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Autore: Aly Black    14/12/2011    7 recensioni
Rieccomi con una nuova storia, tratta sempre di un episodio dell'infanzia di Sirius! Spero possa piacere leggete e mi raccomando sprecate qualche minutino per lasciare qualche commentino! :-D ciao!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Orion Black, Regulus Black, Sirius Black
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Ringrazio sempre la mia beta Crazy_k che ha avuto la pazienza di corregermela, a EmilyBlack28 per aver letto la mia storia precedente e per essere come me una fans dei fratelli Black e LilyMercury che mi ha messo addirittura fra gli autori preferiti thank so much!
Ringrazio pure le 68 persone (secondo il sito) che hanno letto la mia storia.


Christmas, love and a sweet black fox.



Natale era alle porte. La grigia Londra era ricoperta da bianca e soffice neve. Tutto era candido; i tetti e i balconi delle case, i parchi-gioco, le strade, le fontane… Una perfetta immagine da cartolina.


Due bambini in particolare osservavano il paesaggio dalle grosse vetrate del soggiorno di una bella casa. Sirius e Regulus Black adoravano il Natale, sembrava che quell’atmosfera di gioia e pace riuscisse a scalfire la rigida e fredda maschera della famiglia Black. Quell’anno inoltre, il venticinque avrebbero pranzato tutti insieme a casa di Alphard, il fratello di Walburga. Alphard era uno dei pochi Black che si differenziavano dal resto della casata. Sorrideva sempre e aveva sempre una parola o un gesto gentile verso i propri nipoti. Oltre al vecchio caro zio Alphard, anche Melania Black, nonna paterna dei piccoli, persona gentile con la passione della musica, era invitata al ricevimento e questo non poteva che far piacere ai bambini.
Quell’anno Natale si prospettava allegro e sereno. In poche parole, un vero Natale.
I due fratelli, intenti a guardare attraverso i vetri freddi della finestra, i piccoli fiocchi di neve che, lenti, scendevano dal cielo, furono chiamati in soggiorno dalla padrona di casa nonché intransigente madre.


Walburga Black era una donna bellissima, con lunghi capelli neri come la pace, la pelle chiara e occhi di un particolare grigio azzurro tipico di tutti i Black. Tuttavia il suo aspetto fisico non riusciva a colmare la steppa desolata che aveva al posto del cuore. Era, infatti, una donna rigida e particolarmente ligia alle regole, non permetteva ai suoi figli un comportamento da sconsiderati, non gli permetteva di essere bambini, si preoccupava solo che potessero presto diventare ottimi capifamiglia.
In soggiorno, l’altera signora Black informò la sua progenie del programma previsto per il pomeriggio; acquisti a Diagon Alley. Prego quindi i figli di essere puntuali e così, dopo pranzo, Sirius e Regolus erano pronti per uscire. Dietro le loro espressioni neutre e distaccate covavano entrambi un profondo entusiasmo per la gita sotto la neve! I piccini si ritrovarono presto a pensare che magari, se la loro madre si fosse distratta per qualche minuto, loro avrebbero potuto anche riuscire a giocarci un pochino.


Si smaterializzarono nel centro della Londra magica.
Appena arrivati i due fratelli non riuscirono a trattenere un sorriso gioioso che si aprì spontaneo sui loro volti, distendendo le giovani labbra e scoprendo i denti piccoli e bianchi. La neve ricopriva ogni cosa, ogni via era illuminata da una moltitudine di luci colorate, nugoli di fatine luccicanti volavano intorno a grandi abeti decorati con cura e precisione, c'era perfino un piccolo coro che cantava le tipiche canzoni natalizie in mezzo alla piazza e piccole bancarelle che affollavano ancora di più il passaggio, vendendo articoli magici e non. Il posto era davvero molto frequentato e per questo non fu strano che, passeggiando tra tutta quella gente, i Black incontrassero un'altra nobile famiglia purosangue molto antica, i Potter.


L'unico figlio di Dorea e Charlus Potter* aveva l'età di Sirius ma, a differenza del maggiore dei Black, James era terribilmente chiassoso e scatenato. Continuava a puntare il dito a destra e sinistra, indicando ai propri genitori questo e quello. I signori Potter si limitavano a dispensare grandi sorrisi al piccolo e lo esortavano a continuare a camminare.


Walburga si trattenne qualche minuto a conversare con i nuovi arrivati per informarli della consueta festa natalizia organizzata dalla società purosangue di Londra. Mentre gli adulti chiacchieravano tra loro seguiti a ruota da Regulus e James, Sirius senti un flebile guaito provenire da un vicolo vicino. Stando attento a non farsi notare, il piccolo entrò nel vicolo accorgendosi che il rumore proveniva da una scatola aperta contenente al suo interno una coperta e un piccolo cagnolino che piangeva, probabilmente per il freddo. Sirius sentì stringersi il cuore a quella vista, così si avvicinò e cominciò ad accarezzare il cucciolo per calmarlo ed avvolgerlo così nella coperta senza problemi, nascondendolo infine sotto al mantello e tornando, prestando la massima attenzione, dagli altri. Fortunatamente nessuno pareva essersi accorto della sua breve assenza e il bambino prego affinchè il suo nuovo piccolo amico non si mettesse ad abbaiare d’un tratto.


Quel giorno sembrava che la buona sorte sorridesse al giovane Black che riuscì ad arrivare sano e salvo insieme all’animale nella sua camera.
Giunti sani e salvi tra le mura della cameretta, il bimbo depose il cane sul letto e si mise ad osservarlo attentamente. Non era un esperto di cani ma supponeva che il suo fosse nato da poco, era piccolo e magro, qualcuno doveva averlo abbandonato. Non conosceva la razza ma doveva esserci un libro nella biblioteca di suo padre, sarebbe andato dopo a controllare perché in quel momento doveva assolutamente procurarsi del cibo per il nuovo membro della famiglia.
Con attenzione infinita chiuse la porta della camera dietro la sua schiena, accertandosi che il cane fosse ben comodo sul materasso. Scese le scale e si diresse in cucina dove riuscì ad arraffare un minimo di cibo per poi tornarsene da dov’era venuto. Mentre risaliva gli ultimi gradini che lo dividevano dal pianerottolo notò con sgomento suo fratello che osservava la porta di camera sua con fare perplesso...


"Cosa c'è Reg?" chiese Sirius al fratellino.
"Dalla tua camera provengono strani rumori...che succede Sir?"
Sirius non sapeva cosa dire, era quasi certo di potersi fidare di Regulus ma, se messo davanti ai rimproveri di Walburga, sarebbe stato davvero in grado di non parlare? Il suo istinto gli diceva di si. "Vieni Reg, però devi giurarmi che non lo dirai né a nostra madre né a nostro padre"
Il fratello, curioso di sapere cosa il maggiore volesse fargli vedere, giurò di non dire niente a nesusno. Sirius aprì la porta e il cucciolo che prima era intento a giocare con la coperta sopra il letto, appena lo vide gli corse incontro scodinzolante. Regulus era senza parole, suo fratello aveva un cane!
Mentre giocava col cagnolino, Sirius raccontò di come l’avesse trovato e insieme, dopo aver consultato la biblioteca, i due chiamarono il piccolo cucciolo Foxy Black, poiché era un piccolo volpino dal pelo nero e luminosi occhi verdi, in più essendo essere due Black anche il loro cagnolino doveva far parte della famiglia!


Riuscirono a tenere il cucciolo nascosto ai genitori per una settimana. Bhè… In verità riuscirono a tenerlo nascosto solo alla madre perchè Orion Black era infatti partito per un viaggio di lavoro.
Per somma disdetta, la fortuna abbandonò presto i due.
Mentre i fratelli erano intenti a giocare con il loro nuovo amico a quattro zampe, il padre dei ragazzi irruppe all’improvviso nella camera. I piccoli si ammutolirono di colpo. Gli occhi di Orion erano puntati sulla piccola palla di pelo che lo guardava scodinzolando.
"Da dove proviene questo?" chiese il capofamiglia ai figli indicando il cane.
Il piccolo Sirius raccolse tutto il coraggio di cui era dotato e rispose: "L'ho trovato io sotto la neve… Non potevo lasciarlo lì! Sarebbe morto di freddo!”
Sulla stanza scese un silenzio cupo, interrotto solamente dall’ansimare del cucciolo.
"Walburga lo sa?" domandò infine Orion con sguardo severo.
I piccoli si spaventarono e corsero incontro al padre con le lacrime agli occhi.
“Non glielo dire!"
"Gli farà del male!"
"Per favore padre!"
Grossi lacrimoni scendevano lungo le guance paffute dei due. Regulus aveva preso in braccio Foxy, Sirius restava aggrappato alle gambe del padre implorandolo tra singhiozzi e frasi sconnesse.
Orion fissò i figli sospirando.
“Non dirò a vostra madre del cucciolo ma non può restare. Regulus dammi il cane, me ne occuperò io"
A quel punto non c'era più nulla da fare. I bambini consegnarono il volpino e rimasero a guardare il loro padre che usciva dalla stanza con espressione illeggibile.


Era passata circa una settimana da quando i giovani Black avevano detto addio al loro cucciolo e Natale era arrivato. Sirius e Regulus se ne stavano seduti composti nella lussuosa macchina presa a noleggio dal padre, sarebbe stato più comodo materializzarsi ma era stato deciso un viaggio alla babbana.
La casa di Alphard distava circa mezz'ora dal centro della Londra non magica.
Durante l’intero viaggio Walburga ricordò innumerevoli volte ai figli come si aspettava che loro si comportassero in un occasione del genere.
Arrivati a destinazione i piccoli, per primissima cosa, si recarono a salutare lo zio che li accolse con un sorriso e con un abbraccio, felice di rivederli. Dopo pranzo giunse il momento di scambiarsi i doni ma nonostante tutta l’allegria che permeava l’aria in quel momento, Sirius era triste. Stava pensando al suo cagnolino, tutto solo e sperduto chissà dove, e, voltandosi a guardare suo fratello, il piccolo poté intuire che non era l'unico ad essere in pensiero.
Notando l’espressione tirata dei nipoti, Alphard sorrise e invitò i fratellini a seguirlo per mostrar loro una cosa. Nel secondo salotto della grande villa dello zio gli attendeva una grande sorpresa. Al centro della stanza, in una comoda cuccia imbottita di cuscini e coperte, stava acciambellato il loro amato Foxy Black! Orion aveva affidato il cane alle cure dello zio in modo che quando i figli si fossero recati a far visita al parente, avessero potuto giocare con il cucciolo.
Sirius e Regolus giocarono per molto tempo con i loro amico prima di tornare nel salone principale.
Sirius lascià il fratello nelle mani delle cugine e si fiondò a cercare il padre. Fregandosene altamente dell'educazione, si arrampicò in braccio al genitore, gli gettò le braccia al collo e gli sussurrò dolcemente all'orecchio: "Grazie, ti voglio bene papà"
Orion ricambiò l'abbraccio prima di farlo scendere e rispose a sua volta: "Ti voglio bene anch'io Sirius"


Nove anni dopo....


"Allora Sirius hai deciso quale sarà la tua forma da animagus?" chiese James all'amico.
"Si, un cane nero..." rispose Sirius sorridendo al cielo..



 Fine

* ho letto da qualche parte che dovrebbero esseri i nomi dei suoi genitori... Che me lo lasciate un commentino? Pleaseee!!!
 



 

  
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