Mi affretto a prendere la borsa, mi infilo il giubbotto e scendo.
'Auguriiiiii Mars!' mi accolsero con un coretto.
Mi misi a ridere, amavo quel soprannome. Purtroppo tra i miei amici non c'era nemmeno un Echelon, quindi ogni volta che parlavo,
Ci diressimo verso il bar in centro per un aperitivo, parlammo del più e del meno e già dopo il secondo bicchiere abbiamo rischiato di farci buttare fuori dal locale, quella serata cominciava a piacermi! Non sono mai stata la tipica ragazza a posto che passava la sua esistenza soffocata dai limiti, io la passavo a distruggerli.
Per non ubriacarci completamente ancora prima di mangiare decidiamo finalmente di uscire da quel locale andando in pizzeria. Il posto era abbastanza grande, al chiuso e con un'aria accogliente che con tavoli lisci di mogano e quelle pareti verdi decorate, che nonostante i colori freddi quell'abbinamento armonioso riusciva a tranquillizzarti e a farti sentire a tuo agio.
Dopo un po' di baldoria e finalmente a pancia piena era arrivato il momento dei regali, ed è risaputo che la pazienza non è di certo una mia dote. Forse perchè ero ubriaca, forse perchè mi hanno ricattata, mi sono ritrovata a supplicarli in ginocchio di darmi i miei regali che avevano accuratamente nascosto a mia insaputa. Bella figura,
'Grazie ragazzi, davvero'
'Te la metto?' rispose prontamente Sandro, guardandomi con i suoi grandi occhi verdi.
Gli sorrisi e mi mise la triad al collo.
'Ma allora quando parlo mi ascoltate!' dissi punzecchiandoli.
'No, ma ci hai talmente tanto ossessionati che non potevamo dimenticarcelo' Sara, la solita.
Corsi ad abbracciarla. Sapevo che era lei l'ideatrice di tutto.
'E ti dirò di più!'
Non era ancora finita.
'Abbiamo un'altra sorpresa per te! Spero solo che l'alcool non sia entrato completamente in circolo' guardava rassegnata il resto dei ragazzi.
Continuavo a non capire, ma amavo le sorprese, quindi mi si stampò in faccia un sorrisetto da ebete,
Li ringraziai uno ad uno per la meravigliosa serata, e mi diressi a casa. Non avrei mai dimenticato.
Mi sentivo bene, leggera, mi serviva una seratina del genere.
Varcai la porta di casa, i miei non erano ancora tornati. Dopo una doccia andai a letto ma non feci in tempo a prendere sonno che capii il significato di quel famoso presentimento che mi aveva divorato lo stomaco fino a qualche giorno prima.
Scusate il ritardo di 3 mesi prima della pubblicazione
Giuls.