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Autore: NoiseQueen    15/12/2011    3 recensioni
Allison è una normalissima ragazza che frequenta il 4o anno di liceo; rappresentante di classe, ma affatto popolare.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Scusi, Allison potrebbe uscire un secondo?’ Si affaccia dal corridoio Louis Tomlinson, un rappresentante d’istituto e probabilmente il più bello della scuola, rompendo il silenzio di una spiegazione intensa di matematica.
‘Per cosa?’ Chiede la professoressa con aria interrogatoria distogliendo lo sguardo dalla lavagna.
‘Dobbiamo andare a parlare con la Preside per la prossima assemblea d’istituto, ho bisogno del rappresentante di questa classe’ rimane serio, mi sembra quasi strano, non sapevo niente di un colloquio.
Aspetto la risposta positiva della professoressa e mi dileguo fuori dalla classe fino al fianco di Louis che si stava già incamminando verso le scale.
‘Non sapevo che dovevamo parlare dell’assemblea, pensavo che avevamo finito’ dico a bassa voce tenendo la braccia incrociate, si ferma di scatto: ‘Infatti ti volevo solo salvare da quell’orrenda ora di matematica’ mi sorride e riprende a camminare fino all’uscita del plesso.
Lo seguo accelerando il passo e ci fermiamo sul muretto sicuri del fatto che nessuno ci avrebbe visto lì.
‘Non si sta meglio qui fuori?’ mi chiede guardando verso i palazzi sottostanti la scuola.
‘Assolutamente, non capisco perché non hai chiamato i tuoi amici’ mi volto verso di lui cercando i suoi occhi grigi.
‘Mi sei passata in testa prima tu, l’altro giorno all’assemblea mi sei piaciuta molto. Sei così decisiva in quello che pensi..’ mi guarda per tutto il tempo della frase e poi prende il suo cellulare.
‘Lo sono sempre stata, ma non mi sarei mai aspettata di passare nella tua testa’ dico sorridendo e strappando una margherita dall’erba dietro di noi.
‘Diciamo che non lo so il perché, ma avevo voglia di stare un po’ con te’ Continua a scrivere qualcosa al cellulare mentre mi risponde.
Vorrei tanto sapere cosa avrebbe cambiato nella mia vita questa cosa, se questa voglia di stare un po’ con me tramutasse in qualcosa di più.
Proprio in quel momento sentiamo aprirsi la porta d’entrata dell’istituto ed una bidella ci ammonisce:
‘Se continuate a stare li fuori giuro che mi arrabbio, tornate in classe! Tra un’ora andate a casa quindi resistete ancora un po’’ ci spalanca la porta e si assicura che torniamo dritti in classe, mentre la mia mente vaga.
Non devo farmi castelli in aria, ma sapete bene com’è difficile.
Racconto alla professoressa che è tutto sistemato per l’assemblea e che sarà molto istruttiva e mi lascia sedermi in pace.
 
Tornata  a casa dopo scuola quasi mi sono dimenticata del bel momento passato con Louis. Mi sembra così impossibile, ed allo stesso tempo strano, che il ragazzo più bello della scuola pensa a me.
Ce ne sono di ragazze che farebbero di tutto per lui, ma mi fa stare bene il pensiero di essere desiderata.
Passo un tranquillo pomeriggio studiando le materie del giorno dopo, ma arrivata la sera mio fratello entra in camera mia. Cosa che non fa mai.
‘Ho incontrato Louis Tomlinson alla partita, mi ha detto di darti questa.’ Mi porge una lettera.
Cerco di rimanere il più distinta possibile, lo ringrazio e l’appoggio sulla scrivania facendo finta si sapere di cosa si tratta.
Appena sento richiudersi la porta chiudo tutti i libri, riprendo la lettera e mi lancio sul letto; dopo un bel respiro la apro accuratamente ed estraggo il foglio.
< Sai che ormai ti ho in testa sarà difficile scacciarti, quindi pensavo che potevamo vederci domani sera.>>
Nella busta c’è un altro foglio con scritto il suo numero di telefono per confermare l’invito.
Subito prendo il cellulare da dentro la borsa e gli rispondo con un sms.
 
La mattina seguente a scuola non ci siamo incontrati per sfortuna, o forse per fortuna, e velocemente passa tutta la giornata.
Arrivata la sera inizio a prepararmi con molta cura: Pantaloni appena stirati, scarpe pulite, trucco perfetto e pettinatura, bhè, come meglio ho potuto..
In fin dei conti quando mi ha visto le prime volte ero vestita in modo normalissimo, non devo esagerare.
Sono le 6.50 e l’appuntamento è alle 7 al bar vicino la scuola, ma ancora sono a casa e non mi metterò a correre per non fare in ritardo, non ho intenzione di cadere.
Arrivo con cinque minuti di ritardo, Louis è già all’entrata che si guarda attorno. Appena mi scorge dall’altra parte della strada lo vedo aggiustarsi il cappotto e sorridere.
‘Buonasera, tutto bene?’ mi abbraccia
‘Buonasera, sto bene grazie’ sorrido e mi fa cenno di entrare prima di lui.
Essendo mercoledì sera il bar è poco affollato, ci sediamo nel primo tavolo libero ed ordiniamo due frullati al cioccolato.
La serata si dilunga per quasi due ore fino a quando non è ora di tornare a casa; abbiamo scuola domani, dopotutto.
 
Dopo aver pagato si propone di riaccompagnarmi a casa, ovviamente io accetto subito con un grande sorriso.
La strada è poco illunimata, ma per la prima volta non ci faccio molto caso; solitamente la facevo con un passo molto veloce per la paura, ma oggi più vado piano meglio è.
‘Ho passato proprio un bella serata, All’ mi guarda mentre cerco le chiavi di casa nella borsa.
‘Per me è la stessa cosa, è da molto che non uscivo la sera. Sarebbe da farlo più spesso, non..?’ non faccio in tempo a finire la frase che sento le sue mani fredde prendere il mio viso ed avvicinarlo al suo.
Le nostre labbra si toccano leggermente, quasi come se avesse paura che non ero d’accordo con il suo gesto; appoggio la mano sul suo collo e lo avvicino di più a me, le nostre labbra ora sono davvero unite
Rimaniamo per qualche secondo fermi e poi mi scacco sorridendo.
‘Forse è meglio che entri, inizia a fare davvero freddo qui fuori’ mi dice grattandosi la testa dall’imbarazzo del momento.
‘Hai ragione. Ci vediamo domani?’ chiedo giocherellando con le chiavi?
‘Certamente’ mi risponde riportando una sua mano sul mio viso, chiudo gli occhi e lo sento accarezzarmi  dolcemente e poi un secondo bacio più intenso.
‘Buonanotte, All’ 
   
 
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