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Autore: anonimaG    15/12/2011    4 recensioni
Dal capitolo 11:
Sono sopra di lui e lui mi sta guardando.
Mi leva il ciuffo di capelli da davanti gli occhi e ride.
-Che c’è?-.
-Sei imbranata. Mi piace.
Mi sposto da sopra il suo corpo e rotolo pure io a terra.
Lui si gira verso di me e mi viene sopra.
Gli tocco una guancia e rido.
-Che c’è?
-Mi fai sorridere. Mi piace.
Leggete la mia FF e spero vi piaccia e se recensite per dirmi com'è mi fate anche più felice ^.^
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   -Cristipher o i tuoi amici? Rispondi! Sto perdendo la pazienza!-. Urla un'altra volta.
-Vuoi veramente che decida?
-Certo!!!-.I suoi occhi rossi mi mettono sempre più paura.
-Ho scelto…
-Chi?
-Cristopher!-. Sono più che sicura, voglio stare con lui, voglio essere dipendente da lui.
-Non puoi!-. Ribatte fermandomi le mani.
-Perché non posso? Dovrei essere io a scegliere…-. Rispondo liberandomi dalle sue mani pronta a darmi un pizzicotto.
-Non puoi perché io sono la tua coscienza e devo decidere il meglio per te!
-Allora preferisci che muoia?
-Sarebbe meglio… Dimmi come darai la notizia del tuo ragazzo a tua madre? Lui sarà la tua ragione di vita! Prova a capirlo!
Abbasso la testa tristemente, è vero… Mia madre non mi farebbe mai stare con lui.
-Bea, tesoro, io ti voglio bene… Non puoi stare con un sempliciotto come lui…-. Dice trasformandosi in lei.
-E’ inutile che usi questi tranelli! Lo so che non le andrà bene ma preferisco provare! E poi lei non mi ha mai voluto bene, non me l’ha mai detto ne dimostrato!
-Bea… Ascolta tua madre…-. Continua trasformandosi in mio padre.
-Basta!-. Urlo tappandomi le orecchie :-Se non ho ascoltato mia madre non ascolterò nemmeno mio padre… Lui non è da meno!
Ghigna.
La mia coscienza si prende gioco di me.
Questo mi da fastidio.
Sono pronta a darmi un pizzicotto.
-Aspetta!-. Mi blocca ritornando ad Alex.
-Che cosa vuoi ora?-. Dico scocciata.
-Ti ricordo che sarai completamente dipendente da Cristopher… Poi non dirmi che non ti avevo avvertito… Ci vediamo al giorno della tua morte!-. Saluta con un sorriso malizioso.
   Sta volta mi do un pizzicotto veramente.
 

 

-Bea ti prego svegliati… Non mi fare soffrire così… Svegliati, tu non puoi essere morta, non posso vivere senza di te… Per favore, sento ancora il tuo respiro anche se debole, lo so che sei viva tu non puoi morire-. La voce di Cristopher mi assale, sta piangendo.
Ma cosa è successo mentre io “sognavo”?
Apro gli occhi e lo vedo ai piedi del letto, non mi sbagliavo, sta piangendo.
-… Non piangere, non sprecare le tue lacrime per me…
Alza la testa e sgrana gli occhi.
-Bea, s-s-sei viva?
-Si ho scelto te.
Mi abbraccia forte e mi bacia.
-Non avevi detto che ne parlavamo dopo di questo?-. Gli chiedo sorpresa e felice.
-Si, ma per me dopo è adesso…-. Dice continuando a baciarmi.
-Cristopher cosa è successo?
-Ti eri addormentata e non riuscivo più a svegliarti, a momenti non respiravi più e poi sudavi e poi…
-Basta ho capito… Mi dispiace-. Gli dico abbracciandolo un'altra volta.
-Per cosa?
-Per aver desiderato così tanto la morte… Ma ho scelto te!
-In che senso?
Già, lui non sa del sogno.
-Niente…-. Rispondo.
Lo bacio un'altra volta, ci stiamo dando una miriade di baci.
-Nonna dov’è?
-Era andata a chiamare un dottore.
-Ma io sto bene!
Mi guarda di nuovo e mi mette la mano sulla fronte.
-Già, non hai più la febbre…
   
 
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