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Autore: MagicaAlessiuccia    02/08/2006    9 recensioni
Il desiderio della comunità magica viene finalmente esaudito, lasciando però un sapore amaro alla vittoria: Voldemort è morto ed Harry è fuggito.
Dopo oltre quattro anni il destino lo fa accidentalmente scontrare con Hermione in mezzo ad una strada babbana.
Amicizie che tornano, legami che si rinforzano, gelosie insaspettate ed un filo di ironia.
Sperando che vi piaccia la mia seconda Long-shot,
MagicaAlessiuccia
Un grazie speciale a lisachan, la mia insostituibile beta-reader!
Baciotto a tutti!
"Hermione, voglio innamorarmi di una ragazza vera. Non credere che costringa le donne a venire a letto con me: molte volte sono loro che gestiscono il gioco. Io non illudo nessuna di loro, sanno quali sono le mie intenzioni. Ma quando arriverà la ragazza giusta lo saprò, lo capirò. E con lei sarà tutto diverso, fin dall'inizio. E.. Se sono fortunato, l'ho già trovata"
"Wow"Esclamò Hermione, rimasta senza parole.
"Anche io reagisco così quando divento sentimentale. Mi odio"Scherzò Harry.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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"Io vado sola dove ieri camminavo insieme a te
E vedo ancora tutto quello che vedevo insieme a te
Ed è così diverso...
Perché guardavo il mondo con i tuoi occhi
Era tutto là nei tuoi occhi
Siamo nati insieme
E senza te non vivo più
E senza te non vivo più

Viene la sera nella strada dove manchi solo tu
Ed ho paura della notte e dei sogni che farò
Sarà così diverso...
Perché guardavo il mondo con i tuoi occhi
Era tutto là nei tuoi occhi
Siamo nati insieme
E senza te non vivo più
E senza te non vivo più

Ma da lontano son sicura che anche tu mi pensi un po'
Non tornerai ma come tu mi manchi io ti mancherò
E sei così diverso...
Perché guardavo il mondo con i miei occhi
Era tutto qua nei miei occhi
Siamo nati insieme
E senza me tu non vivrai
Perché guardavi il mondo con i miei occhi
Era tutto qua nei miei occhi
Siamo nati insieme
E senza me tu non vivrai
E senza te io non vivrò"


(Ornella Vanoni-Il mondo nei tuoi occhi)



Harry Potter camminava lungo una strada centrale di Londra, osservando le persone
che gli camminavano vicino. Molte ragazze si bloccavano a guardarlo a bocca aperta,
additandolo a qualche amica; qualcuna arrossiva addirittura quando lo sguardo
di lui cadeva nei loro occhi. Harry sorrise tra sé e sé, pensando che infondo
quel suo nuovo abbigliamento non era stato una brutta idea. Il suo capo
l'aveva costretto ad indossare giacca e cravatta, nonostante dovesse stare ore e ore
seduto davanti ad una scrivania: lavorara come segretario presso uno studio
dentistico dentro un ospedale, da quasi 2 anni.
E non era nemmeno un lavoro tanto male, visto che quasi ogni donna si fermava al
suo bancone per parlare, mentre lui rideva divertito per le loro bocche sporche di pasta
bianca. A nessuna di loro aveva mai svelato quel segreto, tranne ad una ragazza:
si chiamava Sarah ed era un anno più piccola di lui. Harry l'aveva subito
notata perchè era stata l'unica a non dimostrare interesse nei suoi confronti, al
contario delle altre. Parlava solo quel che bastava, facendolo incuriosire. Un giorno,
invece, si misero a parlare e scoprirono di avere molte cose in comune; da
quel giorno i due divennero grandi amici.
Harry camminò ancora diretto ad un bar per pranzare, dopo una intera mattinata
seduto su quella, ormai, maledetta poltrona. E mentre pensava all'appuntamento che si
era dato la sera con Sarah, qualcosa urtò contro di lui, non facendolo per poco
cadere a terra. Scocciato, alzò lo sguardo per vedere chi fosse stato quello stupido
che non sapeva dove mettere i piedi, quando davanti ai suoi occhi si presentò
una ragazza.
Harry sentì il proprio cuore accelerare i battiti mentre la scrutava velocemente.
Indossava una gonna sotto il ginocchio, in tinta con una maglietta leggera azzurra.
Aveva dei lunghi capelli castani, che le ricadevano sulle spalle in dolci
boccoli; i suoi occhi, al momento confusi e spaventati, erano marroni. E, notò con
interesse superiore Harry, gli attributi da ragazza erano perfetti e al punto giusto.
"Harry?!"Domandò lei, guardandolo con gli occhi sgranati.
"Sì?"Disse lui, gentilemente.
"Harry!!"Urlò lei, all'improvviso felice. "Non ci posso credere, sei davvero tu!
Non hai idea di come mi sei mancato tutto questo tempo! Dove cavolo eri finito? Io e Ron
sono mesi che cerchiamo di contattarti, ma.. Non ce l'abbiamo assolutamente con te,
tranquillo! Sono felice di vederti, adesso non puoi più scappare-"
"Mi scusi se la interrompo, ma credo che abbia sbagliato persona"
".. Sei o no Harry Potter?"Chiese la brunetta, dopo qualche secondo di esitazione e
scrutandolo da capo a piedi.
"Sì. Ma lei non la conosco"Rispose il ragazzo, seriamente.
"Sono io. Hermione. Hermione Granger!"
"Mi dispiace, ma non conosco nessuna Hermione Granger"
"C-Come..?! Harry, non ti ricordi di Hogwarts, Ginny.. Ron!?"
Harry notò che la ragazza sembrava veramente spaventata.
"Mi creda, singnorina, non vorrei offenderla.. Ma di sicuro io non ho mai sentito
parlare di una Granger, H-Hogwarts, o cose del genere"
La presunta Hermione Granger lo guardò ancora, gli occhi che minacciavano di piangere
da un momento all'altro. Riuscì a trattenere le lacrime e, dopo averlo
guardato ancora qualche secondo, si allontanò da lui a passo svelto. Harry fece per
andarsene, ancora fortemente scioccato, quando inciampò: la borsa della ragazza
era per terra.
Harry aspettò che facesse ancora qualche metro, poi le urlò dietro:
"Signorina Granger, le è caduta la borsa!"
Questa tremò appena nel sentirsi chiamare e tornò velocemente indietro, strappandogli
l'oggetto di mano e andandosene con un freddo:
"Grazie, Harry Potter"
Il moro alzò le spalle, deciso ad andare a pranzo dopo quell'insolito incontro, quando
il suo stomaco fece uno strano verso, e non era per colpa della fame. Si
appoggiò con le spalle ad un muro e, alzando lo sguardo, vide la ragazza dai capelli
castani camminare adesso lentamente dall'altra parte della strada, dopo aver
attraversato ad un semaforo. Cercò di controllarsi, ma il suo corpo si mosse
ancor prima: si mise in piedi su delle ringhiere che davano sulla carreggiata, ed
urlò:
"Sei più uscita con Krum, piccola So-Tutto-Io?"
Hermione si voltò verso di lui con il sorriso stampato in faccia. Rischiò due volte
di finire sotto una macchina, mentre ripassava dal semaforo e lo raggiungeva.
"Sai che non si passa con il rosso?"
"Oh Harry!"Esclamò lei, prima di dargli un abbraccio da KO.

"Cosa prendete, ragazzi?"
Un cameriere di circa quarantanni, che adocchiava Hermione come se fosse la prima
donna che avesse mai visto, arrivò al loro tavolo con un block-notes e una penna in
mano. Harry fece cenno alla ragazza che, dopo una breve lettura del Menu,
disse:
"Un caffé d'orzo per me"
"Un caffé normale, grazie"Disse il moro, guardando il cameriere lanciare un'ultima
occhiata alla ragazza e andarsene. Anche Hermione si era accorta delle intenzioni
dell'uomo e arrossì lievemente, guardandolo da lontano.
"Se vuoi posso chiedere il suo numero per te"Scherzò Harry, facendola arrossire
ancora di più.
"Non siamo quì per trovarmi un secondo padre"Disse lei, altezzosa come sempre. "Siamo
quì per farci una bella chiaccherata"
Harry fece finta di guardarla con spavento, poi disse, mimando di alzarsi:
"Ok, piacere di averti rivista. Arrivederci, signorina Grange-"
"Tu non vai da nessuna parte"Disse lei, ridendo e abbassandolo per un braccio. Il ragazzo
si rimise a sedere e rise con lei.
"Ti ricordo che non mi hai risposto alla domanda di prima"
"Quale?"Domandò Hermione, dopo che le risate si furono placate.
"Sei più uscita con Krum?"
"Ci siamo visti in Maggio, sì. Però adesso continuiamo a spedirci lettere"
"Proprio non funziona tra voi"Commentò Harry, sorridendo. "E Ron?"
"Ronald è sempre lo stesso. Si è un pò messo la testa apposto da quando sta con Lisa,
una nostra compagna di corso"
"Quale corso?"
"Per Auror"Rispose Hermione, pensando che l'argomento avrebbe dato fastidio al vecchio
amico. Ma così non fu, infatti Harry sembrava visibilmente felice:
"Non ci credo. State realizzando i vostri sogni"
"E tu invece? Cosa fai? Hai deciso per qualche altro mestiere? MediMago,
Banchiere..?!"Chiese la brunetta, senza prendere fiato.
"Ho smesso con il mondo della Magia. Adesso vivo quì e faccio il segretario"
"I-Il.. ?! Il cosa, scusami?"Balbettò Hermione, avvicinandosi con la sedia al
tavolino. Parlare di magia era molto doloroso per il moro, che però era deciso a non
darlo a vedere.
"Preferirei parlarne in un luogo più privato"Rispose Harry, ammiccando al cameriere
nascosto dalla colonna dietro Hermione.
"Va bene. Vorrà dire che ci incontreremo di nuov-"
"Questi sono i vostri caffé"La interruppe l'uomo con una vassoio in mano,
distribuendo uno ad uno l'ordine:
"Caffé normale per questo giovanotto. E un caffé d'orzo per la sua meravigliosa
compagna" Sia Harry che Hermione arrossirono all'istante, ma il moro rispose con una
risata:
"Non è la mia compagna, purtroppo. Questa signorina aspira a veri e proprio uomini,
non si può accontentare di un ventunne come me"
"Ah davvero?"Esclamò sorridente il cameriere, facendo l'occhiolino alla brunetta.
"Lo deve scusare" Disse Hermione, sicura di sé. "Ma al mio ragazzo piace giocare"
Harry, che stava bevendo il suo caffé, cominciò a tossire incessantemente,
diventando rosso come un peperone.
"Harry! Non ti senti bene?"Domandò Hermione, a denti stretti e con un sorrisetto
beffardo.
"No, tutto apposto. Senti.. Andiamo a fare due passi?" Harry si alzò ancor prima di
finire la frase, lasciando degli spiccioli sul tavolo e andandosene. Hermione lo
raggiunse poco dopo sorridendo:
"Non mi lasciare mai più da sola in quel bar"
"Te lo meriteresti. Mi stavi facendo soffocare"Commentò il moro, tastandosi il collo
con la mano.
"Così la prossima volta ti passerà la voglia di prendermi in giro davanti ad un
maniaco"
"Non era un maniaco. Era un quarantenne con problemi nella vita sessuale"
"E tu cosa ne sai? Sei diventato esperto?"
"Diciamo che non sono più un principiante"Rispose Harry, abbracciandole le spalle e
accogliendola tra le sue braccia. Lei si aggrappò a lui, sussurrando:
"Mi sei mancato, Harry"
Il moro non rispose in alcun modo, ma dopo qualche secondo disse:
"Siamo abbracciati in mezzo ad un marciapiede"
"Senti"Disse Hermione, ricomponendosi. "Adesso devo andare. Se ti scrivo-"
"Ti risponderò"
"Questa volta mi fido"
"Fai bene"Rispose Harry, baciandola su una guancia. "Buona giornata, Hermione"
"Anche a te, Harry. Ciao, a presto spero"






Ecco quì il primissimo capitolo della mia nuova long-shot. Ricordatevi che è un capitolo di
introduzione, per questo è così corto. Spero che l'idea di continuare a leggere questa FF
vi passi per la testa il tempo necessario di cliccare quì in basso per inserire una recensione!
Questa storia si svolge velocemente: una decina di capitoli circa.
Spero che vi divertiate a leggerla come ho fatto io a scriverla al computer!
Se ci sono degli errori mi scuso in partenza.. Sapete, dopo una lunga vacanza
dalla scuola anche alcuni miei neuroni (che, sinceramente non attivo nemmeno
quando sono seduta sul banchino) sono andati in letargo!
Un baciotto,
Alessia
  
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