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Autore: janisrose    15/12/2011    0 recensioni
questa storia parte da prima che il gruppo di Anna incontra Hao nell'anime, una nuova comparsa e nuovi amori...
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dall'ultima visita inaspettata di Hao il gruppo capitanato da Anna era ritornato a viaggiare, la terra calda e bollente rendeva ancora più difficile il cammino che gli eroi dovevano percorrere e la stanchezza ormai era ben visibile sui volti dei ragazzi. Ad un certo punto Anna si fermò in mezzo alla strada decretando a tutti di stare fermi, Isabelle vide che l'amica guardava un punto fisso davanti a lei, forse aveva notato qualcosa o qualcuno che stava arrivando da lontano, la strega da quando se n'era andato Hao aveva avuto una strana sensazione, come se una grande ansia si era formata intorno a lei e qualcuno era in pericolo. Strinse istintivamente una mano in un pugno e tremò avvertendo che qualcosa nell'aria era strano

"Isabelle stai tremando, ti senti bene?" chiese Jun, la ragazza che aveva saputo da Manta era la sorella di uno dei componenti della squadra, sapeva inoltre che era stata nemica di Anna ma ora sembrava sinceramente preoccupata per lei quindi Isabelle decise di fidarsi

"si è tutto a posto" disse per convincere più se stessa che la ragazza a fianco, in verità sentiva che le sue mani in un impeto erano diventate fredde come il ghiaccio. Si sfregò le mani nei pantaloni stretti che portava per mandare via quel senso di gelo che l'aveva pervasa anche se non bastò a scaldarle le mani. Un forte boato attirò l'attenzione di Isabelle e di tutti gli altri che alzando i volti videro un furgone rosso immobile davanti ad Anna ad una spanna da lei. Una ragazza bionda uscì dalla finestra del furgone urlando alla bionda di spostarsi ma uno sguardo di Anna bastò per mettere a soqquadro la situazione. In pochi minuti 5 ragazze fecero il loro ingresso nella strada, erano tutte diverse tra loro e avevano aure non equilibrate ma sembravano unite da un legame ancora più forte del carattere o semplicemente stare bene insieme.

"Hei tu cos'hai da guardare!" chiese quella più alta notando Isabelle fissarla compiacente, la ragazza colta in fragrante alzò le spalle esclamando

"niente"

"come niente! non vedi quanto sono bella dovresti solo copiare la mia eleganza e destrezza!" disse alzando il capo in segno di superiorità, decretando quanto fosse bella e appariscente, Isabelle vide uno spiritello rosa uscire dalla pipa che portava elegantemente in mano, le dispiacque un po' per quello che avrebbe detto di li a poco soprattutto per lo spiritello

"mi stai più simpatica quando non parli sinceramente!" disse esplicitamente, vide la bionda scandalizzarsi per la frase detta dalla mora ed esclamare

"come? cosa hai detto?"

"secondo me invece di farti sembrare agli occhi di tutti una stupida oca bionda dovresti ascoltare di più quello che provi e fidarti del tuo istinto" le vennero così quelle parole, le erano uscite da dentro vedendo come quella donne soffrisse interiormente e fosse così insicura anche se voleva far sembrare tutt'altro, la bionda rimase sorpresa per la realtà di quelle parole dette così facilmente da una sconosciuta qualsiasi, tutti si stupirono quando Sharona decise di aiutare quel gruppo a portarli dovunque volessero. Anna di mise davanti con la ragazza dai capelli rosso fuoco e uno sguardo gelido, poi si sedettero Sharona una ragazza bassa dai capelli marroni, quella con gli occhiali e un'altra dai capelli castani, poi si sedettero alla fine del pullman Faust, Isabelle, Manta, Tamao e Jun con i propri spiriti. Anche se era alla fine del pullman Isabelle si fece sentire comunque da Anna chiedendole

"hai sentito per caso qualche presenza perché vai proprio in questa direzione Anna?" la bionda quando si girò le sorrise cordialmente rispondendo

"si sono vicini" poi rivolgendosi alla ragazza a fianco a lei esclamò

"pigia quell'acceleratore, non può andare più forte questa carretta?!" disse ma un urlo disperato si intromise nella discussione

"ma perché ho fatto entrare questa marmaglia nel mio furgone!" esclamò la bionda seguita subito da un coro di urla delle altre sue compagne. Il formicolio sulle dita di Isabelle ricominciò a farsi sentire e la ragazza dovette strofinarsi le mani sui pantaloni per diminuire il fastidio che sentiva dentro di lei ma non bastò per farlo smettere.

"ti danno fastidio le mani?" chiese la piccolina dai capelli marroni voltandosi verso la strega, quest'ultima alzando lo sguardo vide un paio d'occhioni guardarla interessata così la ragazza sorridendole le rispose garbata

"un po'" poi vedendo che la piccolina ancora la fissava le chiese

"come ti chiami?" le erano sempre piaciute le bambine soprattutto quelle che vivevano senza genitori, adorava sentire le loro storie e il loro profumo

"Milly e tu?" lei profumava di papaia e frutta fresca, era forse la più fragile in quel gruppo ma sicuramente la più dotata, sentiva in lei una forza che andava al di la' delle apparenze

"mi chiamo Isabelle" rispose alla fine fissandola negli occhi

"sei una sciamana? perché non mi sembra che tu sia un'umana!" disse prendendosi il mento tra le mani come per pensare a qualcosa di illogico

"no.. infatti, in verità sono una strega" disse semplicemente, sapeva che la sua risposta avrebbe causato qualche problema, infatti sentendo quella risposta la ragazza con la coda si girò scandalizzata

"una strega?!?! che significa?! non vuoi farci il malocchio vero?" chiese alzando le mani come per ripararsi da qualcosa di grosso e di spaventoso, Isabelle la guardò compassionevole

"qualcosa del genere" poi senza tanti preamboli tirò fuori dalla sua sacca da trasporto un grosso libro nero e cominciò a leggere assorta incrociando le gambe al petto.

Faust intanto aveva visto ogni cosa, sorridendo anche quando Isabelle si mise a leggere sfottendo la ragazza castana

"sei un tipo duro a quanto vedo" disse il ragazzo biondo guardandola con quello sguardo freddo misto caldo e rilassante, la ragazza sorpresa dalle parole di Faust si rilassò dalla sua lettura rispondendogli

"devo esserlo con chi non comprende a fondo quello che sono credo che sia la stessa cosa anche quando degli sciamani stanno insieme a degli umani, credo che tu mi capisca quello che intendo dire" in un impeto apparve la figura di Eliza, l'infermiera fantasma di Faust al suo fianco e teneramente le sorrise, come anche poco dopo fece il dottore

"si lo capiamo perfettamente"

Ad un tratto un gran frastuono si sentì fuori dalla macchina e tutti si voltarono ad osservare la scena che si presentava fuori, un gran fumo che si alzava alle spalle di una montagna attirò l'attenzione di Anna che alzandosi leggermente dalla poltrona continuò a fissare il punto avanti a lei senza ma i staccare lo sguardo.

"sembra che ci sia una battaglia in corso!" disse la bionda dai capelli ossigenati più a se stessa che agli altri, Isabelle si strinse la borsa che da quando aveva intrapreso quel viaggio aveva deciso di portare. Era una tracolla abbastanza grande da contenere lo stretto necessario, il suo stretto necessario.

Svoltato un angolo di una montagna videro un gruppo di ragazzi con grandi spiriti al di sopra di loro, il furgone si fermò quando la battaglia era troppo vicina per continuare ad andare avanti. L'energia in quella zona era al massimo e un colpo partì all'improvviso scaraventando un ragazzo dai buffi capelli azzurri lontano dal gruppo.

"ok.. visto che abbiamo acconsentito a portarvi fin qua adesso noi ce ne andremo, addio!" Isabelle si sorprese non poco della velocità con cui quelle ragazze li buttarono fuori letteralmente a calci nel sedere.

"forza non abbiamo il tempo da stare qua impalati andiamo!" disse Anna incamminandosi verso il fumo che non cessava di smettere.

"Yoh!" urlò Manta fissando ad occhi sbarrati la scena davanti a lui. Isabelle seguì lo sguardo del più piccolo vedendo un ragazzo di profilo con una spada in mano pronto ad attaccare al primo scontro. Isabelle era abbastanza lontano dallo scontrp quindi non vide chiaramente i particolari che distinguevano i vari ragazzi, sapeva solo che non gli avevano visti. Un attacco all'improvviso colpì tutti scaraventandoli su diverse pietre che si stagliavano dietro di loro.

Anna cominciò a correre nella stessa direzione, preparandosi in mano una strana collana di perle bianche molto lunga e particolare. Isabelle si sentì strana nel vedere tutti correre veloci verso la battaglia, lei invece restò immobile percependo un'aura molto familiare invaderle la mente che proveniva proprio da quel luogo.

"che hai Isabelle?! non vieni?" Tamao si fermò vedendo l'amica che immobile tremava leggermente e si portava una mano al petto. Quando la raggiunse si sorprese vedendola pallida e ansimante, preoccupata la veggente la prese per le spalle squotendola leggermente. La ragazza sbarrò gli occhi vedendo lo sguardo irritato di Tamao.

"forza! non dobbiamo restare indietro! andiamo ad aiutarli!" disse trascinando la ragazza per un braccio, la strega era ancora scossa, quell'aura infatti l'aveva riconosciuta troppo facilmente, in un impeto tutti i suoi ricordi riaffiorirono come un fiume in piena riportandola per un momento al passato.

"una vera signora si presenta sempre in ritardo!" sentirono le due ragazze appena si riunirono finalmente al gruppo. Nessuno sembrò farci molto caso dato che Anna maestosamente aveva evocato due spiriti giganteschi a proteggerla dagli avversari.

"ma una signora deve anche sapere quando deve andarsene!" rispose acida l'avversaria richiamando uno spirito più grande dei due di Anna, sembrava un'armatura gigantesca, gli parse ad Isabelle.

L'armatura si scagliò addosso agli spiriti della medium ma in un bagliore scomparve all'improvviso senza neanche che li sfiorasse o li scalfissero.

Tutti rimasero a bocca aperta. Fintanto che Anna si stava scontrando con l'avversaria Isabelle e Tamao avanzarono di qualche passo guardando con più attenzione la scena.

Ad un tratto Isabelle si sentì osservata, come se qualcuno la osservasse intensamente, si voltò di scatto per vedere un paio di occhi scuri che la scrutarono attentamente. I loro occhi si unirono e Isabelle si sentì quasi in imabarazzo nello scoprire qualcuno osservarla in quel modo.

"Ho ordini precisi! non dobbiamo toccarti! quindi ce ne andremo!" quella frase spezzò il contatto che si formò lasciando vagare gli occhi alla situazione attuale che erano coinvolti

"Marion" sussurrò Isabelle vedendo la ragazza dai capelli biondi fissarla a sua volta

"cosa? la conosci?" chiese Tamao vedendo gli occhi sbarrati dell'amica, ma lei non rispose rimanendo incatenata a quel legame implicito e nascosto. Anche un'altra persona vide e sentì tutta la scena, una persona che aveva tutto l'interesse di saperne di più.

"ciao.." esclamò la ragazza dai capelli blu scomparendo nell'aria subito seguita da quella dai capelli rossi, invece tutti si bloccarono vedendo la ragazza che teneva in mano la bambola restare a guardare Isabelle.

"e tu che fai?! non svolazzi via come le altre?" chiese Anna sfottendo Marion che sobbalzando le sorrise invece di rispondere

"ciao Isabelle" cantilenò salutando con la mano la ragazza sino a quel momento invisibile per tutti per poi scomparire all'improvviso assieme alle altre.

Tutti tacquero a quel punto lasciando solo che i respiri affannati si facessero sentire nell'aria.

"Isabelle?!" chiese con un punto interrogativo sulla testa Yoh guardando la ragazza a fianco a lui domandandosi mentalmente chi fosse e perché era con loro.

  
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