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Autore: Spilled a cup of apple juice    14/12/2011    0 recensioni
La storia di Matt. Un ragazzo estraniato dal mondo,apatico e arrabbiato con l'umanità. Le cose cambiano in un giorno di pioggia, quando le sue scarpe calpestano per sbaglio un cd abbandonato sull'asfalto bagnato.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non riesco a trovare un senso a questi giorni tutti uguali, non riesco a trovare un senso alla mia vita. Ecco tutto. Sì,penso di aver perso qualsiasi motivazione. A casa,a scuola,con gli amici,con le ragazze -inesistenti- .
A casa i miei genitori mi danno dell'apatico. A scuola i miei professori sfogliano il mio quaderno di poesia e mi dicono: "Matt sei un po' depresso per avere la tua età!". Depresso? Beh non posso dargli torto,anche se appena mi è stata detta quella frase sono andato su tutte le furie.
Ti fanno incazzare queste cose. Ti fa incazzare quando la gente ti giudica, soprattutto ti fa incazzare quando sai che quel giudizio è vero.
Sì,sono un cazzo di depresso! Me ne sto tutto il giorno rinchiuso in casa  e al venerdì sera ,invece di uscire come tutti i miei coetanei, me ne sto piegato sulla scrivania a inventarmi qualche cazzo di storia.
Come dico sempre,sono uno sfigato depresso. E faccio deprimere anche gli altri,ecco perchè ho solo un amico che abita dall'altra parte del mondo. Chi vorrebbe stare con un ragazzo che non ride mai? Sono tutti amici quando si tratta di scherzare, ridere, fare a botte e farsi le canne. Però non si è amici se non appena ti molla la ragazza o,come nel mio caso, se sei depresso nessuno ti viene a consolare. Nessuno ti viene a cercare. Mi ricordo quando avevo dodic'anni. Avevo un sacco di amici, di quelli fighi anche -per quanto si possa esser fighi a dodic'anni- e ce ne stavamo tutto il giorno a guardare le ragazze. Loro mi raccontavano di averglielo già sbattuto davanti,neanche fosse un mazzo di fiori. Io li stavo sempre a sentire e ridevo come un imbecille,ma non ho mai provato niente di ciò che mi raccontavano. E nemmeno loro l'avevano mai provato,secondo me.
Va sempre a finire che i fighi sono soltanto gente comune che si inventa qualcosa di grandioso. S'inventa di aver scopato, si spruzza da testa ai piedi di colonia, e si veste come un figlio di papà. Son capaci tutti, forse anche io ne sarei capace se avessi i soldi per permettermi una Jaguar o uno di quei maglioni da fighetti.
Ecco un altro punto. Quando mi guardo in giro non vedo nessuna persona che si veste come me.Eppure non penso di vestirmi in modo particolarmente eccentrico o esagerato. Non me ne vado in giro con abiti firmati e da fighetti, ho sempre pantaloni strettissimi e magliette scure. "Sei un frocio, Matt! :mi gridano. Perchè dovrei essere frocio se mi vesto in questo modo? E perchè sono strano se ascolto musica che nessuno ascolta?
Tutti a rimbambirsi di rap,hip-hop e musica techno. Mi sembra d'essere l'unico della mia scuola che ha gusti decenti. Non che voglia vantarmi, ma se tutti insultano me anche io mi metto a insultare gli altri. Cosa ascolto? Ascolto punk. E basta. Tutto quello che ascolto è punk. Ho cominciato ad appassionarmi a questo genere a tredic'anni e da allora esiste solo punk per me.
punk,punk,punk. Quant'è figo il punk? La gente puo' dire quel cazzo che gli pare,e sotto puo' piazzarci una chitarra,un basso o una batteria. Si puo' suonare anche se non si sa suonare, anche se un assolo è una parola che non si conosce, e si puo' liberarsi di tutto. Si puo' mandare affanculo chiunque, dai politici a tua madre. E' l'unica mia valvola di sfogo. Mi aiuta quando sono incazzato,represso,frustrato.Cioè ogni giorno.
Ma è da un po' di tempo che non ho più voglia di ascoltare i Nirvana,per esempio. Mi deprimono,ancora di più di quanto non lo sia già. Sarà questa pioggia? Sarà che mi sto rendendo conto che la mia vita è uno schifo? E che tutti se ne sono accorti?
Matt lo sfigato.
Matt il depresso.
Matt il frocio.
Matt il coglione che ascolta musica arretrata.
Matt che è pieno di brufoli -mangio troppo burro d'arachidi-.
Ormai sono un fallito famoso. Tutti mi conoscono.Ma non ho una buona fama,anzi. Sono l'ultima persona a cui qualcuno si vorrebbe avvicinare,l'ultimo ragazzo che una ragazza vorrebbe baciare, l'ultimo ragazzo a cui stringere la mano,l'ultimo con cui farsi una birra al pub sotto casa e parlare di sesso.
Me ne sto sempre da solo,e scrivo,ascolto punk. Mangio burro d'arachidi. E' tutto quello che faccio,che so fare.
Scrivo da quando sono piccolissimo,prima scrivevo soltanto cazzate patetiche del tipo 'La storia della mia vita',a 7 anni.
Adesso se mi capita in mano un foglio,cominciano a frullarmi nella testa un sacco di storie.
Sono sempre storie fighe, forti. Sono sempre storie che parlano di alieni e di un ragazzo.
Sono sempre storie che parlano di cospirazioni e di segreti sul fondo dell'armadio.
E il protagonista è sempre qualche sfigato che non ha la credibilità di nessuno.
Una specie di mio alter ego,per intenderci.
Ma lo trovo liberatorio. Gli altri non hanno mai letto nulla di quello che scrivo.Non me ne frega un cazzo di farmi fare i complimenti e sentirmi dare un giudizio. La scrittura è l'unica cosa su cui posso non aver giudizio,e non intendo volerlo. Nessuno mi mette il voto e nessuno mi abbraccia per quello che nasce dalla mia penna. Solo io so che scrivo. Soltanto io e forse il mio cane.
Penso che scriverò fin quando non sarò sul punto di morire. Anzi,anche sul letto di morte mi metterò a scrivere qualche storia sugli alieni.
Perchè mentre scrivo mi svuoto di tutto, e lascio sulla carta anche la mia frustrazione. Perchè mentre scrivo mi dimentico di tutto il resto,e mi concentro soltanto su come render entusiasmante il mio racconto.
Nemmeno Kaen sa che scrivo. Non mi va di dirlo,non mi fido. Forse non se ne andrebbe in giro a dire: "Guardate cosa scrive Matt lo sfigato!", ma già che ci sono non lo dico nemmeno a lui.
Scrivo sempre alla luce verde di una lava-lamp.E' il mio oggetto preferito.Se ne sta sulla scrivania,silenziosa e tranquilla. Non mi dice nulla se fisso le sue bolle oleose per minuti interi, non è come le ragazze.
Le ragazze appena le guardi si fanno qualche film.
Oppure ti dicono di piantarla.
Ora parlo come un esperto,ma io di ragazze non ne so nulla.
C'è Emily, la famosa Emily.
Ma non mi va di parlarne neanche questa volta.
Mi sto particolarmente annoiando,quindi chiudo questo diario da froci e vado ad aprirmi una lattina di Coca.
Ci si sente.
  
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