13/12/2011
4 recensioniLa storia è dedicata alle persone che più ho a cuore.
Scusate, il Natale è stata sempre la festa che ho amato di più.
Ma ogni anno che passa diventa sempre più triste.
Non odiatemi per questa fiction.
Amatela tanto quanto me.
Grazie a tutti.
E così sia.
Scusate, il Natale è stata sempre la festa che ho amato di più.
Ma ogni anno che passa diventa sempre più triste.
Non odiatemi per questa fiction.
Amatela tanto quanto me.
Grazie a tutti.
E così sia.
Avrebbe
dovuto smettere di sognare sotto l'abete enorme, cosparso di milioni
di luci, sfere dorate e rosso scarlatto. Non abbandonarsi in un puzzle
mai completato quale il significato di una festa. Fiocchi di neve
si intravedevano fuori dai vetri appannati, simili a piccoli fasci di luce
bianca, accasciarsi sul suolo come lacrime di Dio. La nascita di un
figlio sulla terra, assieme a miliardi di altri individui, tutti
uguali. Indifesi e senza coscienza, inconsapevoli della crudeltà
di ciò che noi chiamiamo mondo.
Chi siamo?
Perchè vivere sulla terra?
Sensazioni che straripano dal petto. Siamo creature di un Dio buono che ci dona fin dal primo respiro la volontà. La possibilità di farci del male deriva dall'opportunità di fare in egual modo del bene. Lui non può interferire sulle nostre scelte. Siamo manovrati da un destino che non possiamo controllare e di cui non conosciamo esattamente la fonte.
Incontrare il creatore.
Non credete di poter provare paura e orrore per chi può decidere della vostra esistenza?
Punirci con le catastrofi naturali non farà smettere questà tortura. Ci uccideremo a vicenda senza pietà.
Guerre.
Dolori.
Sangue.
La paura di spirare senza aver dato un senso alla vita che ci è stata donata.
-Cos'è il Natale?-
Suppliche e preghiere sussurrate al buio. Risposte mai ricevute. La solitudine imprigionata in una stanza chiusa, illuminata da quella luce fioca di un simbolo fievole e terreno di una felicità fuggevole. Foglie portate via dal vento invernale infiltratosi in una sciarpa consumata dal tempo.
Una famiglia uccisa dalla sofferenza di una società in degrado. Sorrisi falsi, regali scambiati per dovere, amore venduto per rispetto. Un bambino dallo sguardo luminoso che osserva ancora una stella cadente sulla sommità dell'albero addobbato.
Sognando.
Sorridendo.
Credendo che sarà sempre più bello ogni giorno che verrà.
La facoltà di sorprendersi mille e mille volte. Amare l'odore della terra bagnata. Gioire anche se fuori piove giocando da soli.
Ricordi sbiaditi.
Troppo lontani.
Speranze.
Utopie.
Un amore finito e mai cominciato per davvero, seppur ormai non esista più nulla.
Una notte scarna seppur calda e piena di emozioni positive.
Concedeteci un pianto.
Urla interiori.
L'anima ha bisogno di purificarsi.
-Buon Natale-
Lacrime sul viso di coloro che vogliono essere salvati da quest'eterna agonia a cui solo la morte darà fine.
Affido loro la forza di svegliarsi ancora la mattina.
Le lancette di un antico orologio a pendolo ancora scorrono.
Ora non fà più male.
Alzatevi da quest'abisso perchè è ora di prendere in mano decisioni, scelte, abbandoni.
Senza pentirsi e illudendo noi stessi ripetendosi che andrà tutto bene. Non c'è segno indelebile del nostro passaggio che rimarrà nell'universo.
Troppo grande per noi piccoli quanto deboli lucciole nella notte.
Anche quell'angioletto seduto e assorto in quell'albero di Natale lo sapeva.
La pace arriverà per tutti un giorno.
Sorridete allo strazio che vi circonda così come alla purezza che desiderate raggiungere.
Aggrappatevi alla certezza di poter contare su qualcuno.
Fidatevi.
Sbagliate.
Credete.
Questa è una preghiera nata per ispirazione.
Cresciuta dentro l'animo di un'unica anima.
Figlia di un'intera generazione.
Percui Dio.
Salvaci.
Amen.
Chi siamo?
Perchè vivere sulla terra?
Sensazioni che straripano dal petto. Siamo creature di un Dio buono che ci dona fin dal primo respiro la volontà. La possibilità di farci del male deriva dall'opportunità di fare in egual modo del bene. Lui non può interferire sulle nostre scelte. Siamo manovrati da un destino che non possiamo controllare e di cui non conosciamo esattamente la fonte.
Incontrare il creatore.
Non credete di poter provare paura e orrore per chi può decidere della vostra esistenza?
Punirci con le catastrofi naturali non farà smettere questà tortura. Ci uccideremo a vicenda senza pietà.
Guerre.
Dolori.
Sangue.
La paura di spirare senza aver dato un senso alla vita che ci è stata donata.
-Cos'è il Natale?-
Suppliche e preghiere sussurrate al buio. Risposte mai ricevute. La solitudine imprigionata in una stanza chiusa, illuminata da quella luce fioca di un simbolo fievole e terreno di una felicità fuggevole. Foglie portate via dal vento invernale infiltratosi in una sciarpa consumata dal tempo.
Una famiglia uccisa dalla sofferenza di una società in degrado. Sorrisi falsi, regali scambiati per dovere, amore venduto per rispetto. Un bambino dallo sguardo luminoso che osserva ancora una stella cadente sulla sommità dell'albero addobbato.
Sognando.
Sorridendo.
Credendo che sarà sempre più bello ogni giorno che verrà.
La facoltà di sorprendersi mille e mille volte. Amare l'odore della terra bagnata. Gioire anche se fuori piove giocando da soli.
Ricordi sbiaditi.
Troppo lontani.
Speranze.
Utopie.
Un amore finito e mai cominciato per davvero, seppur ormai non esista più nulla.
Una notte scarna seppur calda e piena di emozioni positive.
Concedeteci un pianto.
Urla interiori.
L'anima ha bisogno di purificarsi.
-Buon Natale-
Lacrime sul viso di coloro che vogliono essere salvati da quest'eterna agonia a cui solo la morte darà fine.
Affido loro la forza di svegliarsi ancora la mattina.
Le lancette di un antico orologio a pendolo ancora scorrono.
Ora non fà più male.
Alzatevi da quest'abisso perchè è ora di prendere in mano decisioni, scelte, abbandoni.
Senza pentirsi e illudendo noi stessi ripetendosi che andrà tutto bene. Non c'è segno indelebile del nostro passaggio che rimarrà nell'universo.
Troppo grande per noi piccoli quanto deboli lucciole nella notte.
Anche quell'angioletto seduto e assorto in quell'albero di Natale lo sapeva.
La pace arriverà per tutti un giorno.
Sorridete allo strazio che vi circonda così come alla purezza che desiderate raggiungere.
Aggrappatevi alla certezza di poter contare su qualcuno.
Fidatevi.
Sbagliate.
Credete.
Questa è una preghiera nata per ispirazione.
Cresciuta dentro l'animo di un'unica anima.
Figlia di un'intera generazione.
Percui Dio.
Salvaci.
Amen.
Auguri di Buon Natale.
Mitsuki Loveless
Mitsuki Loveless