Heroides - Videl, l'Amore
"Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona. "
Dante Alighieri
“Mi dispiace, ma prima o poi l’avreste scoperto comunque. I piccoli Goten e Trunks stanno bene, ma Vegeta e Gohan purtroppo non ci sono più.”
La voce di Goku, spezzandosi nel pronunciare il nome dell’amato figlio, arrivò diretta a Videl, e la investì, potente e distruttiva come una valanga.
Gohan, il suo Gohan, era scomparso.
Le lacrime prepotenti sgorgarono dai grandi occhi azzuri, mentre una metà della sua anima, quella che oramai apparteneva di diritto a Gohan, la abbandonava. Questa separazione le provocò una profonda ferita al cuore, accompagnata da un dolore lancinante e insopportabile. Gohan, il suo Gohan.
Se lo immaginava, steso a terra e privo di vita. I suoi occhi, che lei adorava quando erano accesi da quello sguardo vivace e intenso, quegli occhi che l’avevano amata e osservata, li immaginava ora vuoti e spenti. Le spalle si incurvarono sotto il peso troppo grande del dolore, le gambe cedettero portando il corpo esanime di Videl al suolo. Gohan, il suo Gohan.
Chissà lei cosa stava facendo quando il suo amore se n’era andato, abbandonando questo mondo. Magari stava ridendo, magari stava pensando a lui. In quel momento non le importava che potessero riportarlo in vita con le sfere del drago, non le importava che le sarebbe bastato pazientare per rivederlo nuovamente. Lui ora non c’era più.
E lei era totalmente sola. Vicino a lei Bulma, straziata dal dolore, piangeva disperata e Chichi, povera Chichi, era svenuta, incapace di recepire una tale notizia.
Dappertutto disperazione e solitudine, nel suo cuore desolazione e terrore. Terrore di vedere il suo volto bianco, le sue braccia inermi, lo sgurdo vacuo. Come un fantasma lentamente si alzò e, avvicinandosi ai limiti della grande terrazza del palazzo, per un momento ebbe la folle idea di raggiungere istantaneamente l’amato. Eppure, in quel momento di confusione, le parve di sentire una voce, la sua voce.
Cosa pensi di fare Videl? Tornerò, sai che lo farò. Aspettami, non staremo lontani per molto.
La disperazione aveva riprodotto perfettamente la voce di Gohan, e la ragazza, recuperata un minimo di lucidità, si era abbandonata ad un sonno che somigliavo più a uno stato di ibernazione. L’aveva sognato, perfetto e bellissimo come voleva ricordarlo.
Perfetto e bellissimo com’era, il suo amore.
Note d'autore:
Ecco qui la parte dedicata a Videl, personaggio che personalmente io adoro (nonostante mi è parso di capire che non sia molto amata dal pubblico ^^). Ringrazio moltossimo tutti i fantastici lettori che hanno letto e recensito i capitoli precedenti.. riguardo a C18, al ritorno dalle vacanze natalizie, penso scriverò qualcosa di indipendente e dedicato interamente a lei ;)
Buone feste, Filira