Ciao
ragazze! Non so se vi è mai capitato, che una storia vi
ronzi nel cervello e
che vi esasperi fino a quando non la riporti sullo schermo.
A
me è successo con questa! Era un pò che ci
riflettevo e alla fine ho deciso di
scriverla.
Parto
dal presupposto che è molto grezza e probabilmente non
è venuta come l'avrei
voluta io ma l'ho messa giù lo stesso, per evitare che il
troppo rifletterci mi
facesse applicare modifiche, di cui mi sarei potuta pentire in seguito.
Spero
vi piacerà ugualmente! So che è una fesseria ma
mi è venuta fuori così e senza
pensarci ho deciso di scriverla.
Prendetela
come viene.
Vi
ringrazio per i minuti che mi dedicherete e spero di non deludervi
tanto.
Vi
ringrazio anticipatamente e vi auguro un splendida settimana.
Baci
Lorian
Capitolo
unico - Un ultima speranza prima del nulla
Lucius
Abraxas Malfoy, misurava a grandi falcate il corridoio della corsia
dell'ospedale San Mungo.
Il
reparto era quello delle malattie da incantesimi oscuri e lui era
lì, da quasi
tre ore nell'attesa spasmodica di un dannato dottore, che venisse a
dargli
qualche notizia.
Aveva
il cuore stretto da una morsa di terrore e non sapeva come fare per
sentirsi
meglio.
O
meglio lo sapeva: aveva solo bisogno che qualcuno gli dicesse che
diavolo era
successo al suo unico figlio.
FLASHBACK
Lui
e Draco, erano seduti sul divano intenti a gustarsi un bicchiere di
firewhiskey, dopo aver finito di esaminare il rendiconto annuale del
loro
patrimonio.
La
fine della seconda guerra magica, aveva seriamente danneggiato i loro
averi ma
non tanto da ridurli sul lastrico.
Quella
che però, aveva risentito maggiormente dei danni, era la
loro reputazione:
erano liberi di circolare per la strada lui, Narcissa e Draco e questo,
lo
doveva all'interessamento del grande trio dei miracoli.
Sia
Harry Potter che Hermione Granger e Ronald Weasley avevano testimoniato
davanti
al Wizengamot, scagionandoli da ogni accusa e ciò aveva
permesso loro di uscire
dall'aula a testa alta.
Ancora
adesso l'altero Malfoy, si chiedeva perchè l'avessero fatto
ma quando lo aveva
chiesto a loro, ne aveva ricevuto solo un alzata di spalle.
All'inizio
lui aveva accettato le cose ma poi la curiosità aveva preso
il sopravvento e
dopo aver chiesto un appuntamento con il bambino sopravvissuto, ora
diventato
Capo degli Auror, aveva ottenuto finalmente le risposte che cercava.
Per
quanto riguardava Draco lo aveva scagionato, grato per averlo coperto
durante
la cattura a Malfoy Manor.
Riguardo
a Narcissa il motivo era perchè lei lo aveva coperto,
dicendo all'Oscuro
Signore che lui era morto quando in realtà non lo era.
Ma
alla domanda che lui gli aveva fatto e cioè: " E per me
qual'è la
motivazione?", Potter aveva risposto che lui non avrebbe mai separato
una
famiglia.
Si
era alzato da quell'ufficio ed era uscito senza ringraziare il ragazzo;
non sia
mai che un Malfoy si abbassasse a tanto.
Ora
era lì, nel suo salotto con suo figlio, a sorseggiare il
prezioso liquore ambrato
mentre sua moglie era nel salottino rosa a leggere e lui sapeva bene
che questo
era solo grazie a Potter.
Ad
un tratto Draco si era alzato, congedandosi da suo padre dicendo che
avrebbe
raggiunto la madre nella sala lettura ma giunto vicino alla porta, il
ragazzo
si era portato le mani alla testa e con un agghiacciante urlo di
dolore, si era
accasciato a terra apparentemente senza vita.
Lucius
era balzato dal divano ed era accorso verso suo figlio per aiutarlo e
pochi
istanti dopo, era stato raggiunto da sua moglie, che era impallidita
davanti a
suo figlio esanime.
Insieme
con un incantesimo di lievitazione, si erano smaterializzati al San
Mungo, dove
i medimaghi avevano preso Draco per poterlo visitare.
FINE
FLASHBACK
Ed
ora lui era lì ed erano tre ore che attendeva notizie sullo
stato di salute del
suo unigenito.
Sua
moglie, sedeva affranta su uno degli scomodi sedili della corsia ed
entrambi
saltarono in piedi quando la porta del corridoio si aprì,
facendone uscire un
medico che sembrava avesse 150 anni tanto era vecchio.
L'uomo
si fermò davanti ai coniugi Malfoy e chiese loro, di
seguirlo nel suo studio.
Quando
giunsero nella stanza, il dottore fece cenno loro di sedersi e quando
si furono
accomodati, cominciò a parlare: " Signori Malfoy, la
situazione di vostro
figlio Draco è grave.
E'
stato colpito dalla maledizione, che noi chiamiamo del sanguepuro.
Cercherò
di spiegarmi meglio, se mi è possibile: qualcuno di non
meglio identificato, ha
lanciato su vostro figlio questa maledizione che si rivela esattamente
un anno
dopo.
Quindi
facendo i calcoli, Draco ne è stato colpito durante la
guerra ma gli effetti si
sono rivelati solo ora".
Le
mani di Lucius, tremavano impercettibilmente mentre chiedeva: " Ma di
che
si tratta di preciso? E che cosa possiamo fare, per curarlo?".
L'uomo
si schiarì la voce poi disse: " Questa maledizione, congela
lentamente il
sangue nelle vene di vostro figlio e continuerà a farlo,
fino a che il suo
cuore cesserà di battere.
Per
quanto riguarda la cura, c'è solo un modo per sconfiggere la
malattia!".
Lucius
strinse i pugni poi chiese: " Quale è dottore, la prego me
lo dica; io non
baderò a spese, lui è il mio unico figlio e devo
salvarlo".
Il
dottore si aggiustò gli occhiali sul naso ingobbito poi
rispose: " La cura
non richiede denaro, signor Malfoy ma solo la disponibilità
della persona che
può aiutare suo figlio.
Per
poter guarire, Draco deve ricevere una trasfusione di sangue ma non un
sangue
qualsiasi.
Deve
essere il sangue di una nata babbana o come la chiamereste voi una
mezzosangue;
so che questo significherà sporcare il vostro sangue puro ma
è l'unica
soluzione, per riavere vostro figlio vivo".
Le
nocche di Lucius divennero bianche, da quanto stringeva i pugni poi
disse:
" Quindi se ho capito bene, basterà che io vada a prendere
una mezzosangue
e la convinca a donare il sangue a mio figlio per poterlo guarire".
"
Non è così facile signor Malfoy! Se lo fosse
stato, lo avremmo fatto subito
noi.
Purtroppo
solo un tipo di sangue è quello adatto per aiutare vostro
figlio ed è quello 0
negativo e nessuna delle mezzosangue che abbiamo qui all'ospedale lo
possiede!" gli rispose stanco il dottore.
Lucius
si passò una mano sui biondi capelli poi disse: " E se io
mettessi un
inserzione sulla Gazzetta del Profeta, lei crede che riuscirei a
trovare questa
perla rara?".
L'uomo
annuì impercettibilmente poi disse: " Signor Malfoy le
consiglio di farlo
al più presto, perchè le condizioni del giovane
Draco sono veramente
critiche!".
TRE
GIORNI DOPO
Hermione
Jane Granger stava seduta a tavola, intenta a fare colazione quando il
gufo che
consegnava la posta, picchiettò sul vetro.
La
ragazza si alzò e aperta la finestra ritirò la
posta, mettendo una moneta nel
becco del rapace, che dopo aver ricevuto il suo compenso
spiccò il volo.
Hermione
posò la posta, con fare annoiato, sul tavolo poi
proseguì con la sua colazione.
Quando
finì di mangiare, lavò i piatti e andò
a farsi la doccia e a vestirsi.
Una
volta pronta vide che era ancora presto, quindi decise di controllare
la posta
che aveva ricevuto.
Pubblicità,
pubblicità, inviti, pubblicità e la Gazzetta del
Profeta.
Hermione
si alzò e diretta al secchio dei rifiuti, cestinò
gli inviti e i volantini
pubblicitari poi si sedette e aprì il giornale.
Poco
dopo rimase congelata, quando lesse il titolo che era riportato a tutta
pagina
sul quotidiano:
La
famiglia Malfoy, cerca urgentemente del sangue 0
negativo.
Il
sangue richiesto, deve essere fornito da una nata
babbana.
Chi
può essere di aiuto è pregato di presentarsi al
San Mungo,
presso
il reparto delle malattie da incantesimi
oscuri.
Hermione,
si alzò subito dalla sedia e chiamò per telefono
Harry.
Il
bambino sopravvissuto le rispose dopo due squilli e prima che lei
potesse solo
aprire bocca, lui le disse: " Si Hermione, l'ho letto! Cosa intendi
fare?" e la ragazza sospirando rispose: " Harry è mio
dovere! Anche
se non so perchè hanno fatto questa richiesta, credo che sia
importante e non
posso ignorare il fatto che io possiedo quel particolare sangue, quindi
ti
avviso che oggi non verrò al lavoro e che andrò
al San Mungo!".
Harry
le rispose che non c'erano problemi e di chiamarlo per qualsiasi cosa.
Una
volta chiusa la comunicazione, Hermione si smaterializzò
all'ospedale.
§§§§
Lucius,
si aggirava come un animale in gabbia nell'ufficio del dottore e si
fermò
quando bussarono alla porta.
Il
dottore disse di entrare e pochi secondi dopo la testa boccolosa di
Hermione
Jane Granger, fece capolino nella stanza.
Il
vecchio medico si alzò ossequioso e si avvicinò
alla ragazza per salutarla,
mentre Lucius si limitò ad un cenno della testa.
Il
dottore le chiese: " Signorina Granger a che devo l'onore della sua
visita?" e la ragazza dopo aver portato lo sguardo sui coniugi Malfoy,
rispose: " Io ho il sangue che cercate!".
Narcissa
balzò in piedi, speranzosa mentre Lucius si sentì
gelare, certo che una volta
saputo il motivo per cui era richiesto il suo sangue, la ragazza si
sarebbe
rifiutata.
D'altronde
perchè doveva aiutare un ragazzo che per sette anni l'aveva
solo umiliata,
calpestata e derisa.
"
Ripeto io ho il sangue che cercate ma gradirei sapere a che vi serve!"
disse Hermione, con la voce decisa.
Lucius
sentiva la gola completamente secca e in suo soccorso venne Narcissa,
che
disse:
"
Signorina Granger, il suo sangue ci è indispensabile per
salvare la vita a
nostro figlio Draco!".
Quando
il medico spiegò alla ragazza della maledizione, Lucius la
vide alzarsi dalla
sedia e seppe per certo che lei se ne stava andando e che con lei, se
ne andava
l'ultima speranza per suo figlio.
Fu
quindi un estrema sorpresa, sentir dire dalla voce di Hermione: " Sono
pronta, andiamo!".
Narcissa
in lacrime la ringraziò ma lei l'abbracciò,
dicendole: " La prego signora
Malfoy, si calmi per favore.
Immagino
che credevate che io rifiutassi il mio sangue a vostro figlio, memore
di tutte
le cattiverie che lui mi ha fatto durante gli anni scolastici ma io non
sono
così vendicativa.
In
questo momento, lui ha bisogno del mio aiuto per guarire e per Morgana
io
glielo darò.
Il
passato è passato e ora non perdiamo altro tempo!".
Quando
dopo circa un ora la trasfusione fu completata, Hermione
uscì in corridoio e
salutati i genitori di Draco, si smaterializzò.
Due
giorni dopo, l'ex principe delle Serpi aprì i suoi occhi del
tutto ristabilito
e quando chiese che cosa gli fosse successo, suo padre lo mise al
corrente dei
fatti.
"
Quindi se ho capito bene, ora io non ho più il sangue puro!
E a chi devo
l'onore di essere ancora in vita?" chiese curioso.
Lucius
taceva imbarazzato sotto lo sguardo indagatore del figlio e a dargli le
risposte richieste, fu Narcissa che disse: " Se sei ancora vivo, lo
devi
solo ad Hermione Granger!".
Draco
spalancò gli occhi e alzandosi di scatto dal letto, disse: "
Madre, ditemi
che state scherzando e che tutto questo non è vero!".
Lo
schiaffo che il giovane ricevette sul suo volto, risuonò
forte nella stanza
lasciando basiti sia il padre che il figlio.
Narcissa
vibrava di furore, quando disse: " Hai solo la più pallida
idea, di quello
che abbiamo passato quando stavi su quel maledetto letto, senza sapere
se
saresti sopravvissuto o no? Prova solo a pensare, che disperazione si
albergava
nel nostro cuore.
Credi
davvero che mi sia importato che il sangue che ti poteva salvare,
arrivasse da
una ragazza come Hermione Granger? Ero pronta a strisciare ai suoi
piedi per
supplicarla, se lei non avesse accettato di aiutarci ma questo non
è stato
necessario, dato che si offerta volontariamente e tu ora non hai il
diritto di
detestare la persona, che ti ha permesso di vivere!".
Draco
rifletteva sulle parole di sua madre poi senza perdere un secondo di
più,
cominciò a vestirsi e quando fu pronto si diresse verso la
porta ma fu fermato
da suo padre che gli chiese: " Dove vai Draco?" e lui giratosi verso
suo padre rispose: " Vado da lei padre! Ora io in qualche modo le
appartengo, come lei appartiene a me dato che il suo sangue circola
nelle mie
vene.
Che
voi siate d'accordo o no non è una cosa che mi interessa; la
cercherò e le
parlerò e se lei vorrà degnarsi di ascoltarmi, le
porgerò i miei ringraziamenti
più sinceri!".
Dette
quelle parole, Draco si smaterializzò al Quartier Generale
degli Auror
chiedendo di vedere Hermione Granger.
La
segretaria le indicò un ufficio, lui ci si diresse
velocemente e quando aprì la
porta, senza bussare, si bloccò a fissarla.
Draco
rimase folgorato dalla bellezza della ragazza; era molto tempo che non
la
vedeva e doveva ammettere anche con se stesso, che con il passare degli
anni
lei era migliorata tanto.
Il
nido cespuglioso dei suoi capelli era scomparso, per lasciare il posto
a dei
boccoli definiti e lucenti e il suo corpo, che si era ammorbidito,
presentava
generose e allettanti curve.
Hermione,
alzò la testa dalla pila di fogli davanti a sé,
per vedere chi fosse entrato e
quando si trovò davanti Draco, il suo cuore cessò
di battere per qualche
istante.
In
quei due giorni, il pensiero della ragazza era andato spesso a quel
ragazzo che
aveva visto disteso sul letto in fin di vita.
Ricordava
che aveva pensato, che nonostante stesse morendo Draco Malfoy era
diventato
veramente molto bello ma ora che se lo trovava davanti dovette,
rimangiarsi il
suo pensiero.
Quello
che aveva pensato non gli rendeva giustizia: Draco era più
che bello!
Più
e più volte era stata sul punto di recarsi al San Mungo, per
sapere se lui
stava meglio ma all'ultimo momento non se l'era sentita.
Draco
mosse dei passi verso la ragazza e lo stesso fece lei verso di lui;
dopo pochi
istanti si ritrovarono faccia a faccia a guardarsi negli occhi e il
ragazzo con
la voce tesa le disse: " Ho saputo che se sono ancora vivo, lo devo a
te.
Sono
venuto qui per ringraziarti, perchè l'ultima cosa che io
pensavo è che tu mi
aiutassi, senza che ti venisse puntata una bacchetta contro!".
Hermione
sorrise poi disse: "Immagino che ricevere un aiuto da me fosse
veramente
l'ultima cosa che ti aspettavi e sono dispiaciuta che ora per causa
mia, il tuo
sangue non è più puro!".
Draco
storse la bocca poi grugnì: " Si fotta il mio sangue,
maledettamente
puro!" poi afferrò per le spalle Hermione e la
baciò con passione.
Quando
staccò le labbra dalle sue, inebriato dal sapore della
ragazza, disse: "
Hermione, io ti chiedo scusa per tutto il male che ti ho fatto, durante
gli
anni scolastici.
So
di non meritare il tuo perdono ma se volessi concedermelo, mi faresti
diventare
l'uomo più felice del mondo magico.
Permettimi
di conoscerti Hermione, permettimi di starti accanto; la mia vita
è tua, il mio
sangue è tuo ed io sono tuo; fai di me ciò che
vuoi!".
L'ex
grifona, era scioccata dall'evolversi degli eventi e non sapeva cosa
dire.
Continuava
a fissare le iridi grigie del biondo poi arrossì
furiosamente e decise di
ricambiare il bacio.
Non
sapeva che cosa sarebbe successo d'ora in poi; l'unica cosa che le
passava per
il cervello in quel momento, era che aveva desiderato con tutta se
stessa quel
bacio e che non ci avrebbe rinunciato, per nessuna cosa al mondo.