
Justin, d’altra parte, rimase stupito di quel suo primo passo, in quanto era sempre stato lui a cercarla per primo. Sollevò la mano come a dirle “è tutto ok” e poi fece finta di spararsi dopo aver indicato le cheerleader che ridevano come oche.
Taylor ridacchiò delle facce buffe che improvvisava.
“Che cosa? Vuoi ridarle il computer?”, esclamò Tony sconvolto.
Cheyenne annuì. “Si, non mi serve più”.
“Ma così riprenderanno a chattare! Non si devono sentire mai più!”, era livido di rabbia.
La capo cheerleader inarcò un sopracciglio. “Ehi, ehi. Abbassa i toni: qui comando io. So cosa devo fare. Chiaro?”.
Tony sospirò. “Si. Qual è la prossima mossa?”.
“Le dai il computer, proverà ad entrare, l’accesso le sarà negato e se ne farà una ragione. Addio al tuo rivale, Shakespeare. Anche perché tra lei e Justin non c’è proprio un bel rapporto. Oggi gli ha dato uno schiaffo: puoi stare tranquillo.
“Sei diabolica, Ché”.
I due si sorrisero.
“Cheyenne… Perché prima Tony stava dando un computer a Taylor? Non dovevi portarglielo tu?”.
“Oh, si. Lui la vuole conquistare e ho deciso di dargli una mano!”.
“La vuole conquistare? Ma non è la sua migliore amica?”.
“Bo, non lo so, Juss”.
“Ma…”.
“Basta parlare di loro. Taci e baciami, Bieber”.
Aqswdefrgthyjukilopmnbvcxz.
Contente del bacio passionale finale tra la coppia Biebyenne?
AHAHAHA. NO.
Mi ha dato fastidio scriverla çç
Ma ci pensate che se in questo capitolo al posto di Cheyenne ci fosse stata Taylor, avrebbero scoperto tutto?
Perché lui le ha scritto che lo avevano preso a schiaffi e lei avrebbe risposto che aveva fatto la stessa cosa.
*______*
Quanto sono perfida ♥
Ancora grazie a voi che leggete e recensiete :’)
Siete tutte sweetose °-° (?)
Si, vabbè, siete anche aapodfcnsdklbgviefksdwinbe.
Ok, basta.
Al prossimo :3