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Autore: _Abbey    14/12/2011    4 recensioni
Eccola lì, a guardare con i suoi allegri occhi azzurri il mondo che la circondava. Guardandola, Liam Payne guardava un pezzo di paradiso. Non credeva in Dio, non credeva che ci fosse un paradiso, ma era sicurissimo che se si fosse tuffato almeno per una volta nel suo sguardo profondo come l’oceano sarebbe sicuramente entrato in un altro mondo.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Il ritorno dopo le vacanze estive per Liam Payne significava semplicemente una cosa: rivedere la sua ragazza. O meglio, rivedere quella che sperava potesse diventare la sua ragazza. Aveva deciso di non piastrarsi i capelli. Aveva deciso di ricominciare. Aveva cominciato a sperare che, cominciando un nuovo anno scolastico da zero, finalmente lei potesse innamorarsi di lui. Ed eccola lì, a qualche metro di distanza da lui, con i suoi capelli castani che con il sole di quella mattina avevano un tocco angelico. Eccola lì a ridere con il suo perfetto sorriso con le sue amiche. Eccola lì, a guardare con i suoi allegri occhi azzurri il mondo che la circondava. Guardandola, Liam Payne guardava un pezzo di paradiso. Non credeva in Dio, non credeva che ci fosse un paradiso, ma era sicurissimo che se si fosse tuffato almeno per una volta nel suo sguardo profondo come l’oceano sarebbe sicuramente entrato in un altro mondo. Un mondo dove si mangiano solo marshmallow bianchi e rosa. Dove si cammina su soffici nuvole bianche di zucchero filato. Dove la tua professoressa di matematica ti insegna semplicemente a contare quanti altri muffin ti restano da mangiare. Uno di quei mondi in cui anche nel giorno più schifoso a Londra spunta in cielo l’arcobaleno. Insomma, uno di quei mondi dove tutto era bello. Questo era l’effetto che Juliet Hudson scatenava nella mente di Liam Payne.

E lui era sicuro che quel nuovo anno di scuola sarebbe stato quello in cui, finalmente, lei si sarebbe accorta della sua esistenza.

«Quest’anno sarà il mio anno» scandì lentamente il ragazzo e con una punta di speranza aggiunse «il nostro anno». Annuì tra sé con lo sguardo ancora puntato su Juliet che si avvicinava all’entrata della scuola.

«Parli anche da solo, ora?» chiese divertita una voce famigliare alle sue spalle. Scosse la testa staccando gli occhi di dosso da quei capelli del colore del cioccolato puntandoli negli occhi della sua migliore amica.

«Alice!» la salutò abbracciandola. Immerse il suo naso nei capelli di lei, respirando quel profumo nuovo ma allo stesso tempo conosciuto che lo mandava in estasi. Lei per tutta risposta teneva il volto contro la semplice maglia bianca del ragazzo riuscendo quasi a distinguere i battiti regolari che questo emetteva.

«Mi sei mancato, Payne!» disse lei staccandosi, anche se a malincuore da quell’abbraccio.

Si sedettero sulla solita panchina rossa godendosi le ultime ore di libertà prima dell’inizio della prima giornata di scuola.

«Allora..» cominciò lei per rompere quello strano silenzio dandogli una piccola pacca sulla spalla.

Lui si girò a guardarla. Era bella. Non come Juliet, sia chiaro, ma Alice era bella. E Liam lo sapeva. C’era persino stato un periodo, durato un mese, in cui non faceva altro che pensare ad Alice. Ai suoi capelli ramati, ai suoi occhi difficili da definire, con le sfumature verdi ai bordi, che incorniciavano il marrone che sfociava nel nero della pupilla. I suoi occhi erano bellissimi. Erano diversi da quelli di Juliet. Liam vedeva quegli occhi particolari da una vita, li aveva visti piangere, ridere, essere stanchi e rossi. Li conosceva benissimo, poteva persino essere in grado di disegnarli senza guardarli.

«Progetti per il nuovo anno?» chiese guardandolo estendendo le labbra in un sorriso, già consona della risposta che avrebbe avuto.

«Juliet!» rispose lui, come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo. Come se stesse dicendo che il mare è salato, o che il sole splende. Liam era così. Per Liam era così. Juliet era tutto. Il suo amore per Juliet non era una semplice cotta come lo era stato per altre ragazze. Era sicuro di amare Juliet. Era sicuro che quello che provava nei suoi confronti era quel sentimento che provano i suoi genitori quando si incontrarono per la prima volta. Era sicuro che era amore.

«E i tuoi?» chiese curioso.

«Non ho un vero e proprio progetto..» si alzò andando qualche passo più in là. «Il mio progetto è inventarmi un progetto!» si girò a sorridergli. Liam rimase lì a fissarla, cercando di capire cosa avesse in mente, ma l’esperienza gli aveva insegnato che con Alice non si può far altro che stare a vedere cosa succede: una sorpresa è assicurata.

La campanella riportò i due alla normalità. Con un sorriso sulle labbra si avviarono all’entrata dell’edificio consapevoli della tortura che per altri nove mesi avrebbero dovuto subire e ignari di tutto ciò che li stava aspettando.


 

Bene, o forse no. Non lo so, non sapevo come iniziare il mio ‘Abbey’s corner’ (?) LOL.

Niente. Sono tornata, qui su EFP. E dopo vani tentativi di cominciare una FF con protagonisti quelle cinque carotine eccomi qui a scrivere Tonight we are young. Che dire? Semplicemente mi farebbero piacere le vostre opinioni visto che mi rompo sempre le palle quando scrivo e nessuno legge .-. quindi, se ci siete, battete un colpo! ;)

Volevo ringraziare quella bella donna della Frah che nonostante non le piacciano i One Direction mi ha fatto il banner della storia haha ** troppa tenerezza!

E vabbè.. mi dileguo belle donne!

 

 

*idea rubata da non mi ricordo chi, forse Andreea* haha *w*

 

 

 

   
 
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