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Autore: Nikki24    18/12/2011    2 recensioni
Il rosso fece in fretta i pochi passi che li separavano e gli buttò le braccia al collo infilando la testa nell'incavo tra collo e spalla -Perdonami se sono sempre il solito stronzo- affermò in un bisbiglio. Jeff lo strinse forte e poi prese ad accarezzargli i capelli con una mano mentre affondava il viso in quella chioma rossa -Ti voglio bene Bill-..... se volete conoscere il resto di quello che produce la mia mente malata leggete
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era incredibile stavano litigando ancora, di nuovo. Izzy non ricordava nemmeno perchè... avevano iniziato a strillarsi contro ore prima e il motivo iniziale aveva finito per lasciare spazio a tutte quelle piccole cose che non si dicevano mai. Basta gli faceva pure male la testa e non ne poteva più. Ma perchè doveva essere sempre così? Perchè con quel pazzo finiva sempre in quel modo? Continuavano a strillarsi contro e a rinfacciarsi cose più o meno importanti fino a che a un certo punto il moro si girò e si diresse nella sua stanza -IZZY DOVE CAZZO VAI??- -A FARMI FOTTERE AXL COME HAI DETTO TU!!- strillò il ragazzo facendo sbattere la porta. Si appogiò al legno e prese un respiro profondo, non ce la faceva veramente più e normalmente questo sarebbe stato il momento perfetto per infilarsi un ago nel braccio ma stava provando a smettere così rivolse la sua attenzione alla chitarra contro il muro. Ma si perchè no? In fondo quando erano ancora nell'Indiana lui e Bill si calmavano sempre scrivendo musica. Avanzò verso lo strumento e si sedette sul letto poggiandoselo sulle ginocchia.

Lafayette che merda di città, aveva sempre considerato il rosso l'unica cosa bella di quello schifo di posto. Si erano conosciuti quattordici anni prima, quattordici fottutissimi anni e adesso litigavano quasi ogni giorno. Bill era sempre stato colui che portava il sole nelle sue giornate ma quando litigavano così gli sembrava che, più che altro, portasse nuvole colme di pioggia. Passò le mani sulla chitarra bianca, come per accarezzarla richiamando mentalmente tutti i momenti in cui le mani dell'altro si erano allacciate a lui in cerca di conforto, o anche solo in un fugace gesto d'affetto... cavolo il tocco che aveva Bill era davvero unico. Dopo un po' prese a strimpellare. La melodia che stava creando lo spingeva a cantare e a creare. Dove aveva messo gli spartiti? Dove accidenti erano? Lì trovò in mezzo ad un mucchio di vestiti sporchi e, chiedendosi che diavolo ci facessero lì o come ci fossero finiti, iniziò a scrivere musica e parole.

 

Si lasciò cadere sul logoro divano e infilò le mani tra i capelli rossi. Si diede mentalmente del coglione almeno una quarantina di volte. Izzy se ne era andato sbattendo la porta e lui era davvero grato del fatto che si fosse rintanato nella camera dalla quale lo sentiva suonare invece di precipitarsi in strada alla ricerca di una fottuta dose. Eppure sapeva bene perchè il suo Jeff stava suonando, perchè quando erano ancora due ragazzini dell'Indiana che non avevano altro al mondo se non la loro amicizia suonare era l'unica cosa che li faceva stare bene. Chiuse gli occhi e cercò di andare indietro nel pomeriggio fino al motivo iniziale di tutto... ma le accuse e gli urli si accavallavano e non ricordava cosa c'era prima e cosa c'era dopo. Era un coglione e non sapeva nemmeno perchè! Ad un certo punto si mise a ridacchiare... si era ricordato che un volta una cera Molly, stra convinta che Axl fosse il suo uomo, aveva strillato contro Izzy perchè loro erano troppo amici, il moro non aveva detto nulla. Quando le strilla si erano fermata la tipa era stata “scortata” fuori, poco gentilmente, dal “suo uomo”. Cavoli erano sempre insieme ogni fottutissima volta! E ora litigavano tutti i giorni. Non riusciva proprio a capire ma era convinto fosse tutta colpa sua, perchè era sempre il solito, voleva rimediare ma non era bravo a chiedere scusa.

 

Dopo aver scritto l'ultima nota e messo l'ultimo punto Jeff chiuse gli occhi e tirò un sospiro. Era molto più calmo, gli faceva ancora bene.

Axl aprì la porta tranquillamente e si diresse verso il chitarrista, poi prese gli spartiti e cominciò a leggere. Isbell poteva vederlo rattristarsi mentre guardava la sua canzone, sapeva che Bill avrebbe voluto piangere. Ma dopo aver finito, con un invidiabile faccia tosta, si girò tranquillo. -Bella... se la sistemi possiamo inciderla nel prossimo album- Stradlin fece “sì” con la testa e distolse lo sguardo mentre Billy con gli occhi bassi mormorava -Jeff... pensi davvero che i nostri quattordici anni fossero solo di dolore e silenzio?- -A volte-. Il rosso fece in fretta i pochi passi che li separavano e gli buttò le braccia al collo infilando la testa nell'incavo tra collo e spalla -Perdonami se sono sempre il solito stronzo- affermò in un bisbiglio. Jeff lo strinse forte e poi prese ad accarezzargli i capelli con una mano mentre affondava il viso in quella chioma rossa -Ti voglio bene Bill-

***
bene bene bene... spero taaaanto che vi sia piaciuta! Apprezzarei davvero tantissimo se mi faceste sapere cosa ne pensate, ma potete anche non farlo se non viva. Comunque sia grazie a chiunque leggerà, recensirà, e a quelle anime pie che penseranno sia carina (se esistono) grazie e alla prossima! 

   
 
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