Il silenzio era calato in quella stanza e io ne ero orgogliosa. “Che c'è non siete capaci a continuare quello che stavate facendo? Tranquilli non vi fermo, continuate mi piace vedervi” I due ripresero a muoversi, ma non distoglievano lo sguardo dalla mia figura, che fissa immobile ai piedi del letto li guardava. Ero abbastanza compiaciuta di quello che stavo per ottenere. “Ti prego..” “Si pregano i santi sciocco, non quelle come me, quindi vai, scopatela ancora voglio vedere” Mi avvicinai e accarezzai la schiena di lui, che sudato sopra di lei si muoveva lento, per molto tempo avevo creduto che quella schiena fosse mia e mi sbagliavo, vedere che le mani di lei la stringevano mi faceva ribrezzo, ma ciò che più mi sconvolgeva era che lui si lasciasse toccare. Mi chinai per guardarla meglio in viso e mentre loro scopavano io mi accomodai nel letto accanto a loro e accarezzai i lunghi capelli biondi della donna. “CONTINUA!” gridai a lui che a quella carezza si fermo, poi mi avvicina all'orecchio di lei e con molta tranquillità le sussurrai “Ti piace? Sai lui e mio e lo doveva rimanere per sempre, ma tu povera piccola ti sei ritrovata in una brutta situazione, ma stai tranquilla, ci penserò io a te” Mentre terminavo la frase lo vidi al culmine, aveva ottenuto quel piacere che voleva e io l'avevo accontentato. Avvicinai la pistola dritta alla sua bocca mentre era nel pieno del piacere e schiacciai il grilletto. Le grida di lei mi stordirono i timpani e per azzittirla gli regalai ciò che avevo appena regalato a lui. Il silenzio piombò nella stanza. “Ti avevo detto che ci avrei pensato io” Mi sollevai e uscì fuori dalla stanza d'albergo. Sporca, dentro e fuori, ma soddisfatta. ODIO le bugie. ODIO chi ti tradisce.