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Autore: _Lou    15/12/2011    2 recensioni
"Prometti che se un giorno ti sveglierai ed io non ci sarò,
proprio non riuscirai a trovarmi,sembrerò morto tu mi cercherai,
cercami in eterno perché l'amore ti ricondurrà da me,te lo prometto"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Non lasciarmi.'
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Cercami.
Capitolo44;l’ultimo addio.

 
Come ogni lunedì mi portò la colazione in camera permettendomi di farmi svegliare più tardi,persino la prima cosa che vedevo era lui mentre io desideravo solo stare sola anche di una frazione di secondo ma era impossibile quando irritante.
“Buongiorno amore”urlò come ogni santo lunedì mattino,feci finta di sorridere e bevvi con riluttanza quello stupido cappuccino per poi continuare a sorridere ed infilarmi nella doccia quasi fosse un rifugio,adoravo sentire l’acqua che scivolava su di me seppur anch’essa puzzava di lui,puzzava di Edward.
“Amore ti va se sta sera ci vediamo un bel filmetto?”
Odiavo il suo modo di parlare quando era di buon umore.
“Come vuoi Ed”
“che ne dici dell’esorcista?”
“Se a te piace si”
“ma quanto entusiasmo”
“già”
“Aly”mi chiamò prendendomi la mano,
“si?”
“C’è qualcosa che non va?”
Stupido,stupido,stupido,pensai in me dandomi allo stesso tempo della stupida,perché seppur io gli mostrassi tutto il mio odio lui continuava a vincermi con l’amore,perché quella era la mia dannata situazione,perché ora non ero nel lettone con Rio a parlare di com’è essere gatti neri e stupidi puzzle costantemente incompleti,aveva ragione lui io ero un puzzle dove ogni tessere aveva una parte di lui,eppure ero destinata ad essere incompleta.
 

Mi tenevo stretta ad Edward mentre guardavamo un film horror che faceva ridere per le tremende stupidate che diceva,eppure solo qualche mese prima sarei morta sul divano;lui mi guardava stranito ed io gli sorridevo,erano ovviamente sorrisi falsi privi d’amore privi di sentimento eppure a lui bastavano,a lui bastava quel semplice sorriso finto per essere felice,a lui bastavo io seppur non ero io,ero quasi sicuro che a lui bastava anche la mia sagoma per essere felice. All’apice del film dove c’era la scena più –paurosa- sentii sentire il suo braccio stringermi sempre di più a lui volevo divincolarmi dalle sue braccia che non sapevano proteggermi che non sapevano neanche coccolarmi,eppure rimanevo vicino a lui senza fiatare non potevo ferirlo non dopo tutto quello che io ho fatto a lui.
“Aly,sai e da un po’ che devo dirti una cosa…”mi sussurra una volta finito il film,
“cosa?”Gli chiedo fingendomi curiosa,
“diciamo che insomma ci conosciamo da cosi tanto tempo e che beh..”
“odio i giri di parole”lo interruppi brusco facendolo sorridere,
“vuoi sposarmi?”

 
Mi asciugai in fretta le prime lacrime che già al primo mattino rigavano il mio viso,avevo sognato tante volte questo giorno eppure nei miei sogni era tutto diverso,la mia migliore amica mi aiutava con i capelli le damigelle il trucco e lui che si ostinava a voler entrare nella stanza,invece ora c’ero solo io in una stanza bianca guardandomi allo specchio dove non riuscivo neanche a vedermi,in quel pezzo di vetro c’era solo la mia sagoma che dagli occhi trapelava il disperato bisogno di un aiuto che non avrebbe accettato,perché quello era il mio destino ed io non potevo farci niente non dopo averlo persino cercato quello stupido destino,un destino infame sempre pronto ad uccidermi appena gli avrei dato le spalle.
Scesi le scale con estrema attenzione per paura di inciampare nel mio stesso lungo abito bianco che mi sembrava solo d’intralcio,un intralcio alla felicità,un intralcio a tutto ciò di bello ed era un vincolo maligno da rispettare a vita poiché i divorzi non erano ben visti,poiché ero legata all’eterno a quel ragazzo che tanto dentro di me odiavo e tanto lui mi amava,ma ormai ero anche stanca di combattere una guerra persa,una guerra che non avrei potuto mai vincere,io ero una di quei soldati troiani che per colpa di Elena uccidevano e venivano uccisi senza neanche sapere bene il motivo;salivo nella macchina salutando con leggero cenno l’autista della volvo;in quel momento m’immaginavo un po’ come Leopardi il quale diceva “la felicità e nell’attesa di qualcosa che non avverrà mai” ed io non gli davo ragione,ma in quella attesa avevo incontrato la mia soluzione,la me completa,avevo trovato demone pronto ad essere il mio angelo per proteggermi,era strano di come per due occhi verdi fluo avevo buttato al diavolo tutto l’amore che provavo da sempre per uno stupido neanche capace di capire i sentimenti della donna che stesse per sposare.
Arrivai in chiesa trovandola vuota e spoglia quasi fosse un funerale,ma neanche perché ad un funerale c’erano delle persone a piangere per me neanche quello,nessuno gioiva della mia finta felicità e nessuno piangeva per la mia disperazione;eppure era così c’era solo lui ad aspettarmi ansioso all’altare frenetico d’una mia risposta,positiva?
Camminavo verso di lui e il prete come se le gambe fossero divenute di pietra e il pavimento mi tirasse verso se,ci impiegai venti minuti solo per arrivare dove c’era lui,sorrisi al prete e ad Edward incominciando a piangere,per loro dalla felicità.
“Prometti tu Alyce Shine..”
Mi distrassi al mio nome asciugandomi una lacrima,presumendo che forse quello era il momento delle fedi,sapevo di dover dire un bel SI chiaro e tondo ma quelle stupide due lettere non uscivano dalle mie labbra bloccandosi dritte in gola,aggrappandosi alle tonsille pur di non essere pronunciate,un’altra lacrima rigò la mia guancia.
“E se lo sposerai non azzardarti a venire nel mio letto per il freddo”
Urlò una voce fin troppo familiare alle mie spalle facendomi voltare di scatto per poi far cadere ancora altre lacrime ma di felicità,dinanzi a me proprio sull’orlo della porta c’era Rio insieme ad un alto uomo muscoloso dai capelli bianchi il quale pensavo fosse Zeus.
“Hai solo venti minuti”gli ricordò l’uomo.
“Lo so”rispose secco il gattaccio avanzando verso di me,
“Alyce Tide questo è il mio ultimo addio”commentò stracciandomi con gli artigli un pezzo dell’enorme vestito bianco liberandomi da un peso,ma il mio sguardo si andò a posare su Edward in cerca di una sua reazione ma se ne stava fermo con un sorriso strafottente sul viso,
“questo è l’ultimo addio,quindi Alyce scegli una volta è per tutte me o lui?”
Disse infine freddo il gatto con un sorriso inquietante un ghigno derisorio,il suo solito ghigno da pervertito;li guardai bene tutti e due sapendo che non sceglievo tra due ragazzi ma tra felicità e tristezza,tra inferno o paradiso perché sapevo che se avrei scelto Rio sarei stata dannata,ma forse era poco…
“Allora chi scegli??”


Angolo me: (Questo capitolo è piccolo,piccolo ma sostanzioso :33)Che dire questo è un “ultimo addio” in tutti sensi essendo questo l’ultimo capitolo,già l’ultimo capitolo vi rendete conto?Ne approfitto per ringraziare chiunque abbia letto queste mie righe in particolare DolceMemole,Maryangy,LoLitaLOVE,e tutte le lettrici silenziose che spero si riuniranno qui per darmi una critica,un consiglio per prendermi a parole su questa storia o anche per dirmi che ho un totale casino in testa,ma vi ringrazierò lo stesso *U* Spero mi seguirete in quest’altra storia (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=890292) che in realtà è una mini storia,ma non temete una volta finita quella storia e una breve pausa (ri)inizierò a scrivere magari proprio il continuo di questa storia non essendo ancora finita;che ci rimane con l’amaro in bocca e una domanda sulle labbra “ma alla fine Alyce chi sceglie?”
Beh vi ci vorrà ancora un po’ ma spero avrete ancora un altro po’ di pazienza e mi leggerete fino all’ultimo,nel caso non ci scrivessimo AUGURI DI BUONE FESTE.
A Natale sono tutti più buoni,a Natale lasciamo tutti più recensioni.

FINE

  
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