14/12/2011
1 recensioniGli alberi mi scorrono accanto.
Corro incontro alla fine della guerra.
Se vincessimo questa battaglia, forse, potremmo ristabilire la pace. Il paese è distrutto dopo 47 anni di guerra. Io stesso combatto da 47 anni, ho visto l’inizio di tutto e adesso ne vedrò la fine.
Un ultimo combattimento in questo luogo, nel gheseng. Molti scontri si sono svolti qui dentro, ma molti altri sono avvenuti nelle città.
Basta, dopo di ciò non voglio più toccare le armi, non voglio più viaggiare con due pugnali e otto coltelli, voglio smettere di guardare tutti con diffidenza sapendo che tra la folla potrebbe aggirarsi una spia o un sicario.
Sono arrivato nella radura… al mio seguito c’è Maryellen, bella e fiera come sempre, sicura di avere la vittoria in pugno, è l’essere più forte e potente che conosca.
Siamo solo in due, ma possiamo bastare per ucciderli tutti, quegli esseri spregevoli che non possono essere chiamati uomini, poiché non lo son, sono anime dannata, condannate a vagare sulla terra alla ricerca della pace.
Siamo nel bel mezzo della battaglia, gli avversari si sono rivelati più del previsto, ma tra poco ci raggiungeranno gli altri.
I 4 nemici che stavo fronteggiando si accasciano a terra morti, sto per avventarmi su di un altro gruppo ma un rumore improvviso e inaspettato mi distrae, rumore di metallo che cade. Volto leggermente il capo, i 12 coltelli che Mary teneva sospesi sono a terra.
Non è possibile, ciò vuol dire che…
Mi giro e… la vedo, davanti al suo avversario, con un pugnale nero piantato nel petto.
«Ti amo!» è solo un bisbiglio ma io lo sento benissimo.
Un sussurro prima di cadere e andare incontro a quella parte della vita detta: morte.
Mia sorella è arrivata, iniziano a combattere, so che insieme a loro possiamo vincere.
Combatto contro il mio avversario, attorno a me il nemico è ormai stato sopraffatto.
Un pensiero prende corpo nella mia mente “La battaglia è vinta, mia moglie è morta”.
E allora…
Non paro il fendente mortale dell’essere che ho di fronte.
La guerra è vinta ma a che prezzo, i fondatori, i capi assoluti, sono morti.
Una ragazzina sta seppellendo Maryellen, è la figlia, Angels.
Molte lacrime bagnano il suo viso.
Ha solo 13 anni, sa combattere, ma sua madre non la mai lasciata scendere in battaglia. Depone sua madre e suo padre, Marcus. Poi sopra la loro tomba erige, grazie ai suoi poteri, una statua che raffigura 2 angeli, sono alti circa 4 metri e con le ali che si estendono per 6 metri l’una.
L’angelo donna è magnifico, i capelli sembrano morbidi e delicati, il viso dai lineamenti dolci e rassicuranti, e gli occhi fatti con due pezzi di madre perla che riproducono fedelmente quelli di Maryellen. Gli abiti scolpiti nella roccia, dei pantaloni di pelle e uno stretto corsetto di cuoio con della rifiniture.
Anche l’uomo indossa degli abiti di pelle e cuoio. Gli occhi rappresentati con due pietre nere e lucide di onice, i capelli corti e scompigliati.
In mano hanno dei pugnali finemente lavorati, uguali a quelli che la ragazza adesso porta attaccati agli stivali.
Quelli sono i suoi genitori e tutti li dovranno ricordare così, potenti e bellissimi.
Dei fiori viola sono deposti ai piedi delle statue e poi la ragazzina si allontana per raggiungere sua zia Elisabeth.
Intanto nel buio di quella notte senza stelle, poiché anche la natura è in lutto per la morte dei fondatori...
Nel punto dive c’è ancora la pozza di sangue di marcus...
Nasce un fiore.
In un’ora al centro di quel liquido sparso per tutto il campo si erige in tutta la sua bellezza una rosa bianca dai cui petali gocciola sangue.
Essa sarà chiamata “Ka Garielis Nahilinsg” “La rosa piangente"
Il mio angolino:
Grazie a chiunque legga questa storia. è la prima che scrivo.