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Autore: Guinevere_90    14/12/2011    3 recensioni
Seconda classificata nella sezione "Young" e undicesima nella classifica generale al contest "Aspettando Pottermore" di SeleneLightwood e Wynne_Sabia.
Missing moment sul momento in cui Hermione riceve la lettera per Hogwarts, il giorno del suo undicesimo compleanno!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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erba

Il profumo dell’erba

 

 

 

 

 

Quell’anno l’autunno tardava ad arrivare, e le foglie degli alberi che in quel periodo di solito si tingevano delle calde sfumature del castano e del giallo rilucevano ancora di un vivido verde attraversato dai raggi del sole.
Le strade, che in quella stagione erano di norma ricoperte da ampi tappeti di foglie erano ancora ben sgombre, ed i bambini del quartiere potevano godersi gli ultimi giorni delle vacanze estive correndo con le loro biciclette lungo le vie assolate.

Nonostante l’aria di spensieratezza che si respirava in quel giorno di metà settembre, c’era qualcuno che era decisamente contrariato dagli schiamazzi festosi degli altri bambini.
Una ragazzina dai capelli crespi e piuttosto disordinati sedeva sul piccolo spiazzo erboso davanti all’ingresso di una graziosa abitazione dai muri di un tenue color lilla, alla fine del lungo viale di case.
Aveva sul volto un’espressione decisamente corrucciata, e l’aria di chi darebbe tutto per una pioggia improvvisa che avrebbe costretto tutti quei mostriciattoli schiamazzanti tra le mura delle proprie abitazioni.

 La ragazzina sospirò rassegnata, e posò lo sguardo sul voluminoso libro di storia preso in prestito il giorno prima dalla biblioteca.
Cercò di concentrarsi sul testo, escludendo il fastidioso rumore del quartiere e rifugiandosi nella piccola bolla silenziosa che si creava intorno a lei quando si immergeva nella lettura.

 Ma uno strillo acuto interruppe bruscamente la magia di quel momento, ed Hermione, visibilmente seccata, alzò la testa dal suo libro.
Uno dei bambini più piccoli era caduto dalla bicicletta, e stava ora invocando a pieni polmoni la madre.
Mentre questa, una signora grassoccia sulla quarantina, prendeva in braccio con mille moine quella piccola peste del figlio, Hermione notò qualcuno fermo all’inizio della via.

Era una ragazza, di forse vent’anni.
Si guardava intorno con grande attenzione, e sebbene fosse vestita in modo assolutamente normale (un paio di jeans ed una maglietta color lavanda) dava l’impressione di essere straordinariamente fuori luogo.
Ignorando i bambini che schiamazzavano intorno a lei, proseguì lentamente lungo la fila di case, fermandosi a controllare il numero civico di ogni abitazione come se si aspettasse che da un momento all’ altro le cifre potessero cambiare di posto.
Ripeteva questo bizzarro rituale ad  ogni casa, tanto che Hermione non poteva trattenersi dal fissare la ragazza con crescente curiosità.
Giunta ormai verso la fine della strada, la ragazza si accorse di essere osservata: per un attimo sostenne lo sguardo di Hermione, poi si voltò per qualche secondo verso i bambini che correvano in sella alle loro biciclette.
Il suo sguardo tornò a posarsi nuovamente su Hermione, e le sue labbra si aprirono in un ampio sorriso.
Percorse con passo svelto i pochi metri che la separavano dalla casa color lilla (numero civico 27) e si fermò davanti alla bassa fila di siepi scure che separava il marciapiede dallo spiazzo erboso su cui era seduta Hermione.

 

«Ciao» disse, sorridendo « Tu devi essere Hermione.»

La ragazzina la osservò. Solitamente non dava confidenza agli estranei, ma c’era qualcosa in questa insolita ragazza che le ispirava fiducia.
«Perché fissavi i numeri civici?» – chiese Hermione, sentendosi un po’ stupida.
Il sorriso della ragazza non si scompose. « Beh sai, controllavo che fosse tutto in ordine. Non bisogna mai dare nulla per scontato. Le cose a volte tendono a cambiare di posto con una velocità sorprendente.»
Hermione alzò un sopracciglio, piuttosto dubbiosa. Quella ragazza dava l’impressione di essere un po’ tocca.
«Comunque  io sono Dafne» continuò la ragazza «e vengo da un posto molto speciale. Si chiama Hogwarts.»
Anche se non l’aveva mai sentito prima, quel nome piacque molto a Hermione. Aveva un bel suono. Quasi magico.

 «E’ una scuola»  spiegò la ragazza, frugando per qualche istante nella borsetta che portava a tracolla  «e ho qui per te una lettera da parte della Vicepreside. Almeno, dovrei.»
Dafne rovistò nella borsetta con una certa foga, come per spostare cumuli e cumuli di oggetti.
« Ovviamente quello che cerchi è sempre  in fondo…» mormorò contrariata. Borbottò un paio di parole che Hermione non riuscì a capire, e subito dopo Dafne estrasse dalla borsa una busta un po’ stropicciata.
«Eccola qui»  disse sollevata  «Anche se forse dovrei mettere un po’ in ordine là dentro… »
«Sei un’insegnante?» La interruppe Hermione.
«Diciamo che sono una specie di assistente» – rispose Dafne continuando a sorridere.
Aveva dei denti bianchissimi, tutti dritti e regolari. Hermione provò una fitta di invidia: i suoi denti assomigliavano più a quelli di un castoro, ed in più doveva portare l’apparecchio tutte le notti.

 «I tuoi genitori sono in casa? Ho molte cose di cui parlare con loro» disse, ammiccando ed agitando la lettera « E con te.»

 

*

 

 

Hermione era tornata a sedersi sul piccolo spiazzo d’erba davanti all’ingresso.
Nulla sembrava essere cambiato: il sole che iniziava a tramontare oltre il comignolo più alto era lo stesso di poche ore prima, così come i bambini schiamazzanti le cui grida risuonavano ancora lungo la strada.
Solo il libro che Hermione stringeva tra le mani era diverso.
La ragazzina fece scorrere lentamente le dita sulle lettere dorate del titolo: “Storia di Hogwarts”.
Era stata Dafne a regalarglielo (dopo aver frugato per un bel po’ nella sua borsetta).
«Qui c’è scritto tutto su Hogwarts» – aveva detto – «ma proprio tutto. Non è decisamente una lettura leggera» aveva continuato «anzi, non ricordo che nessuno dei miei compagni di classe sia mai riuscito a finirlo... »
Il libro della biblioteca era rimasto sul tavolino del salotto: mai prima di quel giorno Hermione aveva iniziato a leggere un libro lasciandone un altro a metà.
La ragazzina aprì con delicatezza il vecchio volume: la costa protestò scricchiolando sonoramente, come se nessuno ormai lo aprisse da parecchi anni.
Le pagine, un po’ ingiallite dal tempo, frusciarono delicatamente come mille sciarpe di seta sprigionando il loro profumo inconfondibile, tanto caro a chi ama i libri.

 Hermione chiuse gli occhi, ed inspirò profondamente.
Il profumo delle vecchie pagine e dell’erba appena tagliata le riempirono le narici, imprimendo per sempre nella sua memoria la magia di quel suo undicesimo compleanno.

 

 

 

***

 

 

 

NDA: Eccomi! Allora, per questo contest dovevamo scegliere un personaggio ed un prompt (i miei erano rispettivamente Hermione Granger ed erba).

 Ho pensato di scrivere del momento in cui Hermione riceve la sua lettera per Hogwarts: come prompt ho pensato all’erba perché nel Principe Mezzosangue scopriamo che uno degli odori che Hermione ama di più al mondo è il profumo dell’erba appena tagliata. Ho pensato a quali momenti potessero essere collegati questi profumi che lei sente, ed ecco quindi che me ne sono uscita con questa storia della lettera per Hogwarts.

Dato che Hermione è di famiglia Babbana, doveva andare qualcuno da lei e dalla sua famiglia per spiegare la situazione: ho pensato a Dafne come una ragazza diplomata da qualche anno, nata in una famiglia di maghi ma con una grande passione per il mondo dei Babbani (una sorta di Arthur Weasley al femminile!  E che ovviamente ha studiato Babbanologia).

Ho inserito poi alcuni elementi che facessero capire ad Hermione che Dafne non era esattamente una ragazza come le altre, come il fatto che fissa i numeri civici come aspettandosi che le cifre si spostassero, o che fruga in questa sua borsetta che sembra contenere molte più cose di quanto le sue dimensioni facciano pensare (ovviamente ho preso l’idea dalla famosa borsetta di perline che compare nel settimo libro!).

 

Santo cielo che nota lunga XD

 

Allego i giudizi =)

 

Parte di Wynne_Sabia:

Grammatica: 8,2/10
- 0,2 punti per un errore di punteggiatura: “tardava ad arrivare, e le foglie” essendoci la “e”, e non essendoci la necessita di evidenziare il distacco, la virgola non era necessaria
- 0,4 punti per un errore di punteggiatura: “che in quel periodo di solito si tingevano delle calde sfumature del castano e del giallo” questa frase è un inciso, quindi andava inserita fra due virgole
- 0,2 punti per un errore di punteggiatura: dopo “da ampi tappeti di foglie” ci voleva una virgola per chiudere l'inciso
- 1 punto per un errore di punteggiatura: lo stesso di prima “decisamente corrucciata, e l'aria” “sospirò rassegnata, e posò” “dalla bicicletta, e stava” “attenzione, e sebbene” “a capire, e subito dopo”
Stile e Lessico: 9/10
Lo stile non è affatto malvagio. Fai delle belle descrizioni e mi piace il modo in cui sai descrivere i particolari. Purtroppo la punteggiatura non ti ha aiutata nemmeno in questo campo, ma per il resto va bene, anche se non è del tutto eccellente. Un'unica cosa, nel primo paragrafo c'è una frase (“si tingevano delle calde sfumature del castano e del giallo”) in cui io avrei messo soltanto “di” al posto di “del”, suona molto meglio!
Gradimento personale: 4,5/5
Mi è piaciuta. Soprattutto la conclusione mi è parsa una specie di colpo di genio: la trovo originale, sensata, insolita. La descrizione dei bambini chiassosi, di Hermione che legge, di questa ignota Dafne un po' sbadata ma a suo modo geniale. L'unica cosa che non mi è piciuta molto è il fatto che da subito Hermione sembra capire che la lettera è magica. Voglio dire, come avrebbe potuto? Curiosa, magari, ma che le arrivi proprio l'aggettivo “magica” mi pare improbabile, ecco. In ogni caso complimenti! :D
Rispetto regole: 3/3


Parte di SeleneLightwood:

Originalità: 9/10
Nonostante sia un episodio non dico comune, ma visto, hai saputo raccontarlo in maniera originale e con dettagli che, senza le tue note finali davvero illuminanti, non avrei saputo notare ed identificare per quello che erano. Davvero geniale, è stato quello che mi ha fatto capire che era una storia davvero originale al di là del tema trattato. Quindi punteggio quasi pieno!
Caratterizzazione: 9/10
Anche qui la caratterizzazione mi è sembrata buona, anche se Hermione l’avrei immaginata più curiosa, però allo stesso tempo più timida. Mi è piaciuta molto la tua Daphne, che ha l’aria di essere davvero simpatica. Ottimo espediente quello che hai usato, anche se forse semplicemente era la McGranitt ad andare a parlare con le famiglie dei Nati Babbani, chissà. Comunque, mi sono piaciuti entrambi i personaggi.
Utilizzo del prompt: 2,5/3
Forse avrei voluto sentire di più la presenza del prompt nella prima parte della storia. Nella seconda mi è parso ben utilizzato (anche per l’esauriente spiegazione che hai dato :D), ma nella prima parte forse potevi dargli più peso. Comunque anche qui quasi punteggio pieno.
Gradimento personale: 4/5
La storia mi è piaciuta, in generale (specialmente il personaggio di Daphne) ed è un buon missing moment, però forse si poteva fare di più. Comunque l’ho apprezzata davvero, perché si hanno pochi scorci di vita di Hermione a undici anni, prima di Hogwarts.
Brava!




Utilizzo del pacchetto completo: 2/2

Pacchetto Bonus: 0/2




Totale: 51,2/60



  
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