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Autore: La Kurapikina    17/12/2011    1 recensioni
E' la prima long fic che scrivo su di loro... spero vi piaccia.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jaden/Judai Yuki, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Ma guarda guarda che bella coppietta cha abbiamo qui…”

Jaden scattò indietro come se improvvisamente le labbra di Jesse scottassero e si rimise a sedere, guardandosi nervosamente intorno; l’altro, al contrario, si mosse lentamente: si mise a gattoni e cominciò a vagare nelle vicinanze passando le mani nell’erba, come cercando qualcosa.

Jaden lo guardò confuso e non poté fare a meno di dirgli: “Jesse, va bene che Viper non è proprio altissimo, ma non credo riesca a nascondersi nell’erba…” lo disse tanto seriamente che il blu si voltò a guardarlo prima di scoppiare a ridere.

Sembrava stesse per morire: rideva talmente tanto che aveva finito con il rotolarsi nell’erba, le mani premute sulla pancia e gli occhi chiusi con agli angoli delle lacrime cristalline che premevano per liberarsi dalla trappola delle folte ciglia del ragazzo.

“Perché ridi?” anche se era una domanda logica, mentre lo diceva Jaden si sentì stupido: evidentemente doveva essersi perso qualche pezzo.

Dopo un paio di lunghi secondi Jesse riprese almeno in parte il controllo di sé e riuscì a rimettersi in ginocchio, la braccia strette intorno al proprio corpo per il freddo notturno: “Non è Viper, non del tutto almeno. È solo la sua voce: registrò questa frase anni fa, la prima volta che persi la scommessa e disseminò minuscoli registratori per tutti il bosco circostante: tutte le volte che scappavo le attivava e mi mettevano talmente tanta strizza che cominciavo a correre fino a farmi beccare immancabilmente dalle sue telecamere; dobbiamo stare attenti, in questa zona non ce ne sono, ma basta inoltrarsi un po’ di più nel bosco per vedere la follia messa in atto da Viper.

Fortunatamente, a lungo andare, ho scoperto i suoi trucchi ed ho imparato ad evitarli, quindi non dovremmo finire nei guai se stiamo attenti.” Mentre parlava Jesse aveva individuato il mini-registratore e lo aveva lanciato verso l’interno del bosco, quindi era tornato il silenzio più assoluto.

Jaden fissò l’amico con occhi spalancati, come se non lo avesse mai visto prima ed in un certo senso era così: ora riconosceva in il suo migliore amico, ma stava velocemente scoprendo molte cose nuove su di lui, e doveva ammettere che quello lo spaventava, tanto che rimase zitto e immobile a fissare l’altro; fu lo sguardo ferito di Jesse a riscuoterlo: “Non mi guardare così, per favore. So che non è divertente, ma è così e almeno fin quando non mi libero di Viper dovrai imparare a conviverci… poi, se vorrai, sarai liberissimo di sparire e non sarò certo io a trattenerti. Ti chiedo solo si aspettare un po’.” Jesse abbassò lo sguardo sulle proprie mani tornando ad essere il ragazzo a tratti allegro a tratti timido che Jaden aveva conosciuto più di un anno primo sul tetto della scuola.

Quel ricordo fece sorridere lo Slaifer Rosso, che si sentì in colpa per aver lasciato capire così facilmente che era terrorizzato dalle novità di Jesse; si alzò e si avvicino rapido all’altro, inginocchiandosi al suo fianco: “Guardami.” Non riusciva più a vedere i suoi occhi chiari, nascosti da una fitta cortina di capelli blu;quando Jesse scosse la testa, Jaden capì che stava piangendo.

“Piccolo, guardami.” Ripeté alzando il mento di Jesse con due dita e  costringendolo a fissare gli occhi nei propri: “Non fare così, dai…”

Gocce salate rigavano dispettose le guance di Anderson, che sembrava voler sparire per la vergogna: “Mi comporto come una ragazzina isterica, scusami. Non dovrei farlo, io…”

“Ascoltami.” Jaden lo interruppe quasi subito: “Ti conosco bene ormai e so benissimo che sei timido, bello bello e un po’ pazzerello.”

Cercarono entrambi di trattenere un sorrisetto, invano, quindi Jaden riprese a sussurrare: “So che hai paura, non sei costretto a fingere che non sia così… chiunque sarebbe terrorizzato al tuo posto, quindi non ci vedo niente di strano, anzi. Ti prometto che ci libereremo di Viper e poi non sparirò: ti voglio troppo bene per sparire ancora.”

Jesse lo fissò qualche secondo quindi sorrise dolcemente e sussurrò un “grazie” appena udibile, gli occhi chiari carichi di speranza.

Jaden sorrise a sua volta e lo attirò a sé per baciarlo ancora prima di rendersene conto: era bello baciare Jesse, era… caldo.

Era strano sentire il suo migliore amico diventare qualcosa di più, ed era altrettanto strano rendersi conto di volerne sempre di più: Jesse era come una droga per lui, ma decisamente era una droga che gli piaceva… gli piaceva da morire e molto, forse troppo per un ragazzo di diciotto anni, intensamente.

 

***                                                                                                                                        

 

Viper stava seduto sul letto di Jesse, furente: aveva riattivato tutte le telecamere e i registratori, ma Anderson ormai era cresciuto e non cadeva più noi suoi trucchetti… come se non bastasse, ora era libero: evidentemente Yuki lo aveva liberato: era stato stupido rifare il patto davanti a lui, ma non credeva lo avrebbe mai fatto.

Invece, ora Jesse era libero e non poteva più controllarlo.

Ma i tempi erano cambiati e non aveva intenzione di sparire, scommessa o non scommessa: Jesse Anderson era SUO, gli apparteneva fin dalla nascita, fin da quando lo avevano nominato suo padrino.

Non aveva intenzione di lasciar andar quel servetto diligente che aveva addestrato nel tempo e soprattutto non voleva rinunciare a lui come puttanella: Jesse era fottutamente bello e sapeva… distrarlo.

Soprattutto se, come aveva detto a Yuki, lo prendevi dal verso giusto; quindi doveva trovare assolutamente una soluzione e riprendere il controllo su quel ragazzo.

E quello comportava anche la casuale morte di Jaden: quello stronzo aveva osato rubargli la troia personale e gliela avrebbe pagata cara.

Ma ormai era solo questione di tempo: prima o poi avrebbero fatto un passo falso e lui li avrebbe beccati.

E poi, il fatto che LORO stavano per arrivare, non faceva altro che facilitarli il compito… sarebbe sicuramente stata una bella sorpresa per Jesse, proprio come quelli scemi si erano ripromesi…

                                                                                    

 

  
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