Camminavo spedita, avevo preso la mia decisione, a malincuore ovviamente, ma sapevo che era la cosa migliore.Non per me certo ma almeno il resto della mia famiglia sarebbe stata felice, anzi quasi tutta

-e così te ne vai- mi bloccai all’improvviso, non avevo la forza di girarmi, la sua voce carica di disprezzo aveva ormai rotto il mio cuore già frantumato

-sai che è la cosa migliore- non rispose subito, sperai se ne fosse andato ma non fu così dopo un po’ mi prese un braccio e mi girò, finalmente lo vidi, bello come sempre, con quei suoi capelli sempre arruffati

-migliore per chi Dominique? Per te è migliore? Se per te è migliore allora mi hai preso in giro per tutto questo tempo- lo guardai negli occhi e le lacrime iniziarono a formarsi sui miei occhi già lucidi, mi ritrovai a balbettare

- James io.. no … tu sai … non potrei mai … -

-allora perché vuoi andartene, dimmelo Dominique, io non sarò felice, tu non sarai felice, perché?-

-la nostra famiglia, credi che riuscirei a sopportare le occhiate disgustate di tutti i nostri parenti?- a quel punto iniziai ad urlare, non sapevo nemmeno perché ma lui mi imitò

-credi che a me non interessi? Beh ti sbagli a me interessa molto, ma io sono disposto anche ad avere contro tutta la famiglia per te, sarei disposto a tutto per te, perché ti amo, ma tu no -

Udendo queste parole non ce la feci più, le gambe mi cedettero e mi ritrovai per terra sul prato bagnato della Tana, iniziai a piangere mentre le mie lacrime si mischiavano con la lieve pioggerellina estiva che aveva appena iniziato a cadere

-io non sono come te, non sono coraggiosa come te, non sono una Grifondoro come te, io ho paura James, non riuscirei a farcela da sola contro tutta la mia famiglia- dissi queste parole in un sussurro ma James riuscì a capirle comunque, si inginocchio davanti a me e mi prese le mani, mi fece alzare lo sguardo e mi guardo negli occhi

-non sarai mai sola Dominique, ci sarò io, staremo insieme, per sempre-

A quel punto gli gettai le braccia al collo, continuando a piangere, lui mi strinse forte, come se avesse avuto paura che potessi lasciarlo da un momento all’altro

-promettimelo- riuscii a sussurrargli all’orecchio

-per sempre-

E in quel momento capiiche  non mi importava della mia famiglia, non mi importava se aveva iniziato a piovere molto più forte e noi due ci stavamo bagnando, ora non mi importava niente, eravamo solo io e James,con la nuova consapevolezza che sarebbe durata per sempre