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Autore: Kodomo    15/12/2011    3 recensioni
Ne aveva di coraggio per difendere una come lei.Sorrise quando sentì un gemito di dolore di quel verme.
-Allora che fai?Sali?-Alzò lo sguardo quando la voce roca del giovane arrivò alle sue orecchie.Guardò il ragazzo che le fece cenno di salire sulla moto portando le mani alla guancia per asciugarsi le lacrime,notando che anche il dolore era passato.
Mai aveva agito tanto sconsideratamente.Mai era andata in moto con sconosciuti.
Si accoccolò meglio alla schiena di quel giovane sconosciuto,rabbrividendo al contatto con il freddo giubbotto di pelle e aggrovigliò le braccia alla sua vita.
Per quella sera,solo per quella sera,aveva deciso di lasciarsi andare.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bound-Nelle sue mani
 


Era appena passata un’ora circa da quando aveva messo piede in quel maledetto posto e ancora si chiedeva perché si era lasciata convincere dalla sua curiosità,a prendere parte a quella strana festa.
Ancora rigettava l’idea di chiamarla in quel modo,faceva troppo“Ballo delle Debuttanti”per i suoi gusti.
Scosse la testa cacciando via ogni ricordo che appartenesse alla sua vita passata da liceale,se così si poteva definire.
L’idea che quello stronzo bugiardo del suo ragazzo aveva rimandato il loro appuntamento per una stupida festa,proprio non poteva accettarla.E allora perché non indagare e scoprirlo per l’ennesima volta con le mani nel sacco?
-Non trova che questa festa sia incantevole?-La voce scoppiettante di quella donna di mezza età la riportò a quella che purtroppo era la realtà-Mi sta ascoltando,signorina?-Ritornò a guardare davanti a lei,portando gli occhi sul viso della donna segnato dall’età
-Eh?Ah..si certo-Al terzo bicchiere di quello che doveva essere vino bianco,cominciò a sentirsi rilassata e riprese a conversare amabilmente
con sconosciuti,parlando di tutto ma niente di specifico,nessun nome  e nessun  riferimento alla vita reale-mi scusi un attimo..-disse posando le mani guantate su quelle della donna che si limitò a rispondere con un prego
Nell’attesa che i suoi occhi si decidessero a posarsi su quello che doveva essere il suo fidanzato,aveva seguito la fila di donne che abbandonavano la sala per recarsi ai piani superiori.
Si era ritrovata così,spaesata e sola,nel mezzo di un lungo corridoio cercando il bagno di quella dimora lussuosa.
Una donna che doveva essere sulla ventina,catturò il suo sguardo scomparendo poi dietro ad una delle tante porte eleganti e bianche che affacciavano sul corridoio.
Decise di seguirla sperando che quest’ultima l’avesse condotta nel posto che cercava.
Si affacciò alla porta e un sorriso comparve sul suo volto quando lesse “toilet”.
Afferrò la maniglia d’orata,udendo il cigolio fastidioso che ne uscì.Non si stupì di quello che apparve ai suoi occhi,trovando un bagno maestoso grande quanto il suo appartamento.Avanzò posando le mani sul lavandino,rabbrividendo al contatto di quel freddo marmo.
Si guardò allo specchio osservando per una manciata di minuti la sua figura.
Ma come si era ridotta?Perchè non lo mandava al diavolo e basta?
Questo proprio non riusciva a spiegarselo.Eppure era bella,non avrebbe perso tempo nel trovare un altro uomo.
Portò le mani ai morbidi capelli che aveva legato con un fermaglio dalle andature dorate,cercando di aggiustarsi quel ciuffo ribelle che le ricadeva puntualmente davanti,poi un respiro profondo e uscì.
Con passo sicuro avanzò verso la sala da ballo,alzandosi il vestito lungo e scuro che aveva deciso di indossare per quella sera.
Varcò la soglia di uno degli enormi archi di pietra che adornavano la stanza posando il suo sguardo sul suo ragazzo che flirtava con nonchalance con una donna,mora.
-Lei fa parte delle tue colleghe sopra la cinquantina e flaccide?-Chiese alzando le sottili sopracciglia.Sembrò che solo la sua voce calda lo riportò al presente,notando che le aveva rivolto lo sguardo solamente dopo vari minuti.
Era incredibile pensarlo,ma mai lei aveva avuto la fortuna di vederlo così.Mai l’aveva guardata come,adesso,guardava quella moretta da quattro soldi.
-che diavolo ci fai tu qui?-pronunciò il giovane disturbato.
Strinse le mani reprimendo la voglia di prenderlo a calci,spostando lo sguardo verso la ragazza che,al suo fianco,la osservava ad occhi sbarrati.
-Oh scusami,ho interrotto la fase B del tuo spudorato piano,percaso?-Non provava gelosia perché il suo uomo voleva portarsi a letto un’altra.Provava rabbia.Rabbia perché si sentiva per l’ennesima volta,presa per il culo.Rabbia perché lui la usava solo come un giocattolino
-Tesoro,non guardarmi così.E’ la regola!Prima ti corteggia e poi ti port-Non riuscì a terminare la frase sentendosi il polso sottile,frantumare quasi,alla presa ferrea del ragazzo.
Non disse nulla,si limitò solo a trascinarla per tutta la sala sotto gli occhi di tutti e lei,da buon giocattolino,non disse nulla,no,nemmeno questa volta.
Venne colta d’improvviso da un vento gelido,mentre si avvicinavano verso la porta d’ingresso che per quella sera,rimase spalancata per il continuo arrivare di invitati.
Il giovane,decise di strattonarla ancora prima di lasciarla-stupida!Quante volte ti ho detto che non devi seguirmi?Questo era un appuntamento di lavoro!-urlò mentre la stringeva per i polsi.
Da parte sua non arrivò nessuna risposta.
Voleva urlargli,spaccargli la faccia e mandarlo al diavolo,ma non lo fece.Sapeva che lui si sarebbe vendicato.
E quella vendetta le avrebbe fatto male.
Abbassò lo sguardo e chiuse le palpebre rifugiandosi nell’unico posto dove lui non avrebbe potuto farle del male.
Il sonoro rumore di uno schiaffo,riecheggiò nell’aria.
Nami,si tastò la guancia e sobbalzò quando le sue sottili dita toccarono quella parte di pelle,che mai era stata così calda.
Solamente una lacrima solitaria affrontò quel fuoco che risiedeva sulla guancia sinistra,alleviando il dolore.
Non cercò il suo sguardo,no,non doveva avere il privilegio di vederla così.
Richiuse gli occhi cercando di riprendere ciò che inutilmente aveva cercato di fare prima ma ebbe la fortuna,questa volta,di vedere quel fottuto bastardo sull’asfalto freddo della strada imprecare e chiedere di smetterla a colui che lo stava letteralmente mandando all’altro mondo.
Spalancò le iridi castane quando riconobbe la sagoma di un uomo a lei sconosciuto che la stava difendendo.
Due,tre o quattro pugni,oppure calci.Non ci badò tanto Nami,dato che il suo sguardo era posato completamente sulla figura di quel ragazzo.
Ne aveva di coraggio per difendere una come lei.Sorrise quando sentì un gemito di dolore di quel verme.
-Allora che fai?Sali?-Alzò lo sguardo quando la voce roca del giovane arrivò alle sue orecchie.
Guardò il ragazzo che  le fece cenno di salire sulla moto portando le mani alla guancia per asciugarsi le lacrime,notando che anche il dolore era passato. 
 
Mai aveva agito tanto sconsideratamente.Mai era andata in moto con sconosciuti.
Si accoccolò meglio alla schiena di quel giovane sconosciuto,rabbrividendo al contatto con il freddo giubbotto di pelle e aggrovigliò le braccia alla sua vita.
Per quella sera,solo per quella sera,aveva deciso di lasciarsi andare.
L’eccitava ancora di più il pensiero che di quella persona non sapeva nulla.
L’unica cosa che sapeva,era che era fottutamente figo e i suo capelli erano verdi.
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 No,non chiedetemi cos’è sta roba,manco so perché l’ho scritta e da dove me uscita XD
Speriamo che mi venga in mente qualcosa per il seguito ._.
Se siete arrivati fin qui è già tanto,per questo vi ringrazio ^_^

  
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