. La mattina sucessiva, quando si svegliò il padre era giù
uscito per il lavoro..aveva un grosso carico di merci da trasportare e fino a
sera tarda non sarebbe rincasato.
Arrivato in classe si sedette al suo posto...la mattinata
passò tranquilla se non per gli inutili interventi della maestra Judy (quella
che il giorno prima lo aveva mandato dal preside) che non perdeva occasione di
richiamare Billie...ora mandandolo alla lavagna, ora chiedendogli i compiti,
ora riprendendolo perche aveva di nuovo la testa altrove. finalmente a
mezzogiorno la campanella della pausa pranzo suonò...ogni volta per Billie era
il solito problema, nessuno voleva stargli accanto...era considerato il solito
sfigatello della scuola..quello piccolino che deve subire le angherie degli
altri, quello discriminato per le sue condizioni economiche o per la madre che
si era risposata già per la seconda volta...
cosi arrivato nella mense billie prese il piccolo
vassoio di legno scuro... la cuoco gli mise un pure che era più simile a della
colla, della carne mal cotta ed un bicchiere d'acqua. Dopo di che billie si
voltò e guardò l'immensa mensa....i soliti gruppi: le maestre pettegole con il
preside, i fighetti della scuola con le loro "pupe", quelli più grandi,
i secchioni, i teppistelli...non c'era mai spazio per lui..e come al solito si
avvio verso l'angolino destro in fondo alla mensa, quello vicino alla grande
finestra che dava sul cortile. Dun tratto si fermò...vide che al "suo
posto" c'era quel ragazzino biondo del giorno prima...billie girò la testa
altrove alla ricerca di un altro posto in cui potersi sedere in solitudine
quando...
Mike:"hey muto!!! MUTO parlo con te! dai
vieni qui non ti mangio!"
non trovando altri posti liberi Billie dovette
accettare la proposta ed andarsi a sedere al suo tavolo con quel buffo ragazzo.
Inizialmente tra loro vigeva il silenzio ma, inaspettatamente, Billie si decise
a parlare...giocherellava con la forchetta e il pure di patate senza fissare
Mike negli occhi ma parlò:
Billie:"comunque non sono muto"
Mike che stava mangiando di buon gusto rimase a
bocca aperte a guardo billie che lo fissava con la coda dell'occhio. Mike aveva
spalancato la bocca incredulo e il boccone che aveva appena messo in bocca
ricadde nel piatto di plastica bianco.
Mike:" oh cristo! un miracolo! il ragazzo qui
ha parlato!" urlò Mike. Tutti si girarono dalla loro parte e si misero a
ridere...alcuni dicendo cattiverie altri prendendo in giro.
Billie:"Era necessario urlare???"
Mike:"U_U certo un miracolo è un miracolo.
allora bambino non più muto ce l'hai un nome??"
Billie:" Secondo te?? certo che ce l'ho. mi
chiamo Billie Joe...ma puoi chiamarmi Billie."
il domino corre sempre più veloce
Mike parlando con la bocca piena:" e dimmi
Billie, perchè ieri eri la dal preside?? che hai combinato??"
Billie"niente"
Mike"ahah certo dicono tutti così"
Billie leggermente infastidito rispose:" no
io non ho fatto proprio nulla. non ho parlato ecco la mia colpa!"
Mike:" scusa, non ti arabbiare"
tra loro tornò il silenzio..mike stava cercando
qualcosa da dire per riprendere la conversazione..nel frattempo Billie che
ancora non aveva toccato cibo, guardava fuori dalla finestra le verdi foglie
degli alberi danzare a causa di una leggera brezza...creando strane forme sul
terreno grazie ai raggi di sole.
Billie: " senti scusa..il fatto e che non
sono bravo a parlare ok?? è che non ho molti amici quindi a scuola passo la
maggior parte del tempo da solo. tutto qui"
Mike:" oh ti capisco..anche io sono poco
considerato qui dentro...beh se vuoi possiamo essere amici..io e te? Mike e
Billie! che ne dici?"
Bilie distolse lo sguardo dalla finestra scosse le
spalle e si limitò a dire "come ti pare"
nei giorni sucessivi parlarono molto, parlarono dei
loro hobby, di cosa gli piaceva e di cosa gli dava sui nervi...e si accorsero
così di avere molte cose in comune. il loro carattere no era totalmente
diverso...Mike anche se era di qualche mese più piccolo era forse più autonomo
di Billie che dal canto suo in concordanza che la sua corporatura era un
bambino davvero bisognoso di affetto...e l'unico affetto che aveva nella sua
vita, lo stava per perdere. ma la cosa che maggiormente li legava era la
musica...entrambi, si scoprirono appassionati di musica, Billie parò anche di
Andy a Mike, gli spiegò che era stato proprio lui a trasmettergli quella
passione ma Mike si accorse anche che ogni volta che parlava del padre lui
diventava triste...qualcosa nei suoi occhi cambiava così un giorno si decise a
chiederglielo...ormai si conoscevano da parecchi mesi ed erano diventati
davvero ottimi amici, inseparabili si potrebbe dire.
mike:"senti...non vorrei farmi gli affari
tuoi specie se è qualcosa che ti può far star male però magari ti posso
aiutare. allora...come posso dire...perhè quando parli di tuo papà diventi
sempre triste?? non sei obbligato a rispondere...puoi anche insultarmi se non
dovevo chiedere"
Billie, rimase per qualche istante in silenzio
pensando se era il caso di parlarne con qualcuno...aveva due strdae tenersi
tutto dentro ed affrontare così la malattia del padre da solo...come aveva
fatto sino ad allora oppure poteva parlarne con il suo unico amico in quella
scuola...l'unico che lo faceva sorridere, l'unico che lo faceva distrarre,
l'unico che li dentro sentiva vicino a se., poi di decise a rispondere
Billie:!"ecco vedi...magari è una
stupidaggine e sono io che mi faccio troppi problemi...a casa sembra quasi che
non importi a nessuno questa storia...mio padre sta male...molto male
Mike:" ma può guarire???"
Billie:"no...non può guarire. se ne stà
andando...mi sta lasciando solo"
Mike capi che era il caso di non parlarne ma fece
sapere all'amico che c'era anche lui..se mai avesse avuto bisogno qualcuno con
cui o su cui sfogarsi lui ci sarebbe stato...gli promise che sarebbe stato così
per sempre...e forse questa promessa la fece nel momento giusto perchè il
tornado stava per abbattersi sulla vita di Billie...non subito ovviamente ma il
tempo rimasto non era più molto....
Nei giorni sucessivi Mike conobbe anche questo
Andy...d anche a lui parve il padre migliore al mondo...il padre che lui non
aveva mai avuto..siccome non lo aveva mai conosciuto...se ne era fregato di lui
ancora prima che venisse al mondo...un incidente di percorso lo potremmo
chiamare e con la madre non era andata tanto meglio...infatti era una
tossicodipendente...cosi mike fu dato in adozione ad una famiglia alla quale
Mike era si affezzionato...ma il sapere che la sua vera famiglia non lo aveva
voluto lo feriva...
L'estate era giunta e passata.