spagna,estate 1999.
HARRY:
era una giornata di sole,io e London eravamo ai giardinetti seduti sulla panchina a giocare. era davvero buffo il mondo in cui il sole illuminava il suo piccolo naso paffutello.

«London» dissi posando una macchinina «noi saremo amici per sempre,vero?» la guarda  negli occhi. quegli occhi uguali al colore del cielo,così azzurri,erano stupendi.
«certo,per sempre. tu sei il mio migliore amico!» disse lei ridendo e io mi rassicurai.
 
*
a quell’età non si prende tanto in considerazione il significato del per sempre,ma noi volevamo davvero che la nostra amicizia durasse per sempre,nonostante mille ostacoli non ce lo permettessero.
 
*

Londra,inverno 2011.
LONDON:

«ehi,tra poco dobbiamo andare al supermercato per vederli,sei pronta?» la mia amica cercò di calmarmi,ma era troppo agitata.
avrei rivisto il mio primo migliore amico,dopo tantissimi anni. continuavano a tornarmi in mente tutti i momenti passati insieme,ricordavo ancora il suo odore,i suoi occhi,il suo sorriso,come se il tempo non fosse mai passato.
tutti i ricordi che la mia mente da bambina aveva automaticamente sfumato per non farmi soffrire,risalirono a galla causandomi un profondissimo senso di vuoto allo stomaco.
«si.» dissi con un filo di voce.
 

HARRY:

era da due fottutissime ore che stavo seduto lì a firmare autografi,mentre le ragazze mi urlavano nell'orecchio. non capivo nemmeno quello che facevo,la mia firma ormai sembrava solo uno scarabocchio nero senza senso.
ma a loro andava bene comunque,a loro bastavamo noi,gli one direction,i loro idoli,per essere felici.
anch’io ho degli idoli e so come ci si sente a stare dall’altra parte di un tavolo all’inaugurazione di un supermercato.
ero stanco,ma il sorriso delle fan mi faceva sempre piacere,mi faceva stare bene.
 

LONDON:

non volevo dare a vedere alla mia amica che ero in paranoia,ma mi si leggeva in faccia.
«dai London,stai calma. vedrai che andrà tutto bene. non dimenticarti di portare qualcosa di vostro,almeno si ricorderà ti te.» lei sapeva sempre come consolarmi,ma oggi non serviva neanche quello.
presi la borsa con tutto dentro e uscimmo; il supermercato era a un isolato da casa.
 
«ok,tocca quasi a noi. sei pronta?» mi chiese lei,io mi limitai ad annuire mentre una fredda lacrima mi rigò il viso.
 

HARRY:

«ciao bella,grazie per essere qui.» ad ogni fan la stessa frase,o comunque sempre cose simili.
«ciao bella,gr..» all’improvviso c’era una fan che mi diede una macchinina.
aveva il viso bagnato,probabilmente dalle lacrime; ma questo non mi stupii,erano in tante a piangere.
quello che mi stupii e che avesse una macchinina,quella macchinina.
 
«ma ora che vai lontano lontano da casa mia,non ci vedremo più?» chiese lei con le lacrime agli occhi.
«mamma ha detto che non ci  vedremo quasi mai.» io già piangevo.
presi una mia macchinina e dissi «ti lascio questa macchinina così non ti scordi di me. visto che ora so scrivere,scrivo anche le nostre iniziali!» dissi ridendo per il fatto che avevo imparato a scrivere.
«ti voglio bene.» lei prese la macchinina e mi abbracciò. le scesero le lacrime fino a sotto le guanciotte marcate e io ero sempre più triste; mi stavo dividendo dalla mia migliore amica.
 
mi ripresi dai ricordi e mi scese una lacrima «quella era di una mia carissima amica,come fai ad averla tu?» chiesi freddo,cercando di trattenere le emozioni.
sarebbe stato una strage se le fan mi avrebbero visto piangere.
lei strinse una mano all’amica «mi sei mancato.»
mi lasciò una lettera e se ne andò dagli altri ragazzi,per poi uscire dalla porta secondaria.
altre fan mi stavano per assalire quindi misi velocemente via la lettera e mi ristampai un sorriso in faccia.
non ce la feci,e lessi la lettera di nascosto,mentre accoglievo le altre fans.
«...è passato tanto tempo,è vero,ma io ti voglio ancora bene.
baci,London.»
l'ultima riga della lettera mi fece impazzire,l'unica cosa che volevo in quel momento era raggiungerla.
mi alzai senza pensare a quello che stavo facendo e uscii.
iniziai a correre,ma la nostra guardia del corpo mi fermò.
«dove stai andando,Harry?» allungai il collo,e la vidi in lontananza seduta sul marciapiede che piangeva.
mi liberai dalle braccia del bodyguard e ricomninciai a correre. piangevo con un sorriso da ebete spiaccicato in faccia.
la raggiunsi,e feci l'unica cosa che potevo fare in quel momento.
si alzò da terra e la strinsi in un forte abbraccio.
«anche tu mi sei mancata.»

YO.
ciao a tutti,
questa è una nuova fanfiction.
siamo in due a lavorarci,
quindi,ogni capitolo,
sarà una sorpresa anche per noi.
faremo la storia con il punto di vista di tutti;
tutti avranno il proprio spazio,
la propria storia..
starà a voi decidere qual'è la vostra preferita.
recensite dolcezze. x
G&F