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Autore: _Giuli_mars    13/12/2011    1 recensioni
Emily non è una ragazza come le altre non lo è mai stata. Lei vive per portare avanti i suoi ideali, per non essere schiacciata dal dolore che la circonda; lei vive per vincere la sua battaglia.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Le 17.00 arrivarono i fretta, ebbi solamente il tempo di ascoltarmi il cd 'A beautiful lie' e di prepararmi, senza pensare a nulla, facendomi scivolare addosso ogni canzone, portando con se ogni mio pensiero.. positivo o negativo che fosse.
Suona il campanello; sono arrivati tutti.
Mi affretto a prendere la borsa, mi infilo il giubbotto e scendo.

 
'Auguriiiiii Mars!' mi accolsero con un coretto.
 
Mi misi a ridere, amavo quel soprannome. Purtroppo tra i miei amici non c'era nemmeno un Echelon, quindi ogni volta che parlavo, ovvero quasi sempre di loro finivo per essere guardata male oppure per ricevermi un bel 'Ancora?!' o peggio 'Non hai altri argomenti?' quindi cercavo di evitare impossibile.

Ci diressimo verso il bar in centro per un aperitivo, parlammo del più e del meno e già dopo il secondo bicchiere abbiamo rischiato di farci buttare fuori dal locale, quella serata cominciava a piacermi! Non sono mai stata la tipica ragazza a posto che passava la sua esistenza soffocata dai limiti, io la passavo a distruggerli.

 
Per non ubriacarci completamente ancora prima di mangiare decidiamo finalmente di uscire da quel locale andando in pizzeria.
Il posto era abbastanza grande, al chiuso e con un'aria accogliente che con tavoli lisci di mogano e quelle pareti verdi decorate, che nonostante i colori freddi quell'abbinamento armonioso riusciva a tranquillizzarti e a farti sentire a tuo agio.
 
Dopo un po' di baldoria e finalmente a pancia piena era arrivato il momento dei regali, ed è risaputo che la pazienza non è di certo una mia dote. Forse perchè ero ubriaca, forse perchè mi hanno ricattata, mi sono ritrovata a supplicarli in ginocchio di darmi i miei regali che avevano accuratamente nascosto a mia insaputa.
Bella figura, tipico
Finalmente si decisero che la pena poteva finire e mi diedero i regali. Scartai il primo, con la carta di un azzurro accesso ed un piccolo fiocco argento sopra. Lo aprì e mi scese una lacrima.

'Grazie ragazzi, davvero'

'Te la metto?' rispose prontamente Sandro, guardandomi con i suoi grandi occhi verdi.

Gli sorrisi e mi mise la triad al collo.

 
'Ma allora quando parlo mi ascoltate!' dissi punzecchiandoli.
 
'No, ma ci hai talmente tanto ossessionati che non potevamo dimenticarcelo' Sara, la solita.
 
Corsi ad abbracciarla. Sapevo che era lei l'ideatrice di tutto.
 
'E ti dirò di più!'
 
Non era ancora finita.
 
'Abbiamo un'altra sorpresa per te! Spero solo che l'alcool non sia entrato completamente in circolo' guardava rassegnata il resto dei ragazzi.
 
Continuavo a non capire, ma amavo le sorprese, quindi mi si stampò in faccia un sorrisetto da ebete, tipico
La vidi andare a parlare con il cameriere, che le fece il segno di consenso, ero sempre più curiosa. Tempo di secondi che partì 'Closer to the edge'
Inevitabilmente urlai, ma mi accorsi che la sorpresa non era quella, la stavano cantando anche loro.. cantavano con me! Quelle uniche cinque persone che avevano deciso di rimanere al mio fianco avevano imparato quella canzone per me, non potevo non essere felicissima. Forse avevo sbagliato a pregiudicare quella festa, si stava rivelando davvero memorabile.
Finita CTTE mi accorsi di essermi completamente dimenticata dove mi trovavo, che c'era altra gente e che avevo cantato quella canzone come non mai, pretesi un abbraccio di gruppo e lì finì la serata. Dovevo essere a casa ad una certa ora, che come sempre era arrivata nel momento meno opportuno.
Li ringraziai uno ad uno per la meravigliosa serata, e mi diressi a casa. Non avrei mai dimenticato.

 
Mi sentivo bene, leggera, mi serviva una seratina del genere.
 
Varcai la porta di casa, i miei non erano ancora tornati. Dopo una doccia andai a letto ma non feci in tempo a prendere sonno che capii il significato di quel famoso presentimento che mi aveva divorato lo stomaco fino a qualche giorno prima.



                                                                                                                                                                                        Scusate il ritardo di 3 mesi prima della pubblicazione
                                                                                                                                                                                                                                                                                               Giuls.
  
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