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Autore: gm19961    14/12/2011    3 recensioni
"In realtà, non m'immaginavo di perdere tutto quello che le ragazze sognano. Ho perso i miei gioielli, i miei vestiti, non vivo più in una reggia ma in un appartamento londinese modesto. Dovrei essere davvero triste, ma non lo sono. Il mio cuore piange solo perché tu sei lì, io qui. Siamo così distanti eppure così vicini. Mi hai abbandonata, più di una volta. Ma ora so cosa devo fare e l'avrei dovuto capire fin dall'inizio. Questa volta non fuggirò ancora da te, John."
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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No need to be alone
No need to be alone
It's real love, it's Real
Yes, it's real love, it's Real”


Era vero, era proprio vero quello che aveva detto. Lei non riusciva a resistergli, starci staccata. Poteva fingere, ma invano. Tutto quello che aveva, tutto ciò che faceva l’attirava, la faceva sentire la ragazza più fortunata del mondo. Ma l’abbandono dell’anno prima, era stato qualcosa di straziante: chi lo sa, magari lui l’avrebbe rifatto, se ne sarebbe andato di nuovo.
- John, magari hai ragione, ma tu mi hai abbandonato, come posso fidarmi di nuovo di te?!-le urlò contro lei scansandoselo e alzandosi dal prato, risistemandosi la maglietta stropicciata. Lui si alzò ridendo e la ripresa tra le braccia.-Piantala, e smettila di seguirmi e tornare in continuazione! Fatti la tua vita, ciao.-disse lei scavalcando le buche del prato, andandosene con un gran nervosismo. Lui sorrise e la seguì di nuovo, e questa volta la prese in braccio, proprio come la prima volta.- John, mettimi giù! Questa volta ti sbatto in prigione per davvero!!-
-Amore, io non ti credo, non ci riusciresti! E poi io e te non abbiamo ancora finito!-disse lui portandosela sulle schiena senza fatica, mentre le si agitava nuovamente.- John, sei privo di originalità.-disse lei sorridendo di sfida.-Ah sì? Vuoi che ti butti nel fango questa volta?-sogghignò di lui.-Non osare.-
-Bene, io ti lascio andare se rispondi a questa domanda.-si fermò davanti alla pozza di fango. -Ossia?-
-Se mi dici che mi ami con sincerità non ti butto giù. Se invece mi menti, ehhh.. il marrone va di moda quest anno.-disse lui ridendo.-Sei simpatico come una spina nel fianco.-
-Allora?-disse lui impaziente, sorridendo ancora.-Mi da fastidio il fatto che tu ti goda a far soffrire le persone. Sei sempre sorridente, mi fai solo innervosire John, tu non hai un cuore, e in questo momento sì, ti amo, ma ti prenderei solo a sberle.-sospirò e si sentì essere posata a terra, in piedi, dolcemente. L’aveva lasciata andare e lui si staccò annuendo.-Sono un coglione, lo so. Io non sono bravo a fare l’innamorato, sono bravo solo a prendere in giro la gente o a portarmi a letto le donne, sono orribile, non son quello che i miei fan credono che sia. Sono un mostro e mi sorprende il fatto che tu non te ne stia già andando o che.. non mi abbia sputato addosso.-disse lui respirando rumorosamente, gli occhi stavano diventando piano piano lucidi. Non piangeva mai, ma era chiaro che era sul punto. Valerie s’impietosì. Si avvicinò a lui e gli mise la mano sulla guancia.-John i..io non volevo, mi dispiace.-disse lei mortificata abbracciandolo. Lui scosse la testa.-No, Val, hai ragione tu. Io sono così e questa storia non sa da fare. Hai ragione, contenta?-disse lui mordendosi le labbra.-Lennon, ascoltami bene, lo so che ti sembrerà impossibile, ma io credo che un giorno avremo il nostro lieto fine… non so come, non so quando,  ma avremo il nostro lieto fine. Non amerò mai nessuno quanto ho fatto con te, te lo giuro. Solo, almeno ora, amami un po’, ne ho bisogno..-disse lei con le lacrime agli occhi; si sentì stretta nuovamente da lui che posò il suo viso sulla sua spalla, e la coccolò un po’.-Lo farò, per lo meno, ora possiamo… ma poi? Poi che succederà?-
-Poi tu ti farai la tua vita e io la mia. Ecco cosa succederà.-John sorrise ironico e strofinò il suo naso contro il suo.-Sei drastica, amoruccio.-lei alzò le spalle.-Sono semplicemente realista, amore mio.-disse lei sorridendo.-Sai la Regina più bella del mondo, il mio istinto se lo sente.-
-E tu sarai la star più grande del mondo.-
-Lo sono già.-disse lui ridacchiando insieme a lei. -Eh.. uhm, lo sai che sei la prima ragazza a cui ho detto ti amo dopo non essermela scopata? Ci tenevo che lo sapessi..-disse lui sorridendole e sentendo le sue dolci labbra contro le sue.-Ora lo so e ne sono felice, John. Ma io sono una principessa e non posso.. scopare con chi mi pare, devo restare così come sono fino al matrimonio..-
-Quindi non si può?-disse lui fingendosi mortificato.-Mi sa proprio di no, caro il mio Johnny..-disse lei accarezzandogli i capelli.-Dannazione! Avrei voluto far l’amore con te!-disse lui roteando gli occhi al cielo.-Come scusa? Quindi per te questo non sarebbe stato solo.. ehm sesso?-disse lei incredula.-Quanto mostro credi che sia? Ovvio, no? Ti amo dopotutto, non sarebbe normale fare “solo sesso” con la persona che si ama, sarebbe un contro senso.-
-Lo sai che l’argomento m’imbarazza?-disse lei arrossendo e cercando di non guardarlo negli occhi. Lui sorrise  e le mise le mani in vita.-Forse perché sei ancora troppo piccola per fare una cosa del genere, no?-
-Ehy, io ho diciotto anni. Non sono piccola..-disse lei alzando un sopracciglio.
-Oh sicuro, e tu sai quanti ne ho io?-disse lui sorridendole.-Vediamo, ehm ventisette?-lui annuì. -Esattamente. Sono un po’ più maturo io di te.-
-Non direi affatto, io sono la più grande tra noi due!-confermò lei convinta.-Se lo dici te, cosetta.-
-Oh, ma la pianti di chiamarmi così?!-disse lei sbuffando. Lui si avvicinò alla sua orecchia piano piano, baciandogliela.-No, perché questo appellativo ti indica che tu sei mia e di nessun altro.-Valerie sorrise e lo prese per mano, guardandolo dalla testa ai piedi.-Da quando in qua sei diventato un hippie?-disse lei scherzando.-I Beatles sono così ora, nuovo look, un po’ più casual.. non trovi che sia ancora più bello?.. Sto diventando come Paulie.-scosse la testa divertito.
-Ma no, dai. Stai bene, però tu promettimi che non ti farai crescere troppo i capelli, e odio gli uomini con la barba. Il mio futuro marito ha i baffi, fa schifo.-disse lei arricciando le labbra e John fece spallucce.-E’ fortunato ad avere uno schianto come te al suo sfianco e poi riprendiamo il discorso di prima.-la prese per mano e iniziò ad incamminarsi di nuovo verso la solita fontana.-Cioè?-chiese lei iniziando ad oscillare le loro mani unite avanti e indietro.-Il fatto di stare che tu non possa stare insieme a te in quel senso.-
-John non si può avere tutto!-disse lei ridacchiando e lui fece spallucce.-Non è giusto, e basta. Sono per la pace a l’amore, e tutto ciò che ho fatto con te non è stata una gran pace e di sicuro non ho fatto l’amore con te, quindi ho fatto l’esatto contrario del miei principi.-disse lui fermamente convinto baciandole la mano.-Non ti facevo così.. intelligente.-
-Cosetta io sono un uomo pieno di sorprese.-lei si mise a ridere scuotendo la testa.-Ceeerto, ovviamente. Ma ora portami dai tuoi compari, sono ore che mi staranno aspettando.-
E la reazione della principessa alla vista dei restanti Beatles fu grandiosa: corse incontro ai ragazzi, abbracciandoli. Diede un bacio sulla guancia a tutti e tre e rise alle battute che Paul le aveva lanciato.-Mi siete mancati..-disse lei sorridendo, rimanendo al fianco di John. -La trovo raggiante, sua Altezza.-disse Paul inchinandosi. John gli lancia un’occhiataccia.-Oh oh, John è geloso.-disse Ringo sorridendo sguaiatamente.-Ringo! Non dire sciocchezze e .. stai benissimo con quel nuovo look! Sembri un uomo più maturo! E George, beh sei cambiato parecchio… ma in meglio!-disse lei riabbracciando entrambi. Paul si schiarì la voce per attirare l’attenzione –come sempre- su di sé.-Oh anche tu Paul, anche se non sei cambiato molto, sei sempre uguale!-
-Vuoi dire che sono monotono?! Cioè BRUTTO?-urlò lui disperato. Valerie sbarrò gli occhi.
-No, intendevo, stai bene ma sei sempre te... .-gli fece l’occhiolino e si sentì stretta la mano dalla presa ferrea di John. -Sapete mi vien da piangere al solo pensiero che tra pochi giorni sarò Regina e non vi potrò vedere più.-
-E chi lo dice? Magari ci rivedremo molto presto.. chi lo sa.-disse George sorridendole.-Non so, sarò impegnata a dirigere.,. questo paese di matti.-ci rise su ma alla fine stava piangendo dentro. John le accarezzò la mano e gliela strinse ancor di più. Si morse il labbro, tra poco dovevano andarsene, l’incontro questa volta non sarebbe durato in eterno.
-Devo parlarle un momento, aspettatemi qui.-disse lui serio, trascinandola nel giardino nuovamente, sotto un albero di pesco.-Che succede John?-disse lei preoccupata, con una gran tristezza negli occhi.-Non ce la faccio, ho cercato di contenermi, ma non ora non ce la faccio. Sarò pure uno perdente, ma ora mi metto a piangere per davvero, cosetta. Dio, piangere per una ragazza, mi ero ripromesso di non fare mai una cosa simile.-disse con gli occhi lucidi e stringendola a sé. -John, per l’amor di Dio, almeno tu.. non piangere.-disse lei  ridendo e iniziando a far scendere dei lacrimoni sulle sue guance.-Mi mancherai, stupido di un Lennon!-singhiozzò lei. Lui portò le mani sul suo viso e la baciò di nuovo, sorridendole e sospirando.-Anche tu, cosetta. Fai la brava.-disse lui staccandosi da lei e lasciandole la mano.-Ora vado, dirigi bene questo posto e .. e..- Valerie fece cascare dagli occhi nuove lacrime e le asciugò con il braccio, fingendo di esser calma.-..e ti amo, per davvero.-disse baciandole la fronte.-O..okay, tu invece non fare il cretino e fai sognare tutti con la il tuo talento, d’accordo?-lui annuì e le fece un gesto con la mano, in segno di saluto e alla fine… se ne andò. Valerie in lontananza gli altri tre Beatles con la mano e li vide salire in auto, andandosene via. John tirò giù il finestrino e si sporse con il viso. Lei era lì in piedi, a braccia conserte. Non poteva lasciarlo andare, ma doveva. L’auto si mise in moto e Valerie, senza pensarci, con i suoi pantaloncini corti e maglietta attillata iniziò a correre come una matta verso l’auto nera sempre più lontana, ma i cancelli si chiusero per evitare il passaggio ai giornalisti. Si fermò, in piedi, e si portò le mani al viso. Se ne era andato via, questa volta, per sempre. Ma per la prima volta si sentì salvata, si sentì davvero amata da lui. Era un qualcosa di impossibile, la loro storia, così bizzarra e così strana, chissà se avrebbe avuto un lieto fine..
-Mi mancherai, Valerie.-disse guardando fuori dal finestrino, chiudendo gli occhi e sospirando. Paul gli accarezzò la spalla, senza pensarci. Non lo aveva mai visto in quello stato e poi, John aveva bisogno almeno degli amici per andare avanti.-Ehy, sono sicuro che la rivedrai.-disse Paul sorridendogli. John si girò verso di lui, con uno sguardo spento e sorrise forzatamente.-No, ti sbagli. Ma dopotutto non fa male sognare, non credo che sia l’unico a sognare un qualcosa di impossibile. Ma ora non voglio più pensarci,,.-l’amico annuì e nel silenzio i Beatles ripresero i loro innumerevoli impegni e fecero sognare nuovamente il mondo con le loro travolgenti melodie. Mentre Valerie doveva compiere il passo più temuto, il passo a cui era obbligata a fare: donare il proprio corpo e anima a un uomo sconosciuto.
Fare il proprio dovere in opposizione ai propri sentimenti certe volte è il rischio più grande da correre. Lo amava ma non poteva consumare questo grande amore con John, e si sentiva triste per questo, si sentiva completamente vuota, priva di emozioni. Vedorlo fuggire per la seconda volta da lei, era la cosa che le fece sgretolare ancora di più il cuore. Ma i due avrebbero avuto il loro lieto fine, alla fine di tutto, è l'amore che vince.
 
 
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Non ho molto da dire, sto piangendo senza motivo X°°D
Spero solo che vi piaccia questo capitolo :’)
Dedicato alle mie Donne di EFP, a tutte, nessuna esclusa <3
Un bacio,
gm19961

   
 
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